Upload, il post-mortem reinventato da Prime Video
'Upload' è una serie che miscela molto bene l'ironia e la comicità con riflessioni più inquietanti, immaginando un mondo futuro dove sarà possibile sconfiggere la morte lasciandosi "caricare" all'interno di una piattaforma digitale per la realtà virtuale.
di Erika Pomella / 06.05.2020 Voto: 8/10
Cos'è che spaventa più della morte?
L'annullarsi della propria personalità, la fine delle proprie possibilità, la paura di gettarsi nell'ignoto. Sono questi i timori che albergano in ogni essere umano che sa di dover morire, prima o poi.
Allo stesso tempo la morte è qualcosa che spaventa non solo per quello che può succedere a noi, ma anche per quello che può succedere alle persone che amiamo. La propria morte, di solito, è molto più accettabile della morte dei propri cari, del pensiero di vederli sparire da un giorno all'altro, senza poter sentire più la loro voce, rievocare i ricordi, chiedere un consiglio o avere qualcuno da contattare per il semplice piacere di sentire vicina una persona di cui ci fidiamo.
Nel mondo creato da Amazon per la serie Upload questi problemi sono stati annullati dalla tecnologia, che ha portato il mondo ad un nuovo step inventivo: esistono infatti delle piattaforme dove le "anime" di chi perde la vita possono essere caricate. Il defunto continuerà dunque ad esistere come un upload, con tutti i suoi ricordi e con la possibilità di comunicare con il mondo dei vivi. Un sogno, giusto? Peccato che in questi paradisi tecnologici possa accedere solo chi ha i soldi per poterselo permettere. Nathan (il Robbie Amell di Code 8 e L'A.S.S.O. nella manica) non pensava di poterselo permettere, ma quando uno strano incidente gli recide la vita, la sua personalità viene caricata in Lakeview, una delle piattaforme di realtà virtuali migliori al mondo: questo grazie alla fidanzata Ingrid (Allegra Edwards), che lo ha spinto ad accettare l'upload invece di essere operato, per paura di perdere il suo fidanzato.
A Lakeview la vita sembra del tutto simile a quella sulla Terra, ma naturalmente Nathan sa di non essere vivo e sa che ogni suo gesto o richiesta può essere esaudita dai cosiddetti Angeli, lo staff della società che detiene i diritti di Lake View. Nora (Andy Allo) è un angelo ed è lei a doversi occupare di Nathan. Nonostante sia vietato dal regolamento dell'azienda, tra i due inizia un'amicizia molto forte, che non solo rieschia di creare problemi a Nora sul lavoro, ma che mette persino in pericolo della ragazza, quando un malfunzionamento nei ricordi di Nathan suggerisce che il suo incidente non sia stato così fortuito.
A leggere la trama di Upload si potrebbe avere la sensazione di essere capitati per sbaglio in una serie spin-off di Black Mirror, con l'episodio San Junipero che viene preso come esempio dai detrattori di Upload, per spiegare che la serie non presenta nulla di nuovo, nel raccontare di un modo per affrontare la vita ultraterrena, come se prima di Black Mirror non ci fossero stati altri archetipi narrativi in cui si affrontava il mondo della morte e della tecnologia, molto spesso insieme. A fare la differenza è lo sguardo con cui, in Upload, vengono raccontati i fatti e che molto deve al creatore dello show, Greg Daniels, la mente che si nasconde dietro una serie cult come The Office e la cui firma è apposta anche su alcune delle migliori stagioni de I Simpson.
Ogni storia, a questo mondo, è già stata raccontata. Quello che cambia è il modo in cui il racconto viene elargito a chi decide di lasciarsi irretire. Se, ad esempio, Black Mirror ha scelto i toni cupi e moralisti che ne hanno fatto un successo internazionale, in Upload a farla da padrone è una sorta di ironia serpeggiante che ben si sposa con una comicità più palese, più di impatto, che strappa risate anche quando sta mettendo in scena la diversificazione sociale all'interno di un futuro che sembra sempre più ad appannaggio di chi è già ricco, come in una rappresentazione del vecchio proverbio piove sempre sul bagnato. È la comicità di Daniels, una comicità che non è mai scontata e che non somiglia mai a nient'altro e che è particolare proprio per la sua capacità di far ridere anche di situazioni che invece dovrebbero togliere il sonno.
In questo senso Upload, coi suoi dieci episodi, rappresenta questo perfetto equilibrio, con addirittura una spinta verso il genere thriller che, pur rimanendo ai margini della storia, coopera a creare un mondo tridimensionale, una realtà virtuale per lo spettatore che sta guardando le vicende di personaggi smarriti a loro volta nella falsificazione digitale: una sorta di mise en abime che affascina e da cui è difficile distogliere lo sguardo. Tuttavia, il vero cuore di questa interessante serie è rappresentata dall'incontro di due personaggi distanti più di quanto si potrebbe immaginare: ed ecco il miracolo del futuro che mette in scena Upload. Come viene detto dal personaggio di Robbie Amell, Lakeview può essere visto nella sua chiave più inquietante (perché non mancano le riflessioni cringe), ma ha anche un risvolto più romantico: persone che nella vita non si sarebbero mai potute incontrare, perché una viva e l'altra morta o perché nate in epoche diverse, hanno un'occasione in più. Ed è un po' quello che succede tra Nathan e Nora, due personaggi che non si sentono del tutto parte del loro mondo, che hanno dubbi su se stessi e sugli altri, trovano l'uno nell'altra una nuova opportunità. E forse è proprio su questo che riflette la serie: la morte è davvero l'unico nemico da sconfiggere (per citare il mondo di Harry Potter), oppure essa è già stata sconfitta dalla forza prorompente dell'amore?