Recensione The vampire diaries 7×12 – Postcards from the Edge
'Postcards from the Edge' è il classico episodio di The Vampire Diaries in cui sembra non succedere nulla e invece, alla fine dei quaranta minuti di visione, ti ritrovi con mille interrogativi che ti affollano il cervello e la sensazione comunque di esserti persa qualcosa.
di Erika Pomella / 19.02.2016 Voto: 7/10
Postcards from the Edge è il classico episodio di The Vampire Diaries in cui sembra non succedere nulla e invece, alla fine dei quaranta minuti di visione, ti ritrovi con mille interrogativi che ti affollano il cervello e la sensazione comunque di esserti persa qualcosa. E questa è la sensazione che assale lo spettatore di questo dodicesimo episodio. Attenzione, però, questo non vuol dire che l'episodio, con il senno di poi, sia stato perfetto. Tutt'altro. Continuano ad esserci scene che oscillano tra l'inutile e il noioso, messe lì solo per arrivare al conteggio finale utile per confezionare una puntata dei canonici quaranta minuti. Ed è proprio da questi momenti che decidiamo di iniziare questa recensione, con una piccola premessa: il fatto che alcune scene fossero facilmente sacrificabili non significa che non abbiano portato comunque ad eventi utili per la trama orizzontale dello show.
Un esempio? Tutto il threesome tra Bonnie, Nora e MaryLouise; ora, è già di per sé inquietante che BonBon giochi alla BFF Forever con una persona che fino a cinque minuti prima avrebbe voluto morta (con una vicendevolezza del sentimento), specie se si tiene conto che non c'è stato nessun evento catalizzatore che abbia dato senso a questa amicizia. Insomma, come spesso accade in The Vampire Diaries, nemici che fino a un secondo prima si minacciavano di torture e compagnie belle, si trovano a fare comunella, ad andare alle feste insieme e via discorrendo. Lasciando a chi guarda un'immensa sensazione di mah. Ma pur accettando questa amicizia, dobbiamo ammettere che del viaggio in macchina con le tre ragazze, con Bonnie e Nora che si passano patatine e parlano delle lezioni all'università e MaryLouise che imbruttisce il mondo, perché è tanto gelosa e tanto arrabbiata, ne avremmo fatto comunque a meno. Questo viaggio, comunque, ha il merito da una parte di far ravvedere Mary Louise che, alla fine, si scusa di essere passata dalla parte di Julian; ma dall'altra porta le ragazze sul sentiero indicato da una misteriosa cacciatrice che ha mandato cartoline con una X rossa disegnata sopra, in una sorta di memento mori.
Quando le ragazze arrivano, però, trovano solo una dolcissima vecchietta incatenata a letto che chiede solo qualche biscotto. L'intera scena puzza di trappola lontano un miglio, ma questo pensate possa fermare la nostra BonBon? Ovviamente no, che cade con tutte le scarpe nel tranello e rischia di essere uccisa, finché non arriva Enzo a salvarla. E da questo momento parte una delle scene di cui sopra, una di quelle insomma capaci di accendere tutta la tua curiosità: perché poco più tardi scopriamo che è stato Enzo in realtà a spedire le cartoline, per tessere una trappola ai danni della cacciatrice stessa. Oltretutto è sempre lui che la libera dal suo vecchio corpo, riportandola alle sembianze di una giovane che somiglia pericolosamente a Nina Dobrev. L'altra scena di cui avremmo fatto volentieri a meno – o meglio, le altre scene – sono quelle legate a Matt Donovan. Non ce ne vogliano i fan di questo personaggio; anche noi, dopo sette anni di indiscussa umanità, vogliamo bene al nostro poliziotto, ma la sua storyline – soprattutto nel present day, visto che nel futuro si da un po' più da fare – è talmente noiosa che ogni tanto provavamo l'impulso di spingere il tasto per mandare avanti. Detto questo, passiamo ai piatti principali.
Caroline è alle prese con i primi problemi della gestazione. In effetti, a ben guardare, era strano che la magica gravidanza andasse sempre così bene, senza nessun problema che non fosse legato all'emotività di Caroline che scopre che Alaric se ne vuole andare da Mystic Falls non appena avrà tra le braccia le sue bambine. Finalmente – ops, scusa Care – la vampira deve fronteggiare un problema vero e proprio, che non sembra neanche di così facile risoluzione. Le bambine che porta in grembo sembrano avere i poteri degli Eretici, di cui Jo e il caro zio Kay facevano parte. Vediamo così le vene di Caroline diventare nere; all'inizio si parte da una sola mano e durante questa parte la ragazza viene aiutata dalla rivale Valerie – che vi dicevamo? Nemici/Amici nel tempo di un quarto d'ora. E la cosa non ci dispiace affatto, perché se non altro l'aiuto di Valerie è comprensibile. Lei stessa ha portato in grembo un bambino che ha perso e quindi può apparire condivisibile l'idea che in lei alberghi una sorta di istinto materno che la spinga ad aiutare Caroline anche se lei è l'unico ostacolo che si frappone tra la lei e Stefan. Poco più tardi, però, quando è da sola in ospedale e sembra che il problema sia stato risolto, Caroline vede che tutto il suo corpo si sta essiccando e, guarda un po', al suo fianco non c'è nessuno.
Arriviamo così a parlare di colui che, da sempre, è il fulcro di questo show. Damon sembra essere regredito ad uno stato primordiale, uno in cui cerca solo di punirsi e autodistruggersi, in cui sembra non avere a cuore niente e nessuno. Lo vediamo, ad esempio, quando sale sul ring con Julian e sta per accettare la morte come se non avesse aspettato altro. A salvarlo è l'intervento di Stefan, che cerca in ogni modo di aiutare il fratello ad allontanarsi da questo sentimento di distruzione che si è portato dietro dall'inferno nel quale era rimasto intrappolato. Ma quando Damon gli confessa che ha ucciso Elena, per un attimo il buon samaritano Stefan gli da un pugno in faccia; ma più tardi si prodiga in un discorso bellissimo, in cui dice a Damon che nonostante sia un egoista eccettera, rimane comunque e sempre suo fratello. Perciò Stefan dirige tutta la sua furia verso Julian, che è responsabile di un mucchio di nefandezze agli occhi del vampiro, primo fra tutti l'essere stato responsabile della morte del figlio, dell'allontanamento di Valerie e della sua trasformazione. Perciò Stefan si reca al bar dove Julian è di casa e con l'aiuto della sua amica/ex strega riesce a rendere Julian invisibile ai suoi compagni, uccidendolo nell'ombra, come un comune signor nessuno. Ora, l'idea di far morire un personaggio come Julian, che si è sempre proclamato il re di una compagnia, in completa solitudine, non visibile da quegli "amici" di cui si è circondato, è una mossa narrativa da non sottovalutare affatto. Eppure la facilità con cui viene ucciso è quasi imbarazzante, visto che il personaggio era stato descritto come imbattibile o quasi. Quindi speriamo che Julian, in qualche modo, si sia salvato. Anche se la vediamo difficile.
Cosa ci è piaciuto:
• Il ritorno di Enzo
• La scena sul ring tra Damon e Julian
Cosa non ci è piaciuto:
• La storyline di Matt
• Le scene tra Nora e Mary Louise
• La facilità con cui Julian viene fatto fuori.