Recensione The Originals 1×20 – A closer walk with thee
'A closer walk with thee' è un episodio perfetto, che miscela alla perfezione guerra, amicizia e amore, incatenando realtà parallele e giocando con i sentimenti dei suoi protagonisti, che oscillano tra perdizione e affermazione. E amore; sempre l'amore.
di Erika Pomella / 30.04.2014 Voto: 1/10
Dove eravamo rimasti: An Unblinking Death
L'episodio An Unblinking Death, il 19esimo di questo fantastico show che è The Originals, è incentrato soprattutto su due eventi che, da soli, rappresentano tasselli importantissimi della guerra che si comincia a delineare all'orizzonte. Da una parte c'è la morte di Kieran, lo zio di Cami che per anni aveva tentato di tenere in ordine la popolazione soprannaturale di New Orleans; maledetto dalla stessa strega che portò alla morte di suo nipote Sean, Kieran è egli stesso disceso in una dimensione infernale, in cui viene perseguitato dai fantasmi del passato e non si rende conto di quello che ha intorno, arrivando anche a ferire sua nipote Cami. Dall'altra parte abbiamo assistito ad un attacco terroristico nel banyou dei licantropi. Mentre Hayley va in giro a chiedere informazioni sull'umano che si è fatto saltare in aria, cominciando a sospettare degli umani legati alla misteriosa Francesca, gli spettatori scoprono che dietro l'attentato c'è Oliver, il secondo di Jackson, che ha utilizzato questo vile stratagemma per convincere la sua gente a muovere guerra contro le altre popolazioni. Ma An Unblinking Death è stato soprattutto un episodio dedicato a un Klaus mai così vulnerabile, umano e desideroso di affetto. E' Klaus che bada al dolore crescente di Cami; è lo stesso Klaus a mettere in secondo piano persino Hayley pur di occuparsi di questa ragazza bionda destinata ad un futuro pieno di morte. Klaus, sempre, che alla fine revoca l'esilio a Marcel, permettendo al vampiro di star vicino alla sua amica Cami. Tra questi due macro eventi, comunque, c'è spazio anche per altri misteri: come una chiave che apre qualcosa di cui nessuno sa niente, e la minaccia delle streghe sempre pronta ad allungare le sue dita sulla figlia che Hayley porta in grembo.
Cosa vedremo: A Closer Walk with thee
Probabilmente suona ridondante aprire ogni nuova recensione di The Originals affermando che l'episodio preso in esame è il migliore di quelli già visti, eppure non possiamo fare a meno di ripeterlo anche questa volta. A closer walk with thee è senza dubbio alcuno la puntata migliore dello show, che ha il merito di essere un continuo crescendo. La bellezza di The Originals, infatti, risiede anche nella sua capacità di non accartocciarsi mai su se stesso, seguendo una linea narrativa che si impenna sempre di più, episodio dopo episodio. Fino ad ora abbiamo avuto sempre miglioramenti costanti, senza mai cadute di ritmo, tensione o stile. Questo, dunque, ci lascia presagire che gli ultimi due episodi rimasti (sigh) saranno qualcosa di straordinario. A Closer Walk with Thee, nel frattempo, mantiene tutti gli elementi migliori a cui lo show ci ha abituato. Mentre Cami è costretta a vegliare sul corpo di suo zio Kieran, scoprendo che Marcel ha la famosa e misteriosa chiave, nel Quartiere Francese cominciano ad accadere fatti molto strani. Tutto comincia quando Klaus sogna suo padre Mikael. Risvegliandosi con il cuore agitato, scoprirà più tardi che anche suo fratello Elijah ha fatto un sogno simile. Una chiamata a Mystic Fall, alla "strega Bennett" conferma a tutti che c'è un problema nel mondo dei morti e che l'aldilà sta letteralmente implodendo. Nel frattempo Monique, che vuol portare a termine la missione affidata dagli Antichi – uccidere, cioè, la bambina di Klaus – getta un incantesimo woodoo su Hayley che, durante il funerale di Kieran, comincia a tossire sangue prima di perdere i sensi. Mentre in questo mondo Elijah e Klaus cercano di salvarla, con l'aiuto di Genevieve (che scopriamo non voler uccidere la bambina), in una dimensione che sembra essere uscita da Nightmare, Hayley affronta Mikael, che non fa altro che sputare veleno e crudeltà su Klaus.
