Recensione The Originals 2×12: Sanctuary
Episodio appena più debole del solito per 'The Originals', che riesce comunque a regalare grandi emozioni grazie al one-man-show di Klaus, da applausi a scena aperta.
di Erika Pomella / 05.02.2015 Voto: 8/10
Dove eravamo rimasti: Brotherhood of the damned
Finn, più che mai destinato a far fuori suo fratello Klaus, lancia un incantesimo che porta tutti i fratelli originali in una sorta di altra dimensione che ha le fattezze di una casa di caccia. Sulle pareti sono affisse teste di animali che in realtà sono una sorta di totem-simbolo dei vari fratelli: Finn il cinghiale, Kol l'astuta volpe, Elijah il nobile cervo e Klaus il lupo cattivo. Lo scopo di questo rapimento ancestrale è quello di scoprire il punto debole di Klaus. Finn, infatti, non sa ancora che Hope è viva e prima che possa giungere alla conclusione, Elijah lo distrae confessando a Klaus di essere stato lui, mille anni prima, a togliere la vita a Tatia. Il vampiro spera che la confessione possa far cadere a pezzi il mondo irreale, ma Finn gli ricorda che confessare i suoi crimini conferma di fatto che lui è il nobile cervo. La vera sorpresa – almeno per Finn – arriva quando Klaus dimostra di non essere cattivo, perdonando subito suo fratello. Finn si trova così sconfitto, ma non privo di armi. Decide infatti di rapire Marcel per tentare di venire a capo del segreto di Klaus. Quest'ultimo, intanto, ha annunciato di voler andare a parlare con Hayley, che è nel bel mezzo di uno strano rito pre-matrimoniale che impone ai due futuri sposi di dirsi qualsiasi segreto.
Cosa vedremo: Sanctuary
Klaus è piuttosto contrario al fatto che Hayley dica la verità a Jackson su Hope. Hayley, però, è convinta che dire il segreto e, quindi, suggellare il patto coi lupi possa garantire a sua figlia una scorta più numerosa. Tra i due genitori nasce ben presto uno scontro che si ripercuote su Jackson che viene attaccato da Klaus, ripetutamente. Il licantropo non fa che dire che non intende tradire Hayley, che non sta organizzando il matrimonio per mero interesse, ma perché è veramente innamorato di lei. Nel bel mezzo dello scontro Hayley si mette in mezzo, ergendosi come scudo davanti al suo futuro marito, chiedendo fiducia. Klaus, alla fine, sembra accettare questo patto, non prima di aver riempito le orecchie di Jackson di una minaccia di morte qualora decidesse di tradire la fiducia di Hayley. Nessuno sa che quello di Klaus è un piano: confidandosi con suo fratello Elijah – che si mostra piuttosto ferito nel sapere che Hayley era pronta a dare la vita per salvare Jackson -, Klaus ammette che se avesse ucciso Jackson, l'ibrida gli si sarebbe ritorta contro. Invece ora Klaus permetterà che il matrimonio avvenga, solo che, come dice lui stesso, il destino di Jackson, dopo le nozze, diventerà senz'altro più incerto. Rebekah, sempre chiusa nel manicomio, tenta di sfuggire alla sorveglianza dei Parenti: cerca di aiutare Cassie e si mette in mezzo quando una piccola ragazza bionda viene attaccata brutalmente. Una dei Parenti le spezza la mano, ma questo non ferma di certo l'indole battagliera di Rebekah Mikaelson. L'ex vampira, infatti, è più che mai determinata a scoprire chi era la ragazza nella bara di vetro: solo che quando arriva nella stanza in soffitta scopre non solo che la bara è vuota, ma anche che Cassie è una traditrice. Quando le cose stanno per mettersi male, però, la ragazza bionda riappare, facendo fuori tutti e liberando la casa. Rebekah capisce di avere davanti sua sorella Freya: quest'ultima annuncia a Rebekah che presto si farà vedere dai fratelli e la invita a consigliare loro di comportarsi bene. Cosa che non si può dire di Finn, che sta torturando Marcel alla ricerca della verità su Klaus e nel frattempo maledice Kol a non poter saltare in un altro corpo, provando così la fragilità della mortalità. Alla fine Finn riesce comunque a scoprire la verità su Hope.
