SalinaDocFest 2016, i Premi assegnati
miglior documentario il danese 'Les Sauteurs', premiato anche 'They Will Have To Kill Us First' di Johanna Schwartz.
di Redazione / 12.06.2016
Domenica 12 giugno si è chiuso il Concorso Internazionale SalinaDocFest 2016 Ma(d)re Mediterraneo a Malfa, con l'assegnazione del Premio Tasca d'Almerita per il miglior documentario al film Les Sauteurs (Danimarca, 2016, 80'), di Estephan Wagner, Moritz Siebert, Abou Bakar Sidibè. A Melilla, sulla costa mediterranea settentrionale dell'Africa, si affaccia il Monte Gurugu, dove la frontiera tra Europa e Africa non è il mare, ma tre recinzioni. I rifugiati vivono ai piedi del monte. Uno di loro è Abou Bakar Sidibé, protagonista e regista del film. Dopo più di un anno e tentativi falliti di battere il sistema di recinzione, Abou inizia le riprese di un documentario, concentrandosi sulla sua routine quotidiana, le perlustrazioni della zona e le attese che si interpongono tra i tentativi di scavalcare il confine.
La giuria – composta da Leonardo Di Costanzo, regista, Lee Marshall, critico cinematografico, e Andrea Purgatori, sceneggiatore e scrittore – ha deciso di premiare all'unanimità Les Sauteurs perché:
"questo racconto dell'assalto a un'enclave europea in Africa rovescia il punto di vista della 'Fortezza Europa' e la logica di 'Noi contro Loro', affidando la narrazione a quelli che vengono considerati 'assalitori'. E' un film che sfrutta pienamente le possibilità democratiche offerte dalle nuove tecnologie di ripresa digitale, un film che è insieme manuale di sopravvivenza e viaggio esistenziale di grande umanità."
Il film Les Sauteurs vince anche il Premio al Miglior Montaggio, assegnato daIl'AMC (Associazione Montaggio Cinematografico e televisivo). La giuria, composta da Ilaria Fraioli, Luca Carrera, Luca Gasparini, Annalisa Forgione e Paolo Petrucci ha deciso con la seguente motivazione:
"In un periodo storico che vede enormi masse di persone spostarsi da un paese all'altro della terra, il film Les sauteurs ci racconta dall'interno le speranze e le paure di uomini che sono al confine di una nuova vita. Il montaggio del film, firmato da Estephan Wagner, uno degli autori assieme a Moritz Siebert e Abou Bakar Sidibé, si attua in profonda aderenza al progetto generale del documentario e contribuisce in modo asciutto e partecipato all'urgenza del racconto, senza cedere mai in ritmi non necessari allo scorrere della narrazione. il nostro premio va quindi a les sauteurs per la coerenza e l'essenzialita' delle scelte di un montaggio che mette in opera nella maniera migliore le inusuali scelte produttive, registiche e di linguaggio cinematografico del film."
Menzione Speciale della giuria internazionale a Dans ma tête un rond point (Algeria, Qatar, Francia, Libano, Olanda 2015, 100') di Hassen Ferhani. Nel più grande mattatoio di Algeri, non c'è solo il sangue degli animali, ma ci sono soprattutto uomini che lavorano e sognano. Un mondo che prende forma sotto i nostri occhi: nel luogo dove si ferma la vita animale, continua, imperturbabile, quella umana. Questa la motivazione: "Per il rigore narrativo e la coerenza del punto di vista che permettono la restituzione di un universo che miscela sapientemente morte, amore, speranza e poesia."
Il Premio Signum SDF 2015 va al film più votato dal pubblico dell'isola, They Will Have To Kill Us First (Gran Bretagna, 2015, 105') di Johanna Schwartz. La musica è il cuore pulsante del Mali. Ma quando gli estremisti islamici hanno preso il controllo del Nord del Mali hanno vietato ogni forma di musica basandosi su una interpretazione radicale della legge della sharia. Le stazioni radio sono state distrutte, gli strumenti bruciati, i musicisti torturati e uccisi. Il film racconta le storie di questi musicisti, e le scelte difficili che si trovano a dover affrontare. "Mi ricordo molto bene quando ho letto quello che stava accadendo. Stavo organizzando un viaggio nel famoso festival che si svolge in Mali, in pieno deserto" spiega la regista. "Io non posso immaginare un mondo senza musica, specialmente in un posto dove la musica è così importante nella vita di ogni giorno. Volevo fare questo film per quelli che sono sconvolti da quello che sta succedendo. Volevo mostrare cosa succede quando le persone sono messe in una posizione impossibile. Sono molto orgogliosa di aver mostrato al mondo questi musicisti. E non ho dubbi che continueranno a lottare per il loro diritto a cantare".