Pater Familias
Anche in A closer Walk with Thee, proprio come nell'episodio della settimana passata, vediamo emergere il lato più umano, fragile e bisognoso di affetto di Klaus. E qui, probabilmente, serve una piccola premessa. La meraviglia del personaggio di Niklaus non risiede nei tratti somatici di un Joseph Morgan sempre più convincente; ciò che rende l'Originale così incredibilmente affascinante è il suo offrire uno spettro piuttosto ampio dell'esperienza umana. Klaus ha un cuore immenso, pieno però di lacune che il vampiro si è visto costretto a riempire con atti di tradimento, abbandoni e il rifiuto continuo di un padre che l'ha perseguitato per tutta la vita e che non aveva altro sentimento se non uccidere il frutto dell'infedeltà di sua moglie. "Perchè continui a chiamarlo padre?" gli chiederà Hayley, specificando che, biologicamente, Mikael non è il papà di Klaus. Ma il vampiro porta in sé le cicatrici profonde che la sua continua ricerca di affetto e attenzioni ha aperto nella sua anima dilaniata. "Ha fatto danni che solo un padre può fare" risponde alla fine. Eppure, nonostante questo lato estremamente umano, non possiamo negare che Klaus è anche un vero e proprio bad guy. Sin dal suo arrivo in The Vampire Diaries fino alla puntata di oggi, Klaus è un uomo spesso egoista, manipolatorio, pronto a calpestare i sentimenti di chi ha intorno pur di ottenere quello che vuole. E' un uomo che sbaglia, che commette orrori, che ha dipinto la sua esistenza con le tonalità cremisi del sangue. Ecco perchè ci piace tanto, come personaggio. Perchè non è mai incoerente: è pieno di possibilità ma anche di errori, di speranza e rassegnazione. Elementi, questi, che vengono prepotentemente a galla in A closer walk with thee in cui il vampiro è costretto a pensare alla sua prossima carriera da padre. "I won't loose the baby" dirà quando Hayley è ad un passo dalla morte. L'incubo con cui l'episodio inizia, e che riporta Mikael nella vita dell'ibrido, ha il merito di risvegliare in Klaus la voglia e la volontà di essere un buon padre. E, come al solito, è sempre Cami che gli fa aprire gli occhi. Durante la veglia tipicamente irlandese per la morte di Kieran, la ragazza ascolta lo sproloquio di Klaus su Mikael e la bambina, e poi gli fa notare che Klaus ha già avuto la possibilità di essere padre. Lo sguardo del vampiro allora coglie Marcel nella calca e capisce a cosa la ragazza si riferisce. Sin dal primo episodio, infatti, The Originals si è molto concentrato sul rapporto tra Klaus e il piccolo Marcellus. Due uomini che adesso sono in guerra e che non riescono a sopraffare l'altro, perchè, in fin dei conti, sono troppo simili. "Tu mi hai insegnato tutto quello che so" confessa alla fine Marcel, davanti ad un Klaus che cela gli occhi lucidi dietro un'espressione dura e una dichiarazione di guerra che gli spezza il cuore. "Ma non hai fallito con me" aggiunge Marcel, tendendo a Klaus un possibile ramo d'ulivo. Proprio come in An Unblinking Death anche in questo episodio è Klaus ad emergere con più forza e più cuore: e basta vedere la scena che divide con Hayley – che nel frattempo ha deciso di tornare a vivere nella casa di famiglia – per capire quanto bisogno abbia Klaus di avere una famiglia in cui poter redimere gli errori del passato. Lo vediamo quando mostra alla madre di sua figlia la cameretta che ha preparato per la bambina. La scena è di una dolcezza infinita e il nostro cuore, sempre di più, comincia a portare il marchio di Niklaus Mikaelson. Il fatto è che Klaus non è l'unico Originale ad aver rubato il cuore di chi scrive.
