E' la giornata di: La stranezza di Roberto Andò, The Menu di Mark Mylod, SHTTL di Ady Walter, Souvenir d'Italie di Giorgio Verdelli, Good Morning Tel Aviv di Giovanna Gagliardo, Armageddon Time di James Gray.
La 17a Festa del Cinema di Roma, giovedì 20 ottobre 2022, presenta l'anteprima del film La stranezza di Roberto Andò, nella sezione Grand Public. Interpretato da Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Giulia Andò, Rosario Lisma, Aurora Quattrocchi, Donatella Finocchiaro, Galatea Ranzi, Fausto Russo Alesi, Filippo Luna, Tuccio Musumeci, Luigi Lo Cascio e Renato Carpentieri. Come venne a Pirandello l'idea di "Sei personaggi in cerca d'autore?" Grazie anche a due becchini di Girgenti (che nel 1920 non si chiamava ancora Agrigento), che dimenticano il loro lavoro scrivendo e interpretando farse irresistibili con la loro scalcinata compagnia, e che il drammaturgo incontrò in Sicilia nel 1920. Un giorno, l'imprevisto sconvolge una loro rappresentazione, e Pirandello ne prende debitamente nota. Dopo Una storia senza nome, Andò continua a mescolare invenzione e storia, finzione e realtà, teatro e vita. La Stranezza debutta al cinema dal 27 Ottobre 2022, distribuito da Medusa Film.
Sempre per la sezione Grand Public, viene presentato The Menu di Mark Mylod con Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, Ralph Fiennes, Hong Chau, Janet McTeer e Judith Light: una black comedy culinaria che racconta il viaggio di una coppia su un'isola costiera per mangiare in un ristorante esclusivo dove lo chef ha preparato un menù sontuoso, con alcune scioccanti sorprese.
Per il Concorso Progressive Cinema, giovedì 20 ottobre due anteprime. SHTTL di Ady Walter, esordiente argentino che usa il pianosequenza e il bianco e nero come strumenti per calare lo spettatore dentro la realtà di un mondo ebraico sull'orlo della tragedia, tra ricostruzione filologica e allusione al presente. El Caso Padilla del cineasta cubano Pavel Giroud: il film racconta, attraverso materiali riemersi dopo cinquant'anni da un archivio governativo, le vicende del poeta Heberto Padilla.
Quattro le proiezioni nel programma di Freestyle. Souvenir d'Italie di Giorgio Verdelli che, dopo i ritratti di Ezio Bosso, Pino Daniele e Paolo Conte, ricostruisce la carriera dello showman Lelio Luttazzi. Self-Portrait as a Coffee Pot di William Kentridge: durante il lockdown, l'artista sudafricano si riprende mentre disegna e dialoga con un altro se stesso collocato nella medesima inquadratura, con l'aplomb impassibile di un esperto comedian. Così, la sua storia e il suo lavoro, l'infanzia a Johannesburg, i paesaggi, l'apartheid, il colonialismo diventano il centro di una serie in nove parti. Bice Lazzari – Il ritmo e l'ossessione di Manfredi Lucibello: il ritratto di una donna che ha lottato contro la morale e i costumi di un tempo per affermarsi come artista e che è stata troppo a lungo dimenticata. A precedere la proiezione del documentario il corto ABOrismi, ritratti e autoritratto di Nunzio Massimo Nifosì, dedicato ai celebri aforismi di Achille Bonito Oliva.
Per la sezione Proiezioni Speciali, la Casa del Cinema ospita, a ingresso gratuito, Good Morning Tel Aviv di Giovanna Gagliardo: il racconto di una lunga giornata-tipo nella città più laica e cosmopolita di tutto il Medio Oriente. La regista realizza numerose interviste, a partire dal sindaco di Tel Aviv, alla guida della città dal 1998, ma anche incontri con grandi economisti, architetti, imprenditori, commercianti, filosofi, cineasti, artisti e scrittori. E poi in programma la proiezione di Polanski, Horowitz. Hometown di Mateusz Kudła e Anna Kokoszka-Romer: il documentario vede protagonisti Roman Polański e Ryszard Horowitz: il regista e il fotografo furono amici da ragazzi per essere poi separati dalla persecuzione nazista degli ebrei: nel corso di una passeggiata che i due compiono lungo le vie di Cracovia riaffiorano i ricordi, soprattutto attraverso un ininterrotto dialogo punteggiato di momenti ilari e surreali.
