Recensione The Originals 2×16 – Save my soul
Con 'Save my soul' ci troviamo davanti ad un episodio in cui finalmente viene fatta luce sul passato di Freya e sulle sfide che l'hanno portata ad essere quella che è. Nel frattempo Rebekah deve fare i conti con la forza di Eva.
di Erika Pomella / 18.04.2015 Voto: 8/10
Dove eravamo rimasti: they all asked for you
Nel primo episodio andato in onda dopo la lunga pausa, i protagonisti di The Originals sono alle prese con nuove sfide, sia dal punto di vista emotivo che strategico. Hayley e Jackson devono imparare a vivere insieme, a crearsi come coppia, a diventare una cosa sola dopo essersi sposati per mero interesse. Così, dopo lunghe chiacchiere spesso inutili riescono a consumare il loro rapporto, continuando la farsa della coppietta innamorata. Nel frattempo Klaus, che vede sempre meno di buon occhio la presenza di Jackson in casa sua e il suo ruolo come patrigno di Hope, cerca di creare una rete di manipolazioni volta a togliere il licantropo dalla sua posizione di Alpha e, per farlo, chiede aiuto ad Aiden che (giustamente) non ha una così alta opinione dell'alpha che non ha voluto muovere un dito mentre il suo amico Oliver veniva torturato e ucciso. Nel frattempo Rebekah comincia ad avere qualche problema col suo nuovo corpo: la precedente inquilina, infatti, non sembra essere molto contenta e cerca in tutti i modi di riemergere. Si tratta di Eva, una strega rea di aver ucciso molti bambini prima di essere bandita dal quartiere e chiusa in manicomio. Elijah, in compagnia di Gia, si reca allora dalla strega più potente del clan per chiedere non solo delucidazioni, ma anche una tregua affinchè il corpo in cui Rebekah vive possa essere mantenuto in vita. Ottenuta la tregua, Elijah e Gia finiscono a letto insieme.
Cosa vedremo: save my soul
Nella tenuta di famiglia, in pieno quartiere francese, Klaus decide di organizzare una cena tra fratelli e sorelle, in modo da capire cosa voglia Freya e in cosa possa rappresentare una minaccia, non tanto per lui, quanto per la piccola Hope, che è l'obiettivo di sua zia Dahlia. Alla cena Freya ha l'occasione di raccontare la sua storia, i secoli passati sotto il giogo di una zia -signore, potentissima, immortale e incredibilmente piena di se. Klaus e Freya si rapportano per tutto l'episodio, ma Klaus non sembra mai veramente disposto ad accogliere la storia della sorella e, come si suol dire, sente continuamente odore di bruciato. Nel frattempo le cose non vanno bene neanche per Rebekah: il controllo che Eva esercita su di lei sta diventando sempre più forte. Non basta la protezione di Marcel, nè la tregua stretta con le streghe. Eva è semplicemente troppo forte e riesce ben presto a scappare dalla sorveglianza. Scopriamo così che la donna ha bisogno di canalizzare la forza di giovani streghe e stregoni per un piano ancora non meglio identificato. In questa strategia, però, cade vittima anche Davina che, mentre è al cimitero per provare qualche abracadabra per ricongiungersi con Kol, viene avvicinata e colpita da Eva. Nel frattempo veniamo a scoprire, grazie alle capacità da psicologa di Cami, che Vincent – il vero Vincent senza più Finn – è in realtà il marito di Eva.
Il passato di Freya
In Save my soul un peso narrativamente importante lo ha ricoperto il passato di Freya. Cosa alquanto interessante visto che fino a questo momento di lei sapevamo solo che poteva vivere un anno ogni cento, che era stata "venduta" da sua madre e che era incredibilmente potente. La cena che Klaus organizza a casa sua diventa allora una sorta di palcoscenico, in cui la più grande dei Mikaelson può spiegare e raccontare se stessa, dando ai fratelli la possibilià di conoscerla e, soprattutto, di capire quanto sia pericolosa Dahlia. Lo spettatore viene così a conoscere un passato fatto di vessazioni e umiliazioni, un passato vissuto all'ombra di un grande potere. Dahlia è una specie di tiranno, un essere senza cuore che anela solo il potere e che non si fa scrupoli a incanalare il potere della nipote per accrescere i suoi poteri. Nel racconto della sua vita veniamo così a conoscenza di quante caratteristiche la ragazza abbia con la sua famiglia. Da una parte, infatti, scopriamo quanto sia staa vicino a Rebekah per il suo desiderio di avere una famiglia, un uomo da poter chiamare amore e dei figli. Un destino che, proprio come quello della sorella, era destinato a non realizzarsi: l'amore della vita viene brutalmente ucciso e Freya, incapace di accettare che il figlio potesse in qualche modo subire quello che lei stessa ha subito, decide di avvelenarsi. A morire, però, è solo il bambino che portava in grembo. In realtà, però, quello a cui Freya somiglia di più è proprio Klaus. I due, in qualche modo sono complementari: Klaus è stato torturato tutta la vita dalla consapevolezza che suo padre non lo amava. Di riflesso Freya non ha persona al mondo che odi più di sua madre Esther, che l'ha venuta come se non contasse nulla. Entrambi i personaggi poi sono maestri nell'arte del manipolare: per quanto ci piaccia credere alla storia di Freya, alla sua debolezza, ai dolori che ha dovuto affrontare nella vita, non possiamo non notare come cerchi di continuo di giocare la carta della "vittima" per ottenere il favore degli altri a discapito di Klaus, che viene visto come il solito paranoico incapace di amare chicchessia. Non è un caso, dunque, se le parti più belle di save my soul sono proprio i dialoghi pieni di rabbia, ironia e paranoia che i due fratelli si scambiano.
Cosa ci è piaciuto:
• Lo scambio verbale tra Freya e Klaus.
• Il rapporto sempre meraviglioso tra Marcel e Rebekah.
• La storia di Freya
Cosa non ci è piaciuto:
• Che nessuno sembri disposto anche solo ad ascoltare le preoccupazioni di Klaus. Dopotutto in gioco c'è la vita di sua figlia e Freya è arrivata un po' dal nulla: non è lecito avere qualche sospetto?
• Che Cami e Klaus ormai non abbiano quasi più scene insieme. Ci mancano quelle meravigliose puntate della prima stagione, quando era un batticuore continuo.
• Hayley.