The Divine Move chiude la terza stagione di Teen Wolf in grande stile, con colpi di scena del tutto inattesi, altri addii e un Dylan O'Brien che ci conferma vero motore trainante dello show.
Dove eravamo rimasti
Insatiable, l'episodio 3×23 di questa seconda parte di stagione di Teen Wolf, ci aveva messo di fronte alla morte di cui Jeff Davis ci aveva avvisati. In un turbinio di oscurità avevamo assistito alla lenta caduta di Allison, piegata dalla lama di un Oni al servizio della Nogitsune. Tutto l'episodio – dal rapimento di Lydia, alla fuga di Meredith – era stato una lenta preparazione a quel momento fatale, culminato in un triangolo di disperazione, quando Scott, Chris Argent e Isaac avevano assistito alla lenta sconfitta di Allison, giovane vita spezzata nel fiore degli anni, davanti agli occhi impotenti dei tre uomini che l'hanno amata di più. La sua dipartita, contornata dall'ultima dichirazione che la ragazza fa a Scott, sembrava fermare il tempo e mettere un freno alla guerra che Beacon Hills stava portando avanti contro lo spirito giapponese. A spezzare tutto, cuori e speranze, arrivava infine l'urlo straziante di Lydia che, tra le braccia sofferenti di uno Stiles sempre più debole, diceva addio alla sua migliore amica, senza avere la possibilità di essere accanto al suo corpo che si spengeva. Il finale di Insatiable è stato un lento canto del cigno, un addio premeditato e lungo, che fa soffrire non tanto per la dipartita in sè, quanto per il dolore di chi è costretto a restare al mondo. Nel frattempo, però, tutti sono consapevoli che la Nogitsune deve essere sconfitta: il tempo delle lacrime e della disperazione dovrà attendere ancora un po', perchè al momento la cosa più importante è sconfiggere il Male per permettere a Stiles di sopravvivere. Ed è questo il nodo cruciale di The Divine Move, episodio bellissimo che chiude definitivamente la terza stagione di Teen Wolf.
Cosa vedremo
Ian Bohen, l'attore che interpreta Peter Hale, ci aveva avvisati. In un suo tweet aveva scritto "Perdonatemi. Ma non abbiamo ancora finito. #LaMorteTorneràAncora". E la sua profezia è stata altamente realizzata, perchè dopo la dipartita di Allison – da cui molti devono ancora riprendersi – il finale di stagione ci costringe a dire addio ad un altro personaggio semi-importante. Ma andiamo con ordine. L'episodio 3×24 The Divine Move si apre con Chris Argent che spiega agli adolescenti ancora sconvolti come rispondere alle domande della polizia. Nella prima parte di questo episodio Chris Argent emerge come un personaggio forte e disperato al tempo stesso. Lontani i tempi in cui era solo un cacciatore "cieco" e un padre geloso, l'uomo sta entrando sempre di più all'interno del branco, finendo per essere pressoché fondamentale. Nel frattempo Stiles si trova a casa dei coniugi Yukimura, che spiegano al ragazzo la necessità di compire la cosiddetta Mossa Divina per sopraffare la Nogitsune e batterla al suo stesso gioco, ossia il Go. La domanda che sorge spontanea è: Yukimura, non potevate dirlo prima? Nel frattempo, mentra alla dimora Argent, Chris e Isaac cercano un modo per sopraffare il dolore della loro perdita, Ethan e Aiden sono pronti a scappare dalla guerra imminente e progettano di portare Danny e Lydia con loro. Il piano però fallisce quando Derek li scopre. Il vecchio Alpha di Beacon Hills, allora, si getta in un monologo molto bello che ispira i due gemelli e li invita a combattere. "You want redemption?" dice loro, ricordandogli di come avessero sempre provato ad entrare nel branco di Scott. "Find another way to stand and fight!". I due, allora, dopo essersi guardati negli occhi, decidono che forse una vita da nomadi non ha molto senso e rimangono in città, pronti a rialzarsi per aiutare il loro nuovo Alpha, Scott. Quest'ultimo, intanto, in compagnia di Lydia, è dal tuttologo Deaton che spiega loro che forse si può fermare la Nogitsune usando lo stesso stratagemma usato da Noshiko tanti anni prima: il Nemeton. Scopriamo così che Peter ha a casa una vecchia scatola fatta con il legno dell'albero magico che potrebbe imprigionare l'empio spirito. Anche qui: dirlo prima, no? Ad ogni modo Derek va a casa a prendere la magic box , ma, prima di riuscire a portarla ai nostri eroi, dovrà vedersela con il DarkStiles fuori dalla scuola, accompagnato dai suoi Oni di fiducia, che nel frattempo stanno portando numerosi danni sia all'ospedale – dove Mamma McCall, ferita dalla lama avvelenata, si sottomette alle cure di un affascinantissimo Papà McCall – e alla stazione di polizia, dove anche lo Sceriffo Stilinski deve fare i conti con queste ferite purulenti e nere. Mentre Derek e i due gemelli stanno combattendo fuori la scuola, Isaac scopre che l'argento – quello della punta della freccia che Allison è riuscita a scoccare prima di morire – è il punto debole degli Oni. Allora insieme a Chris corre alla volta della scuola, arrivando però troppo tardi. Quando l'argento colpisce anche l'ultimo Oni, Aiden è già stato colpito a morte. "It's okay," dice con sofferenza al fratello, dando prova che dire "sto bene" al momento della morte è una sorta di must in ambito seriale. La scena è molto commovente, specie perchè Aiden pensa a Lydia. "E pensare che Lydia non credeva che facessi parte dei buoni". Derek, con la voce impastata di dolore, gli risponde: "Crederà a me". Tuttavia il vero centro nevralgico dell'episodio è caratterizzato dall'incontro/scontro che Scott, Stiles, Lydia e Kira hanno all'interno della scuola con il vero Nogitsune.
