Ridley Scott dal Dietro le quinte di Exodus
Ridley Scott dal Dietro le quinte di Exodus

Ridley Scott parla della decisione di non girare Blade Runner 2049


Ridley Scott torna a parlare di 'Blade Runner 2049' e di quello che ha significato, per lui, non poter dirigere il sequel del suo film

Mentre il pubblico di tutto il mondo è in attesa di vedere il suo Napoleoncon Joaquin Phoenix nei panni del generale francese che dà il titolo all’opera, Ridley Scott ha avuto modo di tornare a parlare della scelta di non dirigere il sequel di Blade Runnerpellicola uscita nell’ormai lontano 1982 e, ancora oggi, uno dei cult più famosi della settima arte. Quando gli venne chiesto di girare il sequel della pellicola, Scott fu costretto a rinunciare perché era già impegnato con le riprese di Alien: Covenant, che non gli avrebbero di certo permesso di essere presente su due set, soprattutto di quella portata. Alla fine, dunque, il regista si tirò indietro e al suo posto venne “assunto” Denis Villeneuveche portò al cinema Blade Runner 2049uno splendido sequel autoriale che vedeva come protagonista il Ryan Gosling attualmente in sala con Barbie (qui la nostra recensione). Nel cast della pellicola c’era anche Harrison Ford, che riprendeva il suo ruolo originale, Ana de Armas, Dave BautistaJared Leto

L’opinione di Ridley Scott su Blade Runner 2049

In una recente intervista con la testata Empire, Ridley Scott è tornato a parlare del sequel di uno dei suoi film più famosi e della sua scelta (pressoché obbligata) di tirarsi indietro dalle riprese. Nello specifico il regista ha detto:

“Non avrei mai dovuto trovarmi nella posizione di fare quella scelta. Ma ho dovuto. E avrei dovuto fare Blade Runner 2.”

Bisogna tenere conto, oltretutto, che Ridley Scott aveva parlato per anni di un possibile sequel di Blade Runner. In numerose dichiarazioni rilasciate nel corso degli anni ha sottolineato come ci fosse ancora una storia da raccontare, ambientata in quel mondo, e che bisognava solo trovare un modo per farlo. Per dare a questa storia la giusta voce. Uno degli esempi più recenti è quello risalente al 2018, quando in un’intervista rilasciata a Digital Spy ha detto:

“Penso che ci sia un’altra storia. Ne ho un’altra pronta a evolversi e ad essere sviluppata. Quindi c’è una storia che sicuramente verrà realizzata.”

Blade Runner (1982), trailer
Blade Runner (1982), trailer

Quella “seconda storia” su Blade Runner, però, non ha potuto dirigerla lui, ma è stato “costretto” a guardare mentre un altro regista prendeva le redini della sua creatura di celluloide. Molti fan, in realtà, si sono detti contenti di questo cambio alla regia, visto che i recenti film di Ridley Scott non sono stati apprezzati in pieni e molti temevano che se fosse stato lui a dirigere il sequel ne sarebbe uscito qualcosa di deludente, qualcosa che non sarebbe stato in grado di essere all’altezza del film del 1982.

Ridley Scott, comunque, ha fatto ritorno nel mondo distopico che creò partendo da un racconto di Philip K. Dick: risulta infatti essere uno dei produttori di Blade Runner 2099, una serie targata Amazon le cui riprese – presumibilmente per lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori – sono state spostate al 2024. Secondo Scott, questa nuova serie prenderà ispirazione dal romanzo distopico Il mondo nuovo, scritto da Aldous Huxley e diventato una pietra miliare del genere, una lettura obbligata per chiunque si dica appassionato di fantascienza distopica. Jeremy Podeswa sarà il regista dell’episodio pilota della serie che è stata annunciata lo scorso febbraio. Chissà che questa non sarà una sorta di rivalsa per Ridley Scott che, tuttavia, ancora una volta, non siederà sulla sedia da metteur en scene.

Blade Runner 2049
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