Per la sezione Best of 2022 viene presentato L'Innocent di Louis Garrel: come nei suoi tre lavori precedenti, l'attore-regista attinge alla propria storia per raccontare quella di Abel, che si oppone al matrimonio della madre Sylvie con un detenuto. Un'avventura spensierata che vanta un cast di prim'ordine che va da Roschdy Zem, nei panni del romantico galeotto, ad Anouk Grinberg e Noémie Merlant.
Giovedì 20 ottobre, il regista, sceneggiatore e produttore James Gray presente a Roma per presentare il suo nuovo film Armageddon Time, e anche per ripercorrere con il pubblico il suo debutto sul grande schermo, avvenuto nel 1994 con Little Odessa, Premio speciale per la regia alla Mostra del Cinema di Venezia. Armageddon Time – Il tempo dell'Apocalisse, interpretato da Anne Hathaway, Anthony Hopkins e Jeremy Strong, racconta una storia di crescita personale che affronta le vicende di una famiglia disperatamente impegnata nella ricerca di un'affermazione che ha coinvolto un'intera generazione, il Sogno Americano. Il film è interpretato anche da Michael Banks Repeta, Jaylin Webb, Tovah Feldshuh, John Diehl, Andrew Polk, Ryan Sell, Jacob Mackinnon, Marcia Jean Kurtz e da Domenick Lombardozzi.
In serata, il regista italiano Paolo Virzì presenta agli spettatori La bella vita (1994) assieme a Claudio Bigagli e Massimo Ghini. Grazie a questo film, presentato alla Festa in una speciale versione "director's cut" con il restauro effettuato da Motorino Amaranto e Cineteca di Bologna, Virzì ha conquistato il David di Donatello e il Nastro d'argento come miglior regista esordiente.
Giovedì 20 ottobre, in programma anche l'appuntamento annuale con i Cinedays. Quest'anno l'attenzione è rivolta all'educazione, alla cultura, alle scienze, alle materie umanistiche e alla comunicazione. Con il titolo "All Eyes on Youth: the Role of the Next Generation in the Development of the Creative Sector" viene posta l'attenzione ai giovani, motore per il settore creativo e la sua economia. In occasione dei Cinedays, Rome City of Film e Associazione Italiana Giovani per l'UNESCO presentano un cortometraggio, dal titolo Pétalos, realizzato dalla regista Alessandra Pescetta con gli studenti del Liceo Artistico Statale Caravaggio di Roma, realizzato nell'ambito del progetto EDU "La mia scuola creativa". Ad introdurre il convegno, Gian Luca Farinelli (Presidente Fondazione Cinema per Roma), Cristina Priarone (Direttore Generale Roma Lazio Film Commission), Giorgio Gosetti (Direttore Casa del Cinema) con gli interventi di Alessandra Pescetta (Regista), Vittorio Salmoni (Coordinatore Nazionale Città Creative Italiane UNESCO), Susanna Clemente (Associazione Italiana Giovani per l'UNESCO) e Maud Boissac (Directrice MAIRIE DE CANNES – Direction de la culture Cannes City of Film UNESCO). Modera Lucio Argano (Project Manager Rome City of Film). I contributi video saranno di Denise Bax (Segretario della Rete delle Città Creative dell'UNESCO), Andrea Bortolamasi (Assessore Cultura, Politiche giovanili, Città universitaria Comune di Modena – Modena Città Creativa UNESCO per le Media Arts), Bologna Città Creativa UNESCO per la Musica, Daniele Vimini (Assessore alla Bellezza Comune di Pesaro – Pesaro Città Creativa UNESCO per la Musica Anika KIM (Busan City of Film UNESCO).
Per la serie "Dialoghi sul futuro del cinema italiano", in programma un incontro sugli Streamers con protagonisti Tinny Andreatta (Netflix), Marco Azzani in videoconferenza (Amazon Prime Video Italy), Daniel Frigo (The Walt Disney Company Italy) e Jaime Ondarza (Paramount Global).
