The Originals (credit: The CW (Official Facebook))
The Originals (credit: The CW (Official Facebook))

Recensione The Originals 2×13 – The Devils is Damned


In 'The Devils is damned' il vero protagonista è il rapporto fraterno tra Klaus e Kol, incredibili personaggi maschili che combattono per proteggere la loro idea di famiglia.
Voto: 9/10

Dove eravamo rimasti: Sanctuary

Sanctuary, il dodicesimo episodio di questa seconda stagione di The Originals, si era incentrato soprattutto su Klaus, sui suoi tentativi di dissuadere Hayley di prendere parte al rituale dei licantropi che richiede che i due promessi sposi si dicano tutta la verità, svelando ogni segreto. Hayley tenta di far ragionare l'amico, dicendogli che il matrimonio con Jackson – che può avvenire solo se l'alpha viene a conoscenza dell'esistenza di Hope – può garantire alla bambina un esercito vasto e potente per proteggerla. Klaus, però, dichiara che Hope non ha bisogno di nessun altro che la protegga, a parte suo padre. Tra Hayley e l'Ibrido, allora, nasce una discussione, con Hayley che dice a Klaus che lui ha solo paura di essere amato e che, più tardi, si frappone tra l'Originale e il suo futuro marito, facendo da scudo. Alla fine Klaus le dice che si fida del suo giudizio e lascia vivere Jackson. Proprio alla fine dell'episodio, tuttavia, mentre è al telefono con suo fratello Elijah, Klaus ammette che uccidere Jackson avrebbe portato Hayley a rivoltarglisi contro; il piano, dunque, è quello di permettere al matrimonio di avere luogo e poi occuparsi di Jackson. Nel frattempo, al manicomio, Rebekah si imbatte in una ragazza bionda che ne pesa la lealtà e che più tardi si paleserà come Freya, la sorella creduta morta. Freya si complimenta con sua sorella per il suo cuore buono e le dice di avvisare i fratelli che presto farà loro visita. Nel frattempo Finn, che sta tenendo prigioniero Marcel per cercare di scoprire il segreto di Klaus, arriva da solo alla conclusione che Hope è ancora viva: non prima di aver maledetto Kol a non poter saltare in un altro corpo e, di fatto, a morire.

Cosa vedremo: The Devil is Damned

Nella casa in campagna, Cami convince Elijah a fare qualche lavoretto domestico per impedirgli di pensare al suo tormento dietro la porta rossa; nel frattempo lei porta la piccola Hope a fare un giro in paese. Scelta che risulta essere assai saggia, dal momento che Finn – con l'aiuto della sorella Freya – riesce non solo a capire che Hope è ancora viva, ma anche dove è tenuta nascosta. Per questo lo stregone parte alla volta della bambina, solo per trovare un Elijah pronta a difenderla fino alla morte. Nel frattempo Klaus ha scoperto il doppiogioco di Kol e il suo desiderio di creare una lama in grado di metterlo a dormire; l'ibrido va subito su tutte le furie e i due litigano. In un primo momento pensiamo che Kol ne approfitterà per allearsi con Finn a discapito del fratello che sembra non aver mai tenuto a lui, ma più tardi vedremo che in realtà l'unico desiderio di Kol è quello di sentirsi accettato da Klaus. I due, allora, cominciano a collaborare, facendo sì che il legame di Finn con Esther e Mikael si spezzi, rendendo lo stregone molto più vulnerabile. Alla fine sarà Elijah, togliendosi il suo anello solare e aver controllato il preciso funzionamento di una perdita di gas, a mettere fine al tafferuglio con il fratello, facendo saltare in aria la casa.

