Roma 2013: Film di chiusura
Sou Duk - Saodu (The White Storm) di Benny Chan chiuderà l'ottava edizione del Festival Festival del Film di Roma. Saatvin Sair (The Seventh Walk) di Amit Dutta film di chiusura di CinemaXXI.
di Redazione / 18.10.2013
Saatvin Sair (The Seventh Walk) di Amit Dutta è il film di chiusura di CinemaXXI, la linea di programma che il Festival Internazionale del Film di Roma (8-17 novembre 2013) dedica alle nuove correnti del cinema mondiale. L'ultimo film del regista indiano, spesso premiato nei principali festival internazionali e considerato uno degli autori più innovativi nel panorama del cinema sperimentale (premio speciale della Giuria alla 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con Aadmi Ki Aurat Aur Anya Kahaniya / The Man's Woman and Other Stories, 2009), sarà proiettato fuori concorso sabato 16 novembre presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, complesso progettato dall'architetto Zaha Hadid.
Sarà Sou Duk/ Saodu (The White Storm) di Benny Chan a chiudere l'ottava edizione del Festival. Il nuovo lavoro del pluripremiato regista, produttore e sceneggiatore cinese, "allievo" di Johnnie To Kei-Feung e Tsui Hark, maestro del film d'azione e autore di pellicole come Big Bullet e New Police Story (in cui dirige Jackie Chan), sarà presentato Fuori Concorso in prima mondiale. Con Sou Duk / Saodu, Benny Chan, oggi considerato una vera e propria icona del nuovo action-movie hongkongese, firmail primo poliziesco "internazionale" prodotto in Cina: il film si presenta infatti come l'opera più spettacolare e dal budget più importante della produzione cinematografica cinese del 2013.
Saatvin Sair (The Seventh Walk) di Amit Dutta, India, 2013, 70'
Lo straordinario paesaggio della valle di Kangra, che Amit Dutta aveva già filmato in Nainsukh (2010), torna ad essere la scenografia dell'ultimo lavoro del regista indiano. Tuttavia, se Nainsukh si basava sulla storia artistica di un pittore del XVIII secolo, i cui quadri erano figurativi, Saatvin Sair si ispira alle opere di un artista indiano contemporaneo che dipinge paesaggi astratti, aperti al libero gioco della fantasia, secondo gli usi della moderna tradizione occidentale (olio su tela).
Nel film, un pittore errante si immerge nel bosco dopo aver notato una misteriosa impronta e udito una strana melodia. Durante il suo cammino, si ferma sotto un albero e si addormenta: nel sonno vede se stesso camminare, dipingere, alcune pietre sfidano la forza di gravità, una bambina percorre la volta celeste per fare la sua consegna quotidiana di frutta e latte, le stagioni cambiano e gli anni trascorrono. Il pittore si sveglia e si muove all'interno di un paesaggio fatto dai suoi stessi dipinti in cui potrebbe trovare ad attenderlo il motivo della sua ricerca.
Sou Duk/ Saodu (The White Storm) di Benny Chan, Cina, Hong Kong, 2013, 140'
Cast: Sean Lau, Louis Koo, Nick Cheung, Yuan Quan, Lo Hoi Pang
Tim (interpretato da Sean Lau) è un ambizioso ispettore capo della sezione narcotici che mette in primo piano la sua carriera. Chao (interpretato da Louis Koo) è un poliziotto che agisce sotto copertura, tra gli oscuri traffici di Hong Kong. Wai (interpretato da Nick Cheung) è il fedele subalterno di Tim che spera, un giorno, di guadagnarsi il rispetto degli altri. I tre sono amici per la pelle ma una nuova missione metterà a rischio il loro legame fraterno. Infatti, il leader della gang Chao, Hak Tsai, è in procinto di portare a termine il più grande affare della sua carriera criminale con il famigerato Eight-Faced Buddha, il più potente e temuto "signore della droga" del sud-est asiatico. Tim è convito che la cattura di Eight-Faced Buddha possa essere un passo fondamentale per la sua carriera, mentre Chao accetta con riluttanza di lasciare Hong Kong, infiltrato nella gang di Hak Tsai: questa sarà, infatti, la sua ultima missione prima di iniziare una nuova vita con la sua fidanzata incinta. Wai, invece, dopo essere stato lasciato dalla sua ragazza, vuole semplicemente recuperare fiducia in se stesso e raggiungere il successo. Nel corso della missione, Buddha riesce ad avere la meglio e costringe Tim a scegliere quale fra i due suoi amici tenere in vita. Con grande dolore, Tim sceglie Chao e Wai viene lasciato cadere da una scogliera. Cinque anni più tardi, il nome di Buddha ricompare a Hong Kong. Tim e Chao decidono di tornare a lavorare insieme per vendicarsi, ma trovano il loro amico Wai ancora vivo e coinvolto in un pericoloso complotto. I tre dovranno ancora una volta mettere in gioco la loro amicizia…