Recensione Witches of East End 2×09 – Smells like King Spirit
Con 'Smells like king spirit' ci troviamo davanti ad un episodio che, pur con le sue evidenti limitazioni, riesce a creare un'atmosfera cupa e da incubo, che sfocia in un finale da lasciare a bocca aperta.
di Erika Pomella / 23.09.2014 Voto: 8/10
Dove eravamo rimasti: Sex, Lies and Birthday cake
Nella scorsa puntata di Witches of East End eravamo stati tutti invitati al trentesimo compleanno di Freya; occasione che la ragazza era piuttosto restia a festeggiare per via della brutta piega che stava prendendo la sua vita. Killian, infatti, la sua anima gemella, è sempre sposato con Eva e, oltretutto, Freya sa perfettamente che il loro amore è di quello contrastati dalle stelle. Tuttavia il traguardo del trentesimo compleanno è piuttosto importante per Joanna, contenta di vedere le sue figlie sopravvivere tanto a lungo, così alla fine Freya accetta. Ed è proprio durante la festa di compleanno, alla quale Killian lavora come barista, che il ragazzo confessa alla strega di essere sempre stato innamorato di lei e di essere pronto a combattere anche contro il destino pur di ottenere l'amore di Freya. Quest'ultima, dopo un primo momento di paura e insicurezza, si getta tra le braccia del vero amore, pronta a sfidare chiunque si frapponi tra lei e la felicità. Purtroppo sarà lo stesso Killian che, di nuovo sotto l'influsso di Eva – che nel frattempo assiste l'anzianissima figlia morente -, spegnerà ogni romanticismo, dicendo a Freya di dimenticare quanto successo. Nel frattempo Wendy è alle prese con i suoi sentimenti con Tommy, che vengono resi decisamente più complicati quando l'uomo scopre la vera natura della fidanzata. Alla paura del nostro paramedico preferito, oltretutto, si aggiunge anche la consapevolezza, da parte di Wendy, che il codice delle streghe obbliga tutte a cancellare la memoria di coloro che scoprano il segreto. Wendy, tuttavia, prova dei sentimenti davvero sinceri e forti per Tommy e quindi non riesce a fare quello che andrebbe fatto. Non prima, almeno, di aver fatto capire a Tommy quando sia importante per lei. E dal momento che a East End sembrava tempo d'amore un po' per tutti, in Sex, Lies and Birthday Cake assistiamo anche all'avvicinamento – in senso biblico – tra Dash e Ingrid. I due, infatti, finiscono insieme. Peccato, però, che dopo l'amplesso Ingrid scopra – sempre con un minuto di ritardo – che l'uomo nelle cui braccia si è gettata, litigando anche con l'amata sorella – non è altro che un assassino che gioca a fare Dio con le vite degli altri, senza avere il coraggio di ammettere le proprie responsabilità e che, di fatto, l'ha resa una complice in un caso di omicidio. Infine c'è Frederick che, sotto la guida piena di pressione di Tarkoff, sta incidendo e uccidendo innocenti, alla ricerca di un corpo abbastanza forte da ospitare lo spirito del Re di Asgard. L'episodio si concludeva – almeno per quanto riguarda il ragazzo – con Frederick pronto a usare il corpo della fidanzata di Caroline per eseguire gli ordini del nonno e del suo braccio destro.
Cosa vedremo: Smells like king spirit
In Smells like King Spirit assistiamo alla chiusura di alcune storylines di questa seconda stagione. E, come avevamo avuto modo di dirvi un paio di recensioni fa, il problema di Witches of East End è la dubbia capacità di chiudere il cerchio. Ce ne eravamo accorti con la storia della Mangragora, che viene smantellata velocemente, quasi senza peso narrativo. Con la storia di Eva succede più o meno lo stesso. Avevamo sentito parlare del gufo e della sua doppia anima di protettore e ingannatore ed eravamo pronti ad odiare Eva, fosse anche per il semplice fatto di frapporsi tra Killian e Freya. Invece, di colpo, in questo episodio, il fuoco di Eva – così come tutte le sue potenzialità – si spengono. Arriviamo così di colpo – e questa espressione è scelta consapevolmente – alla confessione di Eva, che spiega di essere stata maledetta in gioventù: deve sempre partorire (o comunque aspettare) un figlio prima che il precedente muoia per poter continuare a vivere. Avevamo visto la sua ultima discendente morire in Sex, Lies and Birthday Cake e così, semplicemente, in Smells like King Spirit vediamo Eva morire, en passant, liberando Killian dalla sua presa e permettendogli dunque di essere libero di amare Freya. Quando si dice il tempismo! Altro punto debole di questo episodio – e ci rendiamo conto di essere un po' ripetitivi – è tutta la storia di Ingrid che sta facendo a pezzi il proprio personaggio alla velocità della luce. In questo episodio, infatti, la vediamo dapprima rifuggire ogni contatto con Dash, ma poi, quando gli concede un breve colloquio, Ingrid parla con Dash e, dopo averlo convinto a dire la verità a Killian sulla notte del matrimonio, gli parla anche della sua passata relazione con Archibald, il nonno di Dash. E, di colpo (anche stavolta usiamo questa locuzione con cognizione di causa!), sembra aver dimenticato che Dash le ha mentito, l'ha resa complice di un omicidio e di certo non si può definire la persona più affidabile del mondo. Ingrid sembra più che mai un personaggio che si lascia guidare dalla marea – nel senso più negativo -; della studiosa di un tempo, attenta all'utilizzo della magia e della ragione, non rimane ormai che un'ombra flebile. Quello che emerge, invece, è una ragazzina guidata più dai suoi ormoni. Male, male, male. In tutto questo, naturalmente, il rapporto tra Dash e Killian naufraga, visto che quest'ultimo non sembra molto propenso a perdonare il fratello.