Il cortometraggio Salvo (Italia, 2015, 7') di Niccolò Piccione vince il video contest Isole di Utopia. In giuria Ivo Basile, Luca Rosini e Linda Sidoti.
"La storia vera di un clochard non per scelta, raccontata con i linguaggi della fiction e del docuementario. Salvo è un diverso uno strano, secondo i pregiudizi della comunità. Salvo non ha un viso perché ne ha tanti, è l'immagine dei dei migranti, dei nuovoi clochard. E il regista volutamente non rende 'attore' il vero clochard, perché lo banalizzerebbe. Salvo ci aiuta a riflettere sulla nostra indifferenza e ci offre un approccio alternativo: lo sguardo dei giovani verso la diversità."
Ai premiati del Concorso Internazionale consegnata la targa d'argento SDF firmata da Roberto Intorre. Per il miglior montaggio, un premio dal valore simbolico: una pressa Catozzo 16mm, storicamente il formato più diffuso nel documentario, inventata dal noto montatore Leo Catozzo, che ha rivoluzionato la tecnica e il linguaggio cinematografico internazionale. Fra i riconoscimenti consegnati agli ospiti, sculture di Chiara Metelli, Michelangeli e Giacomo Alessi. In omaggio, occhiali Mondelliani e cesti eoliani slowfood.
Dopo la premiazione, per chiudere SalinaDocFest 2016, festa in piazza con Diego Bianchi in arte 'Zoro' e concerto folk rock dei Tamuna.
SalinaDocFest 2016
MA(D)RE MEDITERRANEO è il titolo scelto per il Concorso Internazionale SDF 2016. I sei film selezionati dalla direzione: in anteprima assoluta, Due Sicilie (Italia, 2016, 62') di Alessandro Piva, un film d'amore dedicato all'isola di oggi e di ieri; in anteprima nazionale, They Will Have To Kill Us First (Gran Bretagna, 2015, 105') di Johanna Schwartz, che ci porta fra I musicisti del Mali, in lotta contro estremismo islamico e repressione; Dans ma Tête un Rond-Point (Francia, Algeria, Qatar, Libano, Olanda, 2015, 100'), di Hassen Ferhani (anteprima regionale), che dà voce al canto di rabbia e di speranza dei lavoratori del macello di Algeri. Venerdì 10 giugno sarà la volta di Sponde. Nel sicuro sole del Nord (Italia, 2015, 60′) di Irene Dionisio, storia di un'insolita amicizia epistolare tra due uomini alle due sponde opposte del mar Mediterraneo, Zarzis (Tunisia) e Lampedusa (Italia). Nella giornata di domenica, invece, in collaborazione con il Biografilm Festival, Les Sauteurs (Danimarca, 2016, 80') di Estephan lgeriWagner, Moritz Siebert, Abou Bakar Sidibè, il racconto in prima persona di Abou, migrante bloccato di fronte al muro di Melilla, enclave spagnola nel territorio africano, e Shashamane (Italia, 2016, 80') di Giulia Amati, il viaggio di ritorno di uomini e donne verso la città di Shashamane, in Etiopia, 400 anni dopo l'inizio dell schiavitù e della diaspora africana. Il concorso chiude con l'assegnazione finale del Premio Tasca d'Almerita, scelto dalla giuria composta dal regista Leonardo Di Costanzo, dal critico cinematografico britannico Lee Marshall e da Andrea Purgatori, sceneggiatore e giornalista. Al film più votato dal pubblico andrà il Premio Signum. Il Premio AMC al miglior montaggio, sarà assegnato dall'Associazione Montaggio Cinematografico e televisivo, in giuria Ilaria Fraioli, Luca Carrera, Luca Gasparini, Annalisa Forgione e Paolo Petrucci.
Una grande novità è il nuovo Concorso Nazionale, Sicilia.Doc, con il quale SDF rende omaggio alla terra che lo ospita, alla sua cultura, alla sua tradizione e alla sua gente. In giuria Maria Cuffaro (Rai TG3 Rai), Salvatore Cusimano (Rai Sicilia) e Mario Di Caro (Repubblica Palermo): Magic Island (Italia, 2016, 111') di Marco Amenta; Sicily Jass (Italia, 2015, 73') di Michele Cinque; Triokala (Italia, 2015, 75') di Leandro Picarella, 'U Ferru (Italia, 2015, 70') di Marco Leopardi. Al vincitore, sarà consegnato il Premio Irritec. Una sezione del festival sarà dedicata anche ai docu-corti, con la terza edizione del Video Contest SDF – Isole di Utopia. In giuria Luca Rosini (regista), Ivo Basile (Tasca d'Almerita), Linda Sidoti (Assessore alla cultura del comune di Santa Marina Salina).