The Originals (credit: The CW)
The Originals (credit: The CW)

Recensione The Originals 3×10 – A Ghost Along the Mississippi


'A Ghost Along the Mississippi' è una midseason premiere di tutto rispetto; un episodio egregiamente girato, con un montaggio alternato iniziale che vale, da solo, la visione. Colpi di scena, tradimenti e lutti sono gli ingredienti di questo fantastico ritorno della famiglia Mikaelson.
Voto: 9/10

A Ghost Along the Mississippi è l'episodio con cui The Originals torna in tv dopo la pausa invernale; una pausa che, questa volta, è stata difficile da far passare, visto e considerato come si era concluso l'episodio precedente. Dopo i festeggiamenti natalizi e (l'ennesima!) fuori uscita di Rebekah dal cast, Klaus e Camille avevano avuto modo finalmente di dichiararsi i propri sentimenti e di darsi quel bacio che stavamo aspettando da tre stagioni. Era stato un momento perfetto, in cui Klaus riconosceva a Camille il primato sul suo cuore, visto che era stata capace di mettere fuori gioco anche l'altro, unico grande amore dell'ibrido, vale a dire Aurora. Ma dopo una notte di baci e abbracci, Klaus riapre gli occhi e trova Cami, distesa accanto a lui, con la gola tagliata e senza più alito di vita nel suo corpo. L'episodio si chiudeva così: con Klaus che urlava il dolore che solo le lacrime non riuscivano a contenere. Nonostante in rete avessero già cominciato a circolare varie teorie sul destino di Cami, tra sussurri e smentite, attendere il ritorno dello show CW è stato un vero e proprio inferno. Finalmente, però, abbiamo potuto prendere visione di A Ghost Along the Mississippi e dobbiamo ammettere che l'attesa è valsa la pena. L'episodio comincia esattamente dove ci eravamo interrotti: nella camera da letto di Klaus, dove l'ibrido è preso da una furia cieca con la quale cerca in qualche modo di esorcizzare il dolore che lo sta lacerando. Gli autori, in questo caso, sono stati geniali nell'alternare queste scene a un flashback in cui Klaus e Camille sono ad una delle sedute psicoterapeutiche, in cui Cami mette Klaus di fronte all'evidenza: l'ibrido si circonda di immortali perché teme sia la morte che l'abbandono, l'annientamento e la solitudine. Non che ci volesse necessariamente un genio per capirlo, ma la costruzione diegetica dell'episodio è magistrale: sono le parole di Cami, in qualche modo, a riecheggiare nel cuore a lutto di Klaus. La sua paura più grande si è realizzata: è stato abbandonato proprio dalla persona a cui teneva maggiormente e il mondo sembra non avere abbastanza mobili da distruggere per arginare la rabbia e la disperazione. Ma, un attimo dopo, Cami apre gli occhi e si mette a sedere, sotto lo sguardo sconcertato di Klaus. La ragazza, così, spiega quello che tutti avevamo immaginato: Aurora l'aveva ipnotizzata affinché si uccidesse, non prima di essersi nutrita con una fiala piena del sangue della vampira. Cami, dunque, apre gli occhi su un nuovo mondo, un mondo che la vuole in transizione. Se non vuol morire ha solo una scelta: accettare di bere sangue umano e trasformarsi così in un vampiro. Per Aurora – per la folle Aurora, in effetti – questo piano prevede solo vittorie. Dal suo punto di vista, qualsiasi decisione prenderà Cami, sarà lei ad avern beneficio. Perché se Cami si rifiutasse di nutrirsi morirebbe e perciò addio per sempre; se invece la ragazza accettasse di bere sangue direbbe addio per sempre alla sua umanità, a quella luce che ha irretito così profondamente Klaus. Aurora sembra non aver messo sulla bilancia l'ipotesi secondo cui, anche da vampira, Cami possa preservare quel lato del carattere che ha fatto innamorare Klaus. Perché, e mettiamolo in chiaro, Klaus si è innamorato sì dell'innocenza di Cami, del suo essere così brillante in un mondo devastato dall'oscurità, ma è il seme di oscurità che è sempre stato presente di Cami ad averlo avvinto del tutto. Perciò il piano di Aurora, com'è facilmente intuibile, le si ritorcerà contro nel momento in cui avrà concesso a Klaus e Cami di essere per sempre felici e contenti.