I'm a smart stalker lady
Prima di addentrarci sulla storia centrale di Smells Like Teen Spirit, di certo l'episodio più cupo per quanto riguarda le Beauchamp, vorremmo prenderci un attimo per commentare la grandiosità del personaggio di Freya. Sognatrice, folle, insicura e confusa, Freya è il tipo di personaggio creato appositamente per essere amato e lo dimostra anche in questo episodio quando, poco dopo l'inizio, si reca da sua sorella per spiegarle una sua teoria secondo la quale Killian è sotto l'effetto di qualche incantesimo che ne limita il libero arbitrio e tutte le azioni conseguenti. Ovviamente noi sappiamo che ha ragione, ma lo stato elettrizzato di Freya e il suo continuo andare avanti e indietro nella stanza mentre professa questa teoria del complotto magico, spingono Ingrid – che, come abbiamo detto, non è particolarmente sveglia in questo periodo – a dare a sua sorella della stalker. Freya ammette subito che è vero, ma che, nonostante tutto, lei è una stalker furba, che ha capito tutto. Ecco, questo è uno dei tanti motivi per cui Freya è un personaggio d'amare. Perchè da sola riesce a portare l'ironia e, al tempo stesso, il sorriso in un episodio che invece punta tutto sui toni più cupi di morte e distruzione.
Il destino di Freya e Ingrid (e gli altri)
E arriviamo così allo snodo centrale dell'episodio. Tutto parte da Frederick che dimostra, una volta per tutte, di essere fedele alla sua famiglia e non al malvagio Re che sta compiendo tanti atti efferati solo per aver l'occasione di "parlare" con le figlie. Siamo contente di questa conferma, perchè Frederick è un'ottima new entry per witches of east end. Oltretutto ha stuzzicato moltissimo la nostra curiosità quando, nell'episodio passato, ha trattato male Killian, parlando di un passato in comune ad Asgard. Intanto, però, vediamo Tarkoff rapire Tommy, considerandolo il prescelto. Ora, non sappiamo perchè Tommy sia quello in grado di ospitare il Re e, alla fine dei conti, ci interessa solo in minima parte. Certo, siamo preoccupati per lui a causa del suo legame con Wendy, eppure c'è qualcosa in Tarkoff – a parte il fatto che un tempo era Spike! – che ci obbliga a concentrare la nostra attenzione su di lui. E allora capiamo che la sua dichiarazione nei confronti di Joanna era sincera. Lo stregone è veramente innamorato di Joanna, sebbene il suo sentimento sia nella variante negativa e morbosa; Tarkoff, infatti, confessa che ogni suo gesto è stato dettato dal desiderio di avere Joanna al suo fianco. Tutto questo, comunque, è di poca rilevanza quando Tarkoff, poco prima di morire per mano di Frederick (anche se non siamo sicuri che sia morto sul serio) annuncia al ragazzo di aver lasciato per la famiglia Beauchamp un regalo in giardino. Arriviamo così alla scena più spettacolare e, insieme, disturbante di witches of east end: Freya e Ingrid morte, lasciate a penzolare da un albero nel retro della casa. Ora, naturalmente sospettiamo che ci sia un modo per farle tornare in vita, ma c'è qualcosa in quell'immagine che ci ha colpito. Innanzitutto, la scelta di farle morire impiccate è quanto mai corretta, visto che ci troviamo in un telefilm sulle streghe. Il tocco di classe, però, è stato quello di far morire le giovani all'albero dal quale Joanna faceva spesso partire i suoi incantesimi di protezione. Oltretutto questa scelta – sebbene, lo ripetiamo, sarà sicuramente solo temporanea – appare coraggiosa e coerente, visto che tutti sappiamo della maledizione per cui le ragazze sono destinate a morire in giovane età. Ottima chiusura d'episodio. Ora non resta altro da fare che aspettare come evolveranno le cose nel decimo episodio.
Cosa ci è piaciuto:
• Freya modalità stalker.
• Tarkoff è sicuramente il miglior villain che lo show abbia avuto fino a questo punto.
• La scena finale: bellissima e inquietante.
• Wendy, come al solito.
Cosa non ci è piaciuto:
• Ingrid e la sua incoerenza.
• Dash e Ingrid insieme.
• Il modo in cui è stata conclusa la faccenda legata ad Eva.