Brotherhood

Come abbiamo avuto modo di dire varie volte, nonostante il suo lato più meramente soprannaturale, The Originals è soprattutto un telefilm sui rapporti umani, sul senso di appartenenza ad una famiglia, pur con tutti i suoi limiti e le sue crudeltà. The Devil is Damned è l'ennesimo esempio di questa teoria. Una teoria che questa settimana si palesa soprattutto attraverso il rapporto tra Klaus e Kol. Qualche settimana fa li avevamo già visti affrontarsi, con Klaus che diceva a Kol che non era stato dimenticato e che la sua morte era stata vendicata. Con quelle parole l'Originale aveva in qualche modo voluto dire a suo fratello che nonostante gli anni di guerriglia civila intercorsa tra di loro, il legame del sangue era rimasto quello più forte, quello che nessun risentimento era riuscito a spezzare. Poi, nel corso degli episodi, quel breve attimo di intimità e sincerità sembrava essere andato perso nell'oblio, con Kol che, proprio la settimana scorsa, aveva ricominciato con il suo piano per mettere fuori gioco Klaus. Erano tornati ad essere semplici nemici, avversari in una guerra senza fine. Con The Devil is Damned, tuttavia, c'è una nuova, bellissima, inversione di marcia. Quando scopre di essere stato in qualche modo tradito, Klaus combatte contro Kol, che riesce a salvarsi solo grazie ai suoi poteri magici. Rebekah, presente allo scontro, si avvicina a Klaus e gli dice: "un giorno la tua irascibilità ti sarà fatale"; Klaus è un cane che morde, che mostra i denti non appena le cose cominciano andare per il verso che lui non aveva pronosticato. Per tutti i motivi che abbiamo elencato nel corso di queste recensioni – l'abbandono, il rifiuto, la solitudine, il tradimento – Klaus non reagisce bene alla mancanza di lealtà; ma allo stesso tempo Klaus è anche lo stesso che sa perdonare, che mette la famiglia prima di ogni cosa. Ecco allora che quando Kol si ripresenta chiedendo aiuto e finendo poi tra le mani di Klaus, come chiuso in una tenaglia, noi sappiamo che le cose non andranno a finire male. Sappiamo che Klaus non ucciderà suo fratello, non Kol. Infatto quando quest'ultimo gli dice di ucciderlo, di portare al termine l'opera, Klaus lascia la presa e fa un monologo/discorso da spezzare il cuore: "Nonostante il tuo comportamento," gli dice, "tu sei mio fratello". E poi, dopo aver ammesso di non essere un esempio di buon temperamento aggiunge: "Ma smettila di dire queste sciocchezze, sul fatto che sei stato preso di mira e che non sei amato. Tu sei un Mikaelson. Sei sangue del mio sangue". Tra i due, allora, nasce una complicità che va oltre la mera collaborazione: Kol vuole conoscere il segreto di Klaus, ma quest'ultimo gli dice che deve mostrarsi degno della sua fiducia. Ed è proprio intorno alla fiducia che ruota tutto. Perchè poi sarà Kol, con l'aiuto di una riappacificata Rebekah, a spezzare il legame tra Finn e i loro genitori. E come? Non solo unendo le forze, ma anche mettendosi a nudo. Affinchè l'incantesimo funzioni, infatti, Kol ha bisogno di quanti più artefatti magici possibili. Tra questi Klaus gli affida anche il paletto bianco, cosa che sorprende moltissimo Kol, che non riesce a credere ai suoi occhi. Quel paletto è forse la prova più evidente che Klaus sta tentando veramente di accettarlo nella sua cerchia più intima, di dimenticare il passato in favore di una fiducia verso un futuro più splendente. Quando vede che la cosa, però, non sta funzionando, Klaus decide di usare il suo stesso corpo – il corpo del diavolo – per far sì che sua figlia possa avere possibilità di salvarsi. Ed è a questo punto che il passaggio è completo: "Volevi la mia fiducia," dice Klaus a suo fratello. "Eccola". E poi, quasi con un sussurro aggiunge: "Non deludermi". La sua sembra una supplica e non una minaccia. E' come se dopo essersi aperto a questo rapporto, Klaus mostrasse la sua vulnerabilità nella paura di vedersi tradito, ancora una volta. Questa volta, tuttavia, Kol si comporta in maniera implacabile e riesce nella folle impresa di fermare Finn. Ma, cosa assai più importante, riesce a riscoprire se stesso nel ruolo di fratello.

Cosa ci è piaciuto:

• Che Hope mostri la sua discendenza soprannaturale. Finalmente.
• Elijah versione "casa nella prateria".
• Il rapporto, splendido, tra Kol e Klaus.
• L'abbraccio e (il conseguente) perdono tra Klaus e Rebekah.

Cosa non ci è piaciuto:

• Marcel che fa lo svenevole con la svenuta Gia. NO.
• Finn, come sempre.
• Jackson è talmente insipido che sta contagiando anche Hayley. Ragazza lupo, salvati!

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
The OriginalsThe Originals (stagione 2)
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