"You can't be a fox and a wolf."
E' arrivato, dunque, il momento dello scontro finale. L'ultima mossa concessa sulla scacchiera, che deciderà la differenza tra la vita e la morte. Quando i ragazzi entrano nella scuola ancora non sanno cosa li attende. "So quello che state pensando," esordirà Stiles. "Pensate che questa cosa potrebbe uccidermi. Se dovesse accadere promettetemi che seguirete il piano". Scott guarda il suo migliore amico per un lungo attimo, e poi risponde, quasi senza battere ciglio: "Il piano è salvarti. Questo è l'unico piano che seguirò". L'amicizia tra i due personaggi, che da sempre è stato uno dei tanti motivi di attrazione nello show, in questa seconda parte di stagione è emersa ancora con più forza. Se nella prima parte avevamo assistito ad una specie di "dichiarazione" che Stiles fa a Scott fuori dall'albergo degli orrori, quando l'influenza del Nemeton si era fatta fortissima, in questa seconda parte è Scott che sembra bisognoso di dimostrare il proprio affetto per il suo migliore amico. E lo fa entrando a testa alta nella scuola che, di colpo, si è trasformata in un giardino invernale in stile giapponese, ricoperto di neve, che sembra omaggiare il lavoro di Quentin Tarantino, tanto che in una scena Kira, con la sua bella Katana, sembra rendere un tributo all' Uma Thurman di Kill Bill. Il piano della Volpe è quella di costringere Scott ad uccidere il suo migliore amico e mentre lo scontro con gli Oni avanza sembra davvero che non ci sia altra soluzione. Ma alla fine Stiles – che è pur sempre il più intelligente del gruppo – capisce che sono tutti intrappolati in una sorta di allucinazione. Scott e Kira, allora, abbassano le armi e si lasciano ferire. Un attimo dopo sono fuori dalla trappola e di ritorno nei corridoi della scuola, dove ad attenderli c'è il DarkStiles che ride dei loro tentativi, ricordandogli che lui non può essere sconfitto. Ma la Nogitsune ha dimenticato un dettaglio: ha dimenticato la pergamena in cui si diceva che per sconfiggere lo Spirito bisognava cambiare il corpo dell'ospite. All'epoca noi avevamo pensato alla possibilità che Stiles venisse trasformato in un licantropo, ma ora che la Nogitsune ha preso le sembianze del corpo di Stiles, pur non essendo Stiles, Scott può morderla senza intaccare l'incolumità del suo migliore amico. "Non puoi essere una volpe e un lupo" viene ricordato alla Nogitsune un attimo prima di sfaldarsi al suolo ed essere intrappolata nella scatola di Nemeton.
"It's what we do"
Così finisce la lunga guerra contro la Nogitsune: lotta che aveva reso questa seconda parte di stagione incredibilmente affascinante. Se fino a pochi mesi fa erano in molti a dubitare delle capacità di Dylan O'Brien di interpretare un ruolo da villain, l'attore ci ha fatto ricredere, dando prova di un'arte istrionica da attore consumato, tanto che non sembra più così improbabile vederlo vestire i panni di Sebastian nell'incerto seguito di Shadowshunter. Con la fine della battaglia, però, i nostri beniamini devono fare i conti con le loro perdite. Se Chris aveva già avuto modo di piangere per la morte della figlia – la prima parte dell'episodio, in effetti, è tutta dedicata a lui e al confronto con Isaac, in scene dall'alto tassi di lacrimosità – adesso tocca a Scott, abbandonato a se stesso, piangere tra le braccia della madre per la perdita del suo primo amore. La vita, però, va avanti. E' un po' come dice lo stesso Chris Argent, che in questa seconda parte di stagione è diventato un personaggio veramente affascinante: "è quello che facciamo". Andare avanti. Ecco allora che mentre Ethan dice addio a Danny (che nel frattempo scopriamo essere a conoscenza della popolazione soprannaturale di Beacon Hills), Scott e Stiles sono alle prese con gli insegnamenti a Malia (quanto sono belli lei e Stiles insieme?). Ma il vero colpo di scena arriva nel finale, quando Derek fa riemergere dalla propria memoria un ricordo confuso con un sogno: Kate Argent è viva, ed è anche lei una creatura soprannaturale.
Cosa ci è piaciuto:
• Dylan O'Brien. Fino all'ultimo la sua interpretazione della Nogitsune – grandioso villain di questa seconda parte di stagione – è stata magistrale.
• Il ritorno di Malia.
• Il combattimento nella scuola che omaggiava Quentin Tarantino.
• La chimica tra i genitori di Scott, durante l'attacco all'ospedale.
• Il personaggio di Chris Argent. Ora che ha smesso i panni da cacciatore e sta diventando sempre più parte del branco ha acquisito moltissimo fascino.
Cosa non ci è piaciuto:
• Teen Wolf ha tanti pregi, ma uno dei difetti più grandi è che dimentica i personaggi. Dove è andato a finire Peter?
• Il ritorno di Kate Argent (sic!) nella forma di qualche strana creatura soprannaturale (sic!).
• Peccato che non ci abbiano fatto rivedere Deucalion.
• La mamma di Kira è altamente fastidiosa.
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