Un+nuovo+giorno%2C+la+Recensione
movieteleit
/recensione/un-nuovo-giorno-recensione/amp/

Un nuovo giorno, la Recensione

Il racconto della liberazione di un'anima coerente con il proprio sentire: Giulio cambia finalmente sesso.

Un nuovo giorno è il racconto di un'anima che si sente intrappolata in una gabbia fisica che non riconosce come propria. Giulio, infatti, preferisce giocare con le bambole delle bambine, usare i trucchi della mamma e farsi chiamare Giulia. Il regista Stefano Calvagna percorrerà con il suo film le varie tappe del percorso di vita che porteranno il protagonista a intraprendere a 27 anni un viaggio a Bangkok, in Thailandia, per realizzare il suo più grande desiderio, ossia sottoporsi a un'operazione chirurgica finalizzata al cambio di sesso per diventare finalmente donna a tutti gli effetti, sia fisicamente che fisiologicamente. Per riuscire ad essere coerente e soddisfare così il suo sentire, la sua esigenza di essere donna, numerose sono le difficoltà che Giulio incontrerà fin da bambino. Travaglio, vessazioni, emarginazioni da parte dei compagni di scuola e incontri sbagliati con uomini che si rivelano essere per il ragazzo meri approfittatori delle sue fragilità. Le cose prendono poi il giusto verso grazie al sostegno del talent-scout e della sua collaboratrice a caccia di giovani modelli che si riveleranno essere preziosi amici, alla mamma e alla sorella che lo supportano con la loro accettazione, e al suo compagno Fabio, che ama il suo essere a prescindere dal genere.

La tematica scelta da affrontare in questa pellicola è più che mai attuale, ed è bello vedere come il cinema si stia cimentando con temi delicati come può esserlo il desiderio di cambiamento di sesso. Ne è recentissimo esempio l'ultimo film di Tom Hooper, The Danish Girl. L'idea tutta italiana è certo apprezzabile ma, ahimè, in questo caso, il risultato finale non si rivela all'altezza delle aspettative. Ciò che si vede e sente sullo schermo, ovvero interpretazioni artificiose, poco naturali e i dialoghi, semplicistici e banali, sono tali da distanziare lo spettatore dalla vicenda di Giulio, e di conseguenza non si riesce a suscitare la necessaria empatia nello spettatore. Fatta eccezione per le buone riprese aeree dei panorami della capitale thailandese e l'affascinante location entro cui l'analista raduna i pazienti, c'è ben poco degno di nota.

Rispettabile quindi il tentativo, ma purtroppo non arriva il coinvolgimento sperato nello spettatore, e questo spiace.

Post recenti

Appuntamento a Land’s End, recensione del film con Timothy Spall

Un piccolo road movie tra le strade della Gran Bretagna, per seguire l'ultimo viaggio di…

11 mesi fa

E all’improvviso arriva l’amore, recensione del film di Rebecca Miller

Peter Dinklage, Anne Hathaway e Marisa Tomei sono gli interpreti principali di una commedia agrodolce…

11 mesi fa

Echo: il penultimo episodio è un viaggio intimo nei conflitti interiori dei personaggi

Maya affronta il suo passato e Kingpin cerca di riconquistare la sua fiducia, ma una…

11 mesi fa

The Holdovers-Lezioni di vita, recensione del film di Alexander Payne con Paul Giamatti

Dopo 'Sideways', si ricompone la coppia composta da Alexander Payne regista-Paul Giamatti protagonista, per una…

11 mesi fa

Echo, episodio 3: Kingpin è vivo, Maya e Bonni si riavvicinano

Episodio 3 di Echo: Maya Lopez è in fuga da Kingpin, ma deve anche proteggere…

11 mesi fa

Chi segna vince, la recensione del nuovo film di Taika Waititi

'Chi segna vince' è il nuovo film diretto da Taika Waititi, un film sul calcio…

11 mesi fa