X-Men: Dark Phoenix, la recensione
X-Men - Dark Phoenix è la pellicola conclusiva di una saga che risulta essere come un compito svolto per chiudere un cerchio ma che manca di epicità e di coinvolgimento.
di Giorgia Tropiano / 05.06.2019 Voto: 6/10
X-Men – Dark Phoenix è il dodicesimo film dell'universo X-Men e anche l'ultimo capitolo di questa serie cinematografica, nelle vesti in cui la conosciamo attualmente. Dopo l'acquisizione della 20th Century Fox da parte della The Walt Disney Company si aprirà una nuova era per quanto riguarda il Marvel Universe. Così come è accaduto poche settimane fa con la saga di The Avengers, con Endgame che ha chiuso il cerchio dei film sui vendicatori iniziato molti anni fa, anche in questo caso Dark Phoenix rappresenta il film finale, quello da cui si potrà ripartire con nuove future avventure. Dopo l'uscita della pellicola New Mutants, prevista per il 2020, primo capitolo di quella che sarà una trilogia basata sui fumetti Marvel Nuovi Mutanti, si darà avvio ad un reboot della saga degli X-Men volta anche a favorire l'inserimento dei mutanti all'interno del Marvel Cinematic Universe. A conclusione di tutto è stato quasi naturale il passo di spostare alla regia Simon Kinberg, sceneggiatore e produttore di molti capitoli precedenti della saga. Mentre tra gli attori ritroviamo ovviamente tutti coloro che sono stati protagonisti di tutti gli ultimi film prequel delle pellicole X-Men originali, ovvero Michael Fassbender, James McAvoy; Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Sophie Turner, Tye Sheridan e per la prima volta, nel ruolo del villain, Jessica Chastain.
Ci troviamo nel 1992, ormai gli X-Men sono considerati eroi nazionali e sono sempre più impegnati in pericolose missioni per aiutare l'umanità. Una delle ultime li vede protagonisti di un viaggio nello spazio per poter fermare un pericolo che sta per mettere a repentaglio la vita delle persone sulla terra. Proprio mentre stanno utilizzando i loro poteri per cercare di neutralizzare la minaccia, un brillamento solare li colpisce e, pur di non perdere neanche una delle vite degli umani bloccati nello spazio, mettono a repentaglio le loro vite. Quando si pensa che sia tutto finito, Jean Grey (Sophie Turner) si sacrifica per salvare tutti, perdendo così il controllo delle sue abilità ma portandole in realtà ad un livello superiore, scatenando la Fenice che è dentro di sè. Nonostante sia diventata un'eroina, gestire la sua nuova natura si rivelerà essere più difficile di quello che pensava, mentre nuove minacce incombono su gli X-Men.
Dark Phoenix è visivamente ben realizzato, con effetti speciali e scene d'azioni spettacolari, nel pieno stile Marvel, una messa in scena solida e visivamente coinvolgente. Le interazioni tra i personaggi e i loro conflitti interiori sono, anche in questo caso e forse anche di più, alla base della riuscita della pellicola, che presenta, nonostante ciò, problematiche che la fanno sembrare come un compitino ben svolto per chiudere il cerchio della saga ma che non la rendono così coinvolgente e indimenticabile. Innanzitutto i cattivi presenti, capeggiati da una gelida Jessica Chastain, sono poco accattivanti, non fanno paura e non creano dinamiche per cui lo spettatore è preso dal conflitto, inoltre la pellicola in generale non sembra essere una degna conclusione della fine di un'era, così come lo è stato Endgame, per esempio, nonostante tutti i difetti e gli sbagli che si porta dietro, manca proprio di epicità. Tralasciando poi le incongruenze narrative e di continuità che ormai sembra essere di moda tralasciare pur di modificare la storia come fa più comodo.