The Transporter Legacy è un film fiacco che non soddisfa il palato dello spettatore, soprattutto quello amante dell'action movie.
The Transporter Legacy è il quarto film dell'omonima saga, diretto da Camille Delamarre e prodotto da Luc Besson.
La storia ci racconta le vincende di Frank Martin (Ed Skrein, famoso per interpretare Daario Naharis nella serie culto Games of Thrones), conosciuto anche come il "Trasportatore", un autista abile alla guida e usato da parecchi criminali come trasportatore di merci illegali. In questo quarto capitolo, Frank si troverà incastrato in un incarico molto delicato commissionato da Anna ( Loan Chabanol, Third Person ), una ex-prostituta pronta a tutto pur di vendicarsi del suo sfruttatore nonché acerrimo nemico del protagonista, Karasov, un criminale russo senza scrupoli. Tuttavia Frank si troverà incastrato in parecchi intrighi e sarà costretto all'impossibile per salvare suo padre ( Ray Stevenson, il Volstagg della saga di Thor ).
La seconda opera di Delamarre non è sicuramente più riuscita rispetto all'esordio flop Brick Mansion. Nonostante la saga abbia riscosso un discreto successo, tanto da essere trasformata in serie televisiva, questo quarto capitolo tende a latitare sotto parecchi aspetti. Lo stile registico oscilla sempre tra il videoclip ed il videogioco, complice scelte poco accurate come momentanei flashback in bianco e nero e scene al limite dell'inverosimile. La storia è molto banale e racchiude tutti gli stereotipi del tipico action movie, senza però riuscire a stupire: la trama sembra quasi essere un pretesto per mettere in scena combattimenti, inseguimenti, belle ragazze e molta (parecchia) pubblicità. Per azzardare un paragone, sembra una via di mezzo tra i vari "Mission: Impossible", per la (banale in questo caso) storia di spionaggio e I Mercenari, per le scene di azione sempre estreme.
Inoltre, la scelta di sostituire il protagonista originale della saga, il grande Jason Statham, con Ed Skerin non si è rivelata del tutto azzeccata. Senza nulla togliere alla buonissima interpretazione del giovane attore (una delle poche cose salvabili di questo film), sostituire l'attore principale di una saga, mantenendo lo stesso personaggio, porta sempre a fare paragoni. E vuoi per la giovane età, vuoi anche per l'esperienza di Statham, Ed Skrein non riesce ad essere all'altezza del suo predecessore. Seppur banale, la sequenza dell'inseguimento in aeroporto riesce a dare un minimo di adrenalina allo spettatore nonostante finisca in una maniera del tutto fuori luogo rispetto la volontà di essere un film credibile.
In conclusione, The Transporter Legacy è un film molto fiacco che non riesce a soddisfare il palato dello spettatore, soprattutto quello amante dell'action movie. Ed è un peccato perchè la saga aveva tutte le potenzialità per essere un'alternativa quasi credibile alla ben più blasonata "Mission: Impossible".
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