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The Piper: l’horror gotico con una melodia maledetta

The Piper è un film horror gotico del 2024 diretto da Erlingur Thoroddsen. La storia ruota intorno a una melodia maledetta, che perseguiterà chiunque l'ascolti o la suoni. La protagonista è Melanie, una flautista che è costretta ad andare alla ricerca dello spartito della melodia per salvare la sua posizione nell'orchestra.

Il 2024 si apre con il film The Piper, horror diretto dal regista Erlingur Thoroddsen, che già nel 2017 aveva girato un lungometraggio dello stesso genere con Rift. Per la pellicola un cast di qualità, dove trovano spazio Charlotte Hope (“Il trono di spade” e “The Spanish Princess”) e il compianto Julian Sands (Smallville e “Urla del silenzio“).

La melodia maledetta in The Piper

La storia ruota intorno a una melodia d’orchestra maledetta, capace di perseguitare chiunque l’ascolti o la suoni. Per non perdere un posto nell’orchestra, la flautista Melanie (Charlotte Hope) è costretta ad andare alla ricerca dello spartito, ignorando il lato oscuro della melodia. Composizione che apparteneva a Catherine, nota musicista morta nel tentativo di distruggere gli spartiti e i nastri di registrazione. Cosa evocherà Melanie ascoltando e suonando la sinistra musica?

The Piper: la melodia maledetta che perseguita chi l’ascolta

È un film dallo stile gotico, che ha la capacità di proiettarci all’interno di una dimensione oscura, dove c’è suspence e soprattutto si sviluppano con regolarità colpi di scena. Ottima l’idea di ruotare un film horror intorno alla figura di una musicista, in una soluzione narrativa forse non eccessivamente utilizzata all’interno di questo genere di pellicole. Merita attenzione anche l’idea di una melodia sinistra, che entra nella testa dei protagonisti della storia ma soprattutto del pubblico in sala: una sonata al pianoforte che non ha nulla da invidiare alle famose musiche dei film horror.

The Piper: la musicista Melanie

Altro dato positivo è legato alla narrativa. La storia scorre molto bene, con il film che fila liscio per tutti i 90 minuti di durata. Se l’idea di base è originale, forte è l’influenza di cult dell’horror come Silent Hill (soprattutto il videogioco). Melanie è la protagonista perfetta per la pellicola, mostrandosi una musicista ambiziosa, pronta a tutto per difendere la sua posizione nell’orchestra e soprattutto e la figlia Zoe, bimba con problemi di udito e che sogna di diventare flautista come la mamma.

The Piper: l’ultima interpretazione di Julian Sands

Menzione particolare anche per Julian Sands, con The Piper che segna la sua ultima interpretazione cinematografica prima del decesso avvenuto dopo il grave incidente durante un’escursione sul Monte Baldy, in California. Nella pellicola interpreta il maestro d’orchestra Gustafson, un uomo pronto a tutto pur di portare in scena quelle che ha in testa: in questo caso un tributo alla musicista Catherine Fleischer e la sua misteriosa melodia, che aveva visto il pubblico una sola volta e peraltro in un’immane tragedia.

The Piper: gli errori nella pellicola

The Piper non è solo note liete. La regia balla tra momenti di grande fotografia, a scene di splatter (seppur poche) che non sono più al passo con le tecniche di produzione esistenti nel 2024. Le scene sanguinose ci riportano a un modello retrò stile Anni ’80, con alcuni frammenti che riprendono l’idea di film come “La mosca” del 1986 e con la sceneggiatura di David Cronenberg.

 

Il pifferaio magico di The Piper

Nota negativa anche sull’estetica del personaggio paranormale, che s’ispira alla leggenda de “Il pifferaio di Hamelin”. Il personaggio ha ben poco da pifferaio, con le sembianze che strizzano più l’occhio all’immagine dei troll ne “Il Signore degli Anelli” o gli zombie legati alle pellicole di Resident Evil con Milla Jovovich.

The Piper: una pellicola luci e ombre

Nel complessivo, è una pellicola molto lontana dalla sufficienza, attestandosi su “4” generoso come voto finale. Tanti sono gli spunti interessanti, ma altrettante le dinamiche che fanno “storcere il naso” al pubblico e soprattutto agli amanti del pubblico horror.

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