Samuel L. Jackson e Brie Larson contro i fan tossici della Marvel
Samuel L. Jackson, durante un'intervista, ha preso le difese di Brie Larson contro i fan tossici della Marvel
di Erika Pomella / 21.06.2023
Durante una recente intervista con il Rolling Stone, Samuel L. Jackson, che sta promuovendo la sua nuova miniserie Secret Invasion, arrivata proprio oggi su Disney+, ha preso le difese della collega Brie Larson contro i commenti pieni di odio della parte più tossica dei fan dei film appartenenti al Marvel Cinematic Universe. Samuel L. Jackson e Brie Larson si sono incontrati la prima volta nell’ottobre del 2015 durante la produzione del film Kong: Skull Island e, successivamente, Brie Larson ha scelto personalmente Samuel L. Jackson come uno dei comprimari nel suo debutto alla regia, Unicorn Store. La loro amicizia è cresciuta in modo talmente esponenziale che Samuel L. Jackson è stata la prima persona a cui Brie Larson ha chiesto consiglio quando le è stato offerto il ruolo di Captain Marvel dalla Disney. E, proprio nel 2019, i due hanno lavorato insieme sotto l’egida del Marvel Cinematic Universe in Captain Marvel, pellicola che è stata presa di mira dai trolls di internet che hanno avviato un review bombing. Vale a dire che, prima ancora di aver visto il film, centinaia di internauti hanno dato voti a una stella al film con pessime recensioni semplicemente perché aveva come protagonista un personaggio femminile potente e che si era autodeterminato. E proprio su questo tema è stato intervistato Samuel L. Jackson, che ha risposto:
“Lei non permetterà a questa robaccia di distruggerla. Questi tipi Incel che odiano le donne forti… oppure odiano il fatto che lei sia una femminista con delle opinioni e che non ha paura di esprimerle? Tutti vogliono che le persone siano ciò che loro vogliono che siano. Lei è ciò che è, e lo è in modo genuino.”
Cosa sono gli Incel di cui parla Samuel L. Jackson?
Per chi non lo sapesse, il termine Incel nasce da una contrazione tra due parole del vocabolario inglese. Involuntary Celibate, che potrebbe essere tradotto con “involontariamente celibi”. Non si tratta di qualcosa assimilabile all’essere single, ma è uno status che riguarda generalmente uomini eterosessuali cisgender che frequentano forum e siti online per mostrare quella che di base non è altro che una forte misogia e un’altrettanto forte frustrazione.
Gli Incel, di base, sono persone con una bassa autostima, che non si sentono all’altezza degli standard e degli stereotipi dettati dalla cultura occidentale e che non riescono a costruire relazioni sentimentali. Questo anche in base alla loro convinzione (di nuovo, con una forte connotazione sessista e misogina) che le donne intraprendano una relazione solo quando possono fare affidamento su alcuni elementi come lo status sociale, la bellezza e la disponibilità economica. Le donne, in questa ottica, diventano solo delle malvagi calcolatrici che non si innamorano di una persona, ma solo del potenziale conto in banca.
Gli Incel a cui si riferisce Samuel L. Jackson sono uomini che si sentono in qualche modo minacciati dall’emergere del potere nelle donne, che coopera a farli sentire ancora più inadeguati. E spesso – anche se non tutti gli incel sono violenti – questo senso di inadeguatezza esplode, portandoli a vomitare frasi piene di odio sui social o nelle pagine internet, proprio come è successo a Brie Larson quando è diventata Captain Marvel.