In questo immenso Klaus show
Probabilmente sarà ridondante dedicare, ancora una volta, un paragrafo a quello che è, indubbiamente, il protagonista di The Originals. Sembra che non ci siano più cose da aggiungere ai ritratti che di settimana in settimana facciamo di questo ibrido tormentato; eppure, puntualmente, Klaus ci sorprende, aggiungendo un pezzo al proprio puzzle e costringendoci ad ammettere che per lo show non esiste un magnete che calamiti la nostra attenzione più di lui. In Sanctuary infatti torniamo a vedere il lato più machiavellico dell'ibrido ed è una delizia, specie perché l'episodio – o almeno le parti più interessanti – sono tutte dedicate a lui. Se non si tiene conto degli inutili inserti di Davina (che ci ha sinceramente stancati di questa sua voglia di vendetta! Basta Davina! Risvegliati dal tuo torpore!) e i film mentali di Finn, non c'è niente in questo episodio che non parli di Klaus Mikaelson, della sua voglia di proteggere la sua famiglia, a modo suo, che questo sia giusto o sbagliato. Quando Hayley cerca di farlo ragionare, dicendogli che un esercito di lupi potrebbe far comodo ad Hope, Klaus sembra esplodere e non accettare l'idea che ci sia qualcun altro che possa proteggere sua figlia al di fuori di lui. Cosa che, a ben guardare, è piuttosto comprensibile. Nel corso dei secoli, anche per colpe che gli sono proprie, Klaus ha imparato la triste lezione che è meglio non fidarsi di nessuno. E dal suo punto di vista non ha torto: sebbene lui stesso non sia certo uno stinco di santo, è chiaro che tutta la sua esistenza è stata costellata da tradimenti. Suo padre e sua madre, che avrebbero dovuto amarlo e proteggerlo da ogni male sono stati i suoi peggiori cacciatori; Kol ha costruito una serie di piccole vendette contro di lui, non ultimo quello di far perdere le tracce dello spirito di Rebekah; persino quest'ultima, insieme all'amato Marcellus, ha cospirato alle spalle del suo fratello anni prima, chiamando a New Orleans Mikael. Non da ultimo anche il nobile Elijah ha dimostrato di avere segreti, come quello legato a Tatia.
Ovvio che con questo bagaglio alle spalle Klaus non sia poi così incline a lasciare il suo bene più prezioso tra le braccia di persone che non conosce e che, di base, non lo hanno mai accettato. Hayley spiega questa mancanza di fiducia come paura di essere amato e per dar prova della fondatezza della sua teoria, tira fuori Ansel, il vero padre di Klaus. Non che Hayley abbia torto: Klaus, di base, è stato abituato a non essere amato. Quando qualcuno ha provato un minimo interesse era sempre o per tornaconto personale, o per timore o perché lui placava in qualche modo la sua vera natura; è per questo che Klaus si mostra sempre sorpreso quando scopre che qualcuno può tenere a lui. E' quello che ha provato quando si è reso conto che nonostante tutti i suoi errori e le sue "cattiverie" Cami non se ne è mai andata, anzi. Klaus non è abituato ad essere amato semplicemente per quello che è, perché quasi nessuno l'ha mai fatto prima. E quando capisce di essere accettato tira fuori il meglio di sé: stessa cosa che Elijah, in un altro modo, disse a Cami nella prima stagione. Ma di fatto Hayley ha ragione: con la sua indole a non fidarsi di nessuno, a non permettere a nessuno di amarlo, Klaus ha creato da se il suo esercito di nemici. Quello che però non ha molto senso, da parte della ragazza lupo, è il modo in cui è pronta a dar via il suo segreto più importante per metterlo in mano di un uomo che conosce appena, che ha già dimostrato di averle mentito e che, per di più, non ha mosso un solo dito quando il suo secondo, Oliver, era in pericolo, solo per giocare alla vedova disperata quando è morto. E questo è l'uomo a cui Klaus dovrebbe affidare Hope? Allora è più comprensibile la rabbia e la violenza di Klaus all'atteggiamento di Hayley, che di colpo sembra essersi svegliata innamorata di un uomo che non ha esitato a tradire con l'uomo che effettivamente ama.
Cosa ci è piaciuto:
• Quando Klaus appare alla porta della nonna di Jackson che ha appena fatto il suo nome e dice: "Parli del diavolo, eccetera, eccetera".
• Tutta la parte dialogata tra Freya e Rebekah.
• Le risposte che Marcel da a Finn che prova a estorcere informazioni.
• Il sorriso che appare sul volto di Klaus quando capisce che la ragazza che ha davanti è Rebekah
Cosa non ci è piaciuto:
• Davina. Basta con questa storia di voler uccidere Klaus. Basta! Ci ha veramente stancato! Oltretutto questa grande strega potente che ci è stata presentata nella prima stagione è diventata davvero una tonta di prima categoria, che viene rigirata senza che lei si accorga di niente. Basta!
• Il modo in cui Finn muove le dita (in particolar modo indice e pollice) quando lancia un incantesimo. Forse è da feticisti, ma ci fa venire davvero i brividi.
• L'atteggiamento di Hayley.
• Che non si sia vista Cami.