Una folle passione, adattamento del romanzo Serena scritto da Ron Rush, porta per la terza volta sul grande schermo la coppia Cooper-Lawrence ma in questo caso non riesce a sfruttare a pieno il loro talento e ne esce un film monocorde e piatto, che non è capace a trasmettere emozioni.
Una folle passione (traduzione alquanto pessima del titolo originale Serena) ripropone sul grande schermo per la terza volta negli ultimi due anni la splendida coppia Bradley Cooper–Jennifer Lawrence già vista negli ultimi due lavori di David O. Russell e apprezzata soprattutto ne Il lato positivo – Silver Linings Playbook, film che ha portato l'oscar alla giovane attrice e una nomination a Cooper. Questa volta è il turno di Susanne Bier di far lavorare i due attori nuovamente insieme e lo fa dirigendo l'adattamento al romanzo Serena dello scrittore statunitense Ron Rush. Nonostante la pellicola fosse stata girata in poco tempo a Praga e dintorni tra aprile e maggio del 2012, uscirà nelle sale internazionali solamente ora, dopo essere stato presentato in anteprima mondiale ad ottobre al London Film Festival 2014.
North Carolina 1929. George Pemberton (Bradley Cooper) è un imprenditore di successo nel settore del legname, un giorno incontra la bellissima Serena (Jennifer Lawrence) e si innamora di lei a prima vista. Dopo essersi sposati in tempi brevi, i due sposini si trasferiscono da Boston alle montagne del North Carolina, dove George ha costruito il suo impero. Serena si unisce all'azienda, adattandosi alla vita tra i boschi e mettendo fin da subito anima e corpo per far sviluppare ulteriormente l'impresa, con il sogno di andare a vivere, un giorno, in Brasile con il suo amato marito. Nonostante vari ostacoli lungo il cammino di ascesa, la coppia rimane unita e insieme fronteggiando ogni difficoltà. Con il passare del tempo però i conflitti aumentano e così anche quelli interni alla coppia, fino a quando accade un qualcosa che cambierà per sempre il loro rapporto e darà il via all'inarrestabile epilogo finale.
I presupposti per un grande film c'erano tutti. Due talentuosi attori protagonisti in grande ascesa, una regista donna che potesse cogliere sfumature che forse un uomo non avrebbe saputo fare, un bestseller come fonte di ispirazione che racconta una storia fortemente virata sul melodramma ma che di base mette in gioco tanti spunti interessanti. Tutto ciò purtroppo non è bastato per portare Una folle passione al successo. La pellicola fatica e arranca per quasi tutto il tempo per poi esplodere nel finale, quando è ormai troppo tardi. E'caratterizzata da una narrazione piatta e monocorde, dove anche la recitazione dei due attori ne risente, facendoli sembrare poco adatti al ruolo, soprattutto nel caso di Jennifer Lawrence.
Serena sarebbe dovuto essere il personaggio chiave della storia ma in questo modo risulta mal rappresentato e spesso fastidioso, un po' meglio nel caso di Bradley dove la corporatura imponente dell'attore rispecchia molto il tipo di personaggio che è George, molto fisico e rude. In precedenza la pellicola sarebbe dovuta essere girata da Darren Aronofsky, forse il regista avrebbe letto il film in chiave diversa, più cupa e avrebbe reso meglio l'ossessione finale di Serena, ma è inutile stare qui a parlare di un qualcosa che non esiste, dobbiamo accontentarci di questa poco riuscita versione.
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