Sacro GRA di Gianfranco Rosi applaudito a Venezia
10 minuti di applausi al termine della proiezione pubblica del film Sacro GRA di Gianfranco Rosi, ultimo italiano in concorso a Venezia 70.
di Redazione / 05.09.2013
Il pubblico della sala Grande ha accolto Sacro GRA di Gianfranco Rosi con 10 minuti di applausi e cori da stadio. Una rivincita per Rosi dopo che al termine della proiezione per la stampa i presenti non hanno mancato qualche 'buuu'. Il film è stato l'ultimo lungometraggio italiano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia per quest'anno.
Con personaggi per certi versi surreali e umani che il regista incontra durante il suo viaggio lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma sono quindi piaciuti alla platea veneziana: un nobile piemontese e sua figlia laureanda, assegnatari di un monolocale in un moderno condominio ai bordi del Raccordo; un botanico armato di sonde sonore e pozioni chimiche cerca il rimedio per liberare le palme della sua oasi dalle larve divoratrici; un principe dei nostri giorni con un sigaro in bocca fa ginnastica sul tetto del suo castello assediato dalle palazzine della periferia informe a un'uscita del Raccordo; un barelliere in servizio sull'autoambulanza del 118 dà soccorso e conforto girando notte e giorno sull'anello autostradale; un pescatore d'anguille vive su di una zattera all'ombra di un cavalcavia sul fiume Tevere.
Ora bisognerà vedere se questo successo della proiezione al Lido sarà incentivo per portare gli italiani a vedere il film nelle sale cinematografiche, dove arriverà dal 26 settembre, distribuito da Officine UBU.
In Sacro GRA, per un'ora e mezza l'anello autostradale romano si trasforma in un compendio di varia umanità che ormai si incontra solo nelle periferie della grande città.