Super 8: Recensione
Recensione del film Super 8 (2011) diretto da J.J. Abrams e con protagonisti Kyle Chandler, Elle Fanning, Ron Eldard, Noah Emmerich, Amanda Michalka, Zach Mills.
di Redazione / 09.09.2011
Il maestro supera l'allievo? Forse non ancora ma quello che è certo è che J.J. Abrams con Super 8 ha mantenuto le promesse. Tutto quello che abbiamo sentito dire prima del film, dalla produzione ai protagonisti, una volta vista la pellicola non si puo' che confermare. Emozioni, suspense, amore, humor e chi piu' ne ha piu' ne metta sono sentimenti che non possono non colpire dall'inizio alla fine del film (e con fine intendo proprio anche i titoli di coda).
Super 8 ci riporta nel 1979, anno delle prime macchine da presa e delle prime musicassette (i cosiddetti stereo portatili). In questi anni le Forze Aeree USA chiudono una sezione dell'Area 51 da quando, nel lontano 1958 un 'incidente' incombe sulla terra al'insaputa della popolazione e – come sempre – tutto è controllato da pochi, chi è ai piani alti. Ma cosa è veramente successo nella base più impenetrabile del pianeta? A scoprirlo sono un gruppo di giovani protagonisti che, mentre stanno girando una scena chiave per il loro film, incombono in un incidente ferroviario che si rivelerà non essere stato solo un caso. C'è qualcuno che sa, ma ha paura di parlare. Da questo momento nel paesino di soli 20 mila abitanti iniziano ad accadere strane cose – cani, motori di automobili e microonde che spariscono – ed il colpevole è una strana creatura, il famoso 'incidente' di cui parlavamo prima, il quale cerca in ogni modo di tornare a casa sua… che non è il nostro pianeta.
La pellicola, frutto del regista e sceneggiatore J.J. Abrams e del produttore Steven Spielberg, potrebbe essere ricordata nella storia non solo perchè stiamo parlando di un mistero che ha fatto parlare di sé mesi prima dell'uscita nelle sale, come da tradizione ci ha abituati il creatore di Lost, ma anche perchè riesce a trasmettere sensazioni che solo pochi film riescono a fare. Super 8 inizia quasi come una normale storia drammatica nella quale un giovane ragazzo perde la madre e cerca di superare questo trauma. Scena dopo scena pero', traspaiono emozioni di ogni tipo, dall'humour all'azione, dall'odio all'amore. E proprio quest'ultimo Abrams lo fa crescere in modo diverso rispetto alle altre produzioni perchè protagonisti del loro primo amore sono due giovani, Joel Courtney e Elle Fanning, i quali riescono a dare un'interpretazione impeccabile ai loro personaggi.
Mano a mano che il film prende mano è sorprendente come la storie riesce a catturare senza mai stancare la visione. L'aspetto principale di Super 8 è la capacità di – restando in tema del film – far viaggiare due situazioni differenti su di un unico binario. Da una parte abbiamo il fatto che potrebbe cambiare la storia dell'umanità – la scoperta di una nuova forma di vita che viene tenuta all'oscuro delle persone comuni – mentre dall'altra la mentalità e l'incoscienza dei giovani che, davanti alla verità oggettiva di quanto sta accadendo non si spaventano ma vanno avanti per la loro strada senza fino a quando è il momento di prendere in mano la situazione. Due storie parallele che incrociano la propria strada nel finale; un finale che sebbene possa sembrare arrivare troppo in anticipo non lascia nulla di inconcluso.
Super 8 è stato un film che riesce a stupire dal punto di vista della sceneggiatura in quanto emoziona e allo stesso tempo tiene la giusta suspense per la prima metà di pellicola, ossia fino a quando viene mantenuta l'identità della creatura nascosta. Se si pensa che si tratta di una copia di E.T. oppure Incontri ravvicinati o Cloverfield c'è da ricredersi perchè qui al centro della storia non ci sono i mostri (che anzi, vengono richiamati solo quando servono) ma ci sono le emozioni.
P.S. alla fine del film non appena iniziano i titoli di coda non abbiate fretta di andare fuori dalla sala, perchè c'è una divertente clip extra da non perdere.