Cami, però, non ne vuol sapere di trasformarsi in vampiro e dire addio alla sua umanità: ha visto fin troppo spesso creature soprannaturali distruggere vite come se non contassero un accidente e non vuol finire in quella schiera di dannati. Per questo rifiuta ogni offerta che Klaus le porge: rifiuta i consigli detti con gentilezza, le suppliche dette con le lacrime agli occhi, rifiuta i I need you e i Don't Leave Me. E qui bisogna aprire una piccola parentesi: le suppliche che Klaus rivolge alla ragazza, naturalmente, sono dettate sia dall'amore che dal timore. E' ovvio. In rete, alcuni (fortunatamente non tutti) si sono lamentati di vedere il sire degli Originali supplicare una semplice umana in transizione, dicendo che era una vergogna vedere Klaus ridotto così. Noi, personalmente, ci sentiamo di dissentire. La grandezza di un personaggio come Klaus, infatti, sta proprio nelle sue zone d'ombra. Klaus sa essere un malvagio, cinico e spietato assassino. Ci sono momenti in cui gli scrupoli non sappia neanche dove stanno di casa e non si pone problemi a compiere azioni spregevoli per ottenere quello che vuole, sia il dominio della città o la salvaguardia della figlia. Ma se fosse ridotto solo a semplice cattivo egoista nessuno amerebbe questo personaggio come invece merita: perché tra le spire di questa spietatezza Klaus nasconde il suo cuore più vulnerabile, quello che ogni tanto riemerge. Sono i momenti d'oro di Klaus, quelli in cui permette agli altri di vedere le sue debolezze, le sue paure. Tutti i discorsi che fa a Cami, scivolando nella supplica, non sono altro che l'ennesima dichiarazione d'amore nei suoi confronti, perché è come se riconoscesse Cami come unica degna di vederlo com'è, senza veli e senza maschere, senza armature a proteggerne il cuore spezzato. E' un po' come accadde con Aurora: con lei si era aperto, le aveva confidato il suo terribile segreto… Negli unici due casi in cui Klaus si è veramente innamorato – vale a dire Aurora e Cami – ha sempre mostrato il suo lato debole, e non è una cosa brutta o sbagliata. E' invece una cosa del tutto naturale, che lo rende ancora più umano, ancora più profondo. Per questo è tanto sconvolto quando Cami sembra rimanere immune ad ogni supplica; tanto che alla fine Klaus decide di "rinchiuderla" in casa con un incantesimo di Freya, perché lui, nel frattempo, deve uscire e andare a salvare Hayley e compagno che sono stati catturati dagli Strix.

Prima di tornare a parlare di Klaus e Cami, infatti, bisogna un attimo soffermarsi ad analizzare quanto è successo alla mamma di Hope (oltretutto Hope, in tutto ciò dov'è?). Lei e Jackson vengono, come detto, rapiti dalla discendenza di Elijah, imbottiti di strozzalupo per non farli guarire e tenuti come ostaggi in un gioco di pedine in cui Tristan prova a giocare al più furbo del pollaio. Tutta questa sequenza – prima dell'arrivo dei nostri – porta alla tragica, quanto violenta morte di Jackson, a cui viene strappato il cuore davanti allo sguardo attonito di sua moglie. Ora, Jackson è sempre stato un personaggio alquanto inutile, che non aveva altro scopo nella serie se non mettersi in mezzo a Hayley e Elijah per ritardare il palese end game, e, ogni tanto, fare da baby sitter a Hope sputando sentenze su Klaus. Chi scrive di certo non piangerà su questa morte, né si dispererà perché il personaggio è uscito di scena; oltretutto l'elegia improvvisata che gli fa Hayley, dettata dal dolore, è così piena di ipocrisie e melensaggini varie che qualsiasi possibile empatia è andata facilmente alle ortiche. Quello che invece sarebbe interessante dire è che gli autori di The Originals si sono impantanati in questa coppia ridicola e l'unico modo che sono riusciti a trovare per farla finire è stata la morte. Cosa che, a dirla tutta, non ci piace. Perché non ci piace che Hayley torni da Elijah solo perché non aveva altre opzioni: certo, sarebbe tornata comunque dal bell'Originale, ma a questo punto non sapremo mai se tornerà per effettivo amore (e dunque se avesse avuto mai il coraggio di lasciare Jackson), o solo per mancanza di alternative. Alla fine, però, quando è il momento di dire addio a Tristan,rinchiuso grazie ad una collaborazione tra gli Originali, Freya e la stessa Cami, Hayley torna a tirare fuori le unghie e le sue dichiarazioni d'odio nei confronti di Tristan è davvero stupenda.

Inutile dire, però, che lo spettatore è soprattutto interessato a scoprire come andrà a finire la diatriba tra Cami e Klaus. La ragazza, infatti, continua a dire di non volersi nutrire e implora Klaus di non scegliere per lei, di non obbligarla a diventare un vampiro, perché altrimenti sarebbe un'immortale pieno di odio. Inaspettatamente la risoluzione del dramma arriva grazie a Vincent, che di tanto in tanto scopre di avere qualche utilità. Davanti alla tomba di Kieran, Vincent parla a Cami e la mette davanti all'ipotesi che, da vampira, potrebbe proseguire comunque i piani di suo zio, le sue ambizioni per un mondo migliore. E queste parole convincono Cami che, a un passo dalla morte, si attacca al polso (e al sangue) gentilmente concesso da Vincent. Alla fine dell'episodio Klaus torna a casa e trova la ragazza con una sacca di sangue quasi vuota, che confessa che sia stato stupendo nutrirsi. Un sorriso luciferino si affaccia sul volto dell'Ibrido, che promette ancora scene scoppiettanti per tutto il resto della terza stagione.

Cosa ci è piaciuto:

• Cami è viva!
• Il piano per imprigionare Tristan e il fatto che solo Cami poteva fare la differenza, perché non viva e non morta. Complimenti Aurora, tu sì che hai capito tutto!
• Il modo elegante con cui Elijah strappa cuori come se non ci fosse un domani.
• Vedere Klaus tanto disperato all'idea di perdere Cami!
• Klaus che si preoccupa per Hayley anche nel mezzo del dramma di Cami.
• Esserci liberati di Jackson.

Cosa non ci è piaciuto:

• Cami tira un po' troppo per le lunghe la sua decisione di nutrirsi di sangue e diventare vampira.
• Perchè rinchiudere Tristan invece di farlo direttamente fuori?
• Ma Hope che fine ha fatto?

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
The OriginalsThe Originals (stagione 3)
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