Alla Casa del Cinema nella Sala Kodak, in programma l'assegnazione del "Premio Gianandrea Mutti – Il cinema migrante", promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Associazione Amici di Giana, Archivio delle Memorie Migranti (AMM) e Fondazione Pianoterra Onlus, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Giunto alla quattordicesima edizione, il premio assegna diciottomila euro al miglior progetto cinematografico ispirato a una visione partecipata e dinamica della cultura contemporanea. Rivolto ad autori migranti stranieri e italiani, originari di Asia, Africa, Europa orientale, Balcani, Vicino e Medio Oriente, Centro e Sud America residenti nel territorio italiano da almeno un anno, il premio supporta la realizzazione di produzioni cinematografiche che dimostrino uno sguardo profondo e originale sulla migrazione e sull'inclusione sociale.
Due i titoli in programma per la retrospettiva "Ms. Woodward & Mr. Newman", a cura di Mario Sesti: Butch Cassidy and the Sundance Kid di George Roy Hill e Sometimes a Great Notion di Paul Newman.
In collaborazione con Fondazione Cinema per Roma, la Festa del Cinema continua il suo programma di proiezioni presso il Carcere di Rebibbia coinvolgendo il pubblico dei cittadini liberi e la popolazione reclusa, con Il principe di Roma di Edoardo Falcone.
Tra le repliche in programma: SHTTL di Ady Walter, El caso padilla di Pavel Giroud, Souvenir d'Italie di Giorgio Verdelli, La stranezza di Roberto Andò, The Menu di Mark Mylod, Houria di Mounia Meddour, L'innocent di Louis Garrel, Polański, Horowitz. Hometown di Mateusz Kudła e Anna Kokoszka-Romer, Roma isola aperta di Monkeys Videolab, Dopoguerra 1920, Amori di mezzo secolo di Mario Chiari, Steno di Raffaele Rago, il quinto episodio di The Last Movie Stars di Ethan Hawke, Butch Cassidy and the Sundance Kid di George Roy Hill, Lola di Andrew Legge, Jazz Set di Caterina Taricano e Steve Della Casa, La grande bouffe di Marco Ferreri, Ramona di Andrea Bagney, January, Alam e Il Colibrì. Nel programma delle sale AGIS e ANEC, la proiezione di L'ombra di Caravaggio, Dario Fo: L'ultimo Mistero Buffo, presentato dal regista Gianluca Rame, e La California. Infine, la proiezione di Divergenze Parallele: Roma e gli anni di piombo: il docufilm è realizzato dai docenti e dagli allievi del Istituto di Istruzione Superiore Statale "Cine-Tv Roberto Rossellini" in collaborazione con il MIUR, l'Associazione Domenico Ricci per la memoria dei caduti di via Fani e l'Associazione Fratelli Mattei.
Il docufilm Divergenze Parallele: Roma e gli anni di piombo, presentato alla Festa nella giornata di mercoledì 19 ottobre, si propone di far conoscere alle nuove generazioni le peculiarità, le vicende più significative e le dinamiche degli Anni di piombo. Attraverso un viaggio per le strade della Capitale e incontrando diversi esperti che hanno vissuto o studiato quel periodo, tre studenti prossimi alla maturità compiono un percorso di memoria, conoscenza, consapevolezza e crescita culturale ed emotiva, raccogliendo l'eredità del passato per poterla trasmettere ai propri coetanei. Ad introdurre il film ci sono stati alcuni degli intervistati dagli allievi dell'Istituto: la figlia del giudice Vittorio Occorsio, Susanna Occorsio, i giornalisti Stefania Limiti, Giampaolo Mattei, Grazia Francescato, la responsabile dell'Archivio Flamigni, Ilaria Moroni, il regista Enzo De Camilllis e Giovanni Ricci, figlio di Domenico, ucciso a via Fani. Secondo il regista Massimo Franchi: "Per le ultime generazioni, la storia recente del nostro Paese è pressoché avvolta dall'oblio. In un periodo tanto delicato come quello attuale – dove globalizzazione, guerra, violazione dei diritti umani e terrorismo convivono e collidono nel mondo e nella società – mi sono chiesto quanto fosse urgente e importante creare tra i miei studenti e i loro coetanei una consapevolezza critica del passato perché possano affrontare il futuro nel modo migliore".
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