Elijah e Hayley
Sin da subito, in The Originals, si è avvertito il peso – narrativo ed emotivo – che Elijah avrebbe ricoperto in questo show. Erano bastate, poi, poche occhiate e qualche sorriso gettato nell'ombra della notte per capire che forse Hayley non era destinata a finire con il padre di sua figlia, ma con questo strano vampiro che non si muove senza il suo abito cucito su misura, dai gesti sempre misurati e la favella vagamente antica che non nasconde una profonda eleganza. Sin dalla prima puntata abbiamo visto i sentimenti di Elijah crescere per poi rimanere ancorati ad un senso di lealtà verso suo fratello che gli impediva di buttarsi tra le braccia – tutt'altro che reticenti – della bella licantropa. Abbiamo sofferto insieme a lui, maledicendolo per la sua continua buona condotta e amandolo, al tempo stesso, per tutti gli sforzi che aveva sempre fatto per portare un pizzico di felicità nella vita che Klaus sembrava aver dedicato alla più cruda oscurità. Abbiamo amato Elijah per ogni sguardo di desiderio, per ogni minaccia elargita con l'eleganza di un conte, e per ogni nervo che esplodeva quando aveva a che fare con Hayley. Lo abbiamo amato anche quando, nascosto nell'oscurità, aveva visto la ragazza di cui è tanto innamorato ridere con Jackson e gli altri licantropi, augurandole solo felicità, anche a discapito della propria. Abbiamo amato il suo amore altruista e quell'affetto fraterno che ha sempre messo al primo posto. Poi, però, nell'episodio 1×18 – The Big Uneasy, avevamo assistito ad una svolta, quando Elijah sbatteva suo fratello al muro e gli urlava contro: "Ho abbandonato ogni mio desiderio in nome della tua ridicola redenzione. Ma ora basta. Se voglio qualcosa, me la prendo". Una dichiarazione che pensavamo si fosse persa nei venti della guerra che flagellano il quartiere francese. Invece, quando Hayley sta per morire, dopo aver mostrato il suo panico e la sua rabbia, e Klaus dice di essere pronto a far nascere la bambina anche a costo di sacrificare Hayley, Elijah lo ferma, dicendo che lui non vuol perdere nessuna delle due. Si vede la sua preoccupazione, la sua rabbia e, soprattutto, il suo amore. Così, quando verso la fine, Hayley (che vi ricordiamo è tornata "a casa") scherza sulla morte, Elijah le si avvicina e le confessa: "Ci sei andata vicina. In mille anni non ricordo di essermi mai sentito così … spaventato". Elijah parla con il tono soave di chi sta rubando attimi a un sogno, come se fosse consapevole di avere solo quei pochi secondi per permettere al suo cuore di uscire dalla gabbia in cui esso è imprigionato. Infatti poi abbassa gli occhi, quasi sconfitto, e si allontana, pronto a tornare nel suo ruolo di zio ed amico. Ma prima di raggiungere la porta, Hayley si volta e chiama il suo nome. Elijah si ferma, come in preda ad un incantesimo, e si volta anche lui, verso la ragazza che in quel momento è baciata dalla luce della luna, quella stessa luna che l'ha maledetta. La musica cresce e il cuore – il nostro cuore! – capisce che sta per succedere quello che abbiamo tanto atteso. Il batticuore aumenta ad ogni passo veloce che Hayley fa nella direzione di Elijah. Le note si fanno alte nel momento in cui la ragazza quasi si avventa sulle labbra di Elijah, quasi divorandolo. Labbra su labbra, persi in un abbraccio che ha l'aspetto di un'ancora in mezzo alla tempesta, Hayley e Elijah si scambiano questo bacio tanto atteso e incredibilmente bello, che va ad inserirsi in una puntata già perfetta. Fuochi d'artificio esplodono negli occhi e nel cuore dello spettatore, che rimane lì, sospeso come i personaggi, con il respiro affannato di chi ha affrontato un'immensa corsa per arrivare proprio lì, in quel momento assolutamente perfetto e imperdibile. Un angolo di paradiso rubato all'oscurità; e quasi non facciamo caso a Elijah che un attimo dopo, sempre con gli occhi un po' bassi, sparisce, lasciando Hayley, e noi con lei, da sola in una stanza piena ormai dell'odore del vampiro e dell'amore che è finalmente pronto ad esplodere.
Cosa ci è piaciuto:
• Il bacio tra Hayley e Elijah.
• Klaus. Klaus. Klaus.
• Il ritorno di Mikael
• Il richiamo a The Vampire Diaries
Cosa non ci è piaciuto:
• L'idea che manchino solo due episodi ci spezza il cuore.
• Monique e Francesca sono due personaggi odiosi.