Giffoni 2013
Giffoni 2013

Sacha Baron Cohen a Giffoni 2013


L'attore comico olandese Sacha Baron Cohen è stato ospite nell'ultima giornata del Giffoni Film Festival 2013.

L'attore comico olandese Sacha Baron Cohen, popolare per aver interpretato Borat Sagdiyev nel film Borat, è stato ospite nell'ultima giornata del Giffoni Film Festival e per raccontare la sua esperienza nel mondo del cinema agli oltre 900 giurati presenti in sala.

"Il mio primo approccio al cinema è stato con un film dei Monty Python, da allora la mia vita è cambiata e in me c'è molto di quei personaggi. Devo ringraziarvi per avermi invitato qui Viva Giffoni, le domande fatte qui sono le più intelligenti che mi abbiano mai fatto in qualunque conferenza stampa. Molti dei miei personaggi sono cattivi a volte bastardi. Non mi aspettavo che Borat avesse tutto quel successo, anzi, pensavo che sarebbe rimasto un prodotto di nicchia. In fondo il personaggio era un antisemita, razzista, un uomo veramente brutto".

Cohen ha ricordato che i primi anni da attore sono stati molto duri, tanti provini e pochi contratti:

"Il consiglio che dò ai ragazzi che vogliono fare questo mestiere è di farlo per buone ragioni e non per essere ricchi o famosi perché è possibile che non diventino né l'uno né l'altro. Le cose sono però cambiate quando ho trovato la mia caratteristica. Bisogna coltivarsi per fare l'attore".

Sacha Baron Cohen ha interpretato nel 2012 uno dei personaggi del kolossal Les Misérables, di Tom Hooper, Monsieur Thénardier, al fianco di Helena Bonham Carter. Su questo suo ruolo dice:

"È stato un grande onore collaborare con lei un vero privilegio. La lavorazione del film è stata molto difficile ma divertente, abbiamo anche fatto delle riprese live, cantando e ballando per oltre sei minuti. All'inizio, il regista Hooper non era d'accordo, poi sotto mia insistenza ha capito che potevamo registrare dal vivo".

In sala alcuni giurati israeliani hanno chiesto all'attore se si sente portavoce della causa ebraica e dell'ebraismo in genere.

"La domanda è complessa sono orgoglioso di essere ebreo e sono inglese, non mi sento ambasciatore solo di una cosa. Quando, ad esempio, in Borat c'era una canzone che diceva butta l'ebreo nel pozzo, la cosa ha suscitato una serie di perplessità e critiche. Pensavo che la commedia potesse risolvere questo malinteso, ma gli ebrei mi hanno condannato lo stesso".

L'attore poi scherza sul caso Kazakistan che ha scosso l'Italia: "Non è colpa mia", dice.

Per Cohen uno dei più grandi registi del mondo è Tim Burton, del quale dice:

"Quando ho girato Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street ho capito che Tim era eccezionale, è un regista leggendario".

E' di questa settimana la notizia che Sacha Baron Cohen ha lasciato il progetto del biopic di Freddie Mercury. La lavorazione è stata interrotta per divergenze di opinione tra Sacha Baron Cohen e i componenti dei Queen che avrebbero voluto parlare poco della vita privata della rock star. Su questo ha voluto dire:

"Non voglio parlare di questa cosa. Sono sempre stato un fan dei Queen e c'erano le possibilità per realizzare un grande film. Mi auguro ci siano ancora le condizioni per farlo".

Infine, Baron Cohen ha raccontato la sua esperienza come doppiatore nel film Madagascar, in cui ha prestato la propria voce alla versione originale del lemure Re Julien:

"Il doppiaggio è un grande processo ho ascoltato ore e ore di registrazioni prima di dare un carattere a questo personaggio".

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