Premi del Pubblico a 'Trash' di Stephen Daldry, '12 Citizens' di Xu Ang, 'Haider' di Vishal Bhardwaj, 'Fino a qui tutto bene' di Roan Johnson, 'Looking for Kadija' di Francesco G. Raganato.
Oggi, sabato 25 ottobre, il pubblico ha premiato i film di tutte le linee di programma della Selezione Ufficiale della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma: Cinema D'Oggi, Gala, Mondo Genere, Prospettive Italia. I riconoscimenti più importanti sono stati assegnati in base alle preferenze espresse dagli spettatori all'uscita dalle sale.
Per la prima volta in un Festival, grazie alla tecnologia di Akai e Xaos, è stato possibile votare attraverso la App (per iOS e Android) e il sito ufficiale del Festival. Si è potuto inoltre votare in modo assistito nei Foyer delle sale Santa Cecilia, Sinopoli e Petrassi (Auditorium Parco della Musica) e presso il punto voto situato nel Villaggio del Cinema.
Gli spettatori hanno assegnato il:
– Premio del Pubblico BNL | Gala: Trash di Stephen Daldry
– Premio del Pubblico | Cinema d'Oggi: Shier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang
– Premio del Pubblico | Mondo Genere: Haider di Vishal Bhardwaj
– Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction): Fino a qui tutto bene di Roan Johnson
– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario): Looking for Kadija di Francesco G. Raganato
Trash è il nuovo lavoro del pluripremiato cineasta inglese Stephen Daldry, autore di alcuni dei film più amati dell'ultimo decennio, tutti candidati all'Oscar: Billy Elliot, The Hours, The Reader – A voce alta e Molto forte, incredibilmente vicino. Con Trash, Daldry porta sul grande schermo l'omonimo romanzo di Andy Mulligan sceneggiato da Richard Curtis, autore di commedie di successo come Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Il diario di Bridget Jones e Love Actually – L'amore davvero. Nel cast, Rooney Mara, la giovane attrice celebre per i suoi ruoli in Social Network, Millennium – Uomini che odiano le donne, Her (a Roma nel 2013) e Martin Sheen, straordinario attore cinematografico e televisivo, protagonista di capolavori come La rabbia giovane di Terrence Malick e Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Golden Globe per la serie West Wing – Tutti gli uomini del Presidente.
Shier gongmin (12 Citizens), primo lungometraggio del pluripremiato regista teatrale cinese Xu Ang, il più giovane dei registi del Teatro d'Arte Popolare di Pechino, campione d'incassi per il suo spettacolo "Il dolore della commedia". Con Shier gongmin, ispirato alla pièce di Reginald Rose e al successivo film La parola ai giurati di Sidney Lumet, Xu Ang porta sul grande schermo il dibattito fra dodici giurati, di differente estrazione sociale e geografica, che si confrontano su un caso di omicidio. La pellicola, presentata al Festival in prima mondiale nella linea di programma Cinema d'Oggi, esplora le contraddizioni della società cinese mostrando molteplici e contradditori punti di vista e confermando Xu Ang come uno dei più importanti portavoce della cultura del suo tempo. Nel cast, alcuni celebri attori cinematografici e televisivi: fra questi He Bing, vincitore di numerosi premi teatrali, noto per le celebri commedie The Sorrow of Comedy, Tea House e per importanti partecipazioni in film diretti dal famoso regista cinese Feng Xiaogang, (The Dream Factory, Sorry Baby e Shower), e Han Tongsheng, premiato attore che annovera oltre quaranta partecipazioni a commedie per la televisione, spettacoli teatrali e a sei film, tra cui le commedie di successo Sorry Baby e Cell Phone di Feng Xiaogang.
Haider è il nuovo film di Vishal Bhardwaj, regista, sceneggiatore, produttore, compositore e cantante indiano famoso per i suoi magistrali e innovativi adattamenti delle opere di Shakespeare: Maqbool nel 2003, tratto da "Macbeth", e Omkara nel 2006, tratto da "Otello", grandi successi di pubblico e critica in patria e all'estero, costituiscono i primi due capitoli della trilogia che si chiude con Haider, tratto dall'Amleto. Il film, proiettato nella Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica, ospita un importante cast di star bollywodiane: Shahid Kapoor, vincitore ai Filmfare Awards, i premi più importanti assegnati dal cinema indiano, e Tabu, considerata una delle migliori attrici del cinema Hindi, più volte premiata per le sue interpretazioni con il prestigioso National Film Award, interprete de Il destino nel nome presentato al Festival di Roma.
Fino a qui tutto bene è la nuova commedia di Roan Johnson. Dopo esperienze come sceneggiatore per la tv (Il commissario De Luca, La strana coppia e Raccontami) e per il cinema (Ora o mai più e 4-4-2 – Il gioco più bello del mondo), Roan Johnson torna dietro la macchina a replicare il successo de I primi della lista presentato nel 2011 al Festival di Roma: Fino a qui tutto bene è il racconto di un weekend, l'ultimo, che cinque ragazzi vivranno insieme nella stessa casa dove hanno abitato e studiato per anni. Cast composto interamente da giovani attori, Alessio Vassallo, Silvia D'Amico, Melissa Anna Bartolini, Paolo Cioni, Guglielmo Favilla.
Premio TAODUE Camera d'Oro alla migliore opera prima
Tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) hanno concorso all'assegnazione di questo riconoscimento. La giuria presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista) ha assegnato il Premio TAODUE Camera d'Oro alla migliore opera prima a:
– Andrea Di Stefano, regista di Escobar: Paradise Lost (Gala)
– Laura Hastings-Smith, produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città)
– Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia)
Escobar: Paradise Lost, opera prima del giovane attore e regista italiano Andrea Di Stefano, che ha recitato per autori come Marco Bellocchio (Il principe di Homburg), Dario Argento (Il fantasma dell'opera), Mike Figgis (Hotel), Rob Marshall (Nine), Ryan Murphy (Mangia prega ama), Ang Lee (Vita di Pi). Il film vede protagonisti Benicio del Toro e Josh Hutcherson, protagonista di Un ponte per Terabithia e I ragazzi stanno bene (film premiato a Berlino e nominato all'Oscar), di nuovo al Festival dopo il successo mondiale della saga "Hunger Games". Attrice principale è Claudia Traisac, nota attrice cinematografica (El 7° día di Carlos Saura) e di serie televisive di successo. In Paradise Lost, presentato nella linea di programma Gala, Hutcherson interpreta Nick, un giovane surfer in vacanza che si innamora di Maria (Claudia Traisac): tutto sembra andare per il meglio fino al momento in cui Maria gli presenta suo zio: il noto criminale colombiano Pablo Escobar (Benicio del Toro).
Last Summer di Leonardo Guerra Seràgnoli, regista, produttore e sceneggiatore di diversi cortometraggi presentati in numerosi festival internazionali di cinema. Con il suo primo lungometraggio, l'autore racconta il dramma familiare di una madre che ha perso la custodia del figlio: prima di dirgli addio dovrà trascorrere quattro giorni sulla barca a vela dell'ex marito, una "prigione dorata" in mezzo al mare.
Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano
La giuria presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore) ha assegnato il premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano a:
– Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia)
– Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia)
Sempre oggi, sono stati annunciati e consegnati i Premi Collaterali della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.
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