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Star Wars: Recensione critica de Il Risveglio della Forza

Recensione da un punto di vista molto critico di Star Wars: Il risveglio della forza, film apprezzabile al di la' di alcune scelte degli sceneggiatori molto sbagliate.

A seguire una recensione da un punto di vista molto critico di Star Wars: Il risveglio della forza, premesso che il film lo ho apprezzato non riuscendo pero' a sopportare alcune delle scelte degli sceneggiatori J.J. Abrams, Lawrence Kasdan e Michael Arndt: a voi scegliere se queste critiche (positive o negative dipende dal punto di vista) sono giuste o sbagliate.

Attenzione: se non avete visto il film potrebbero seguire spoiler.

Film appena visto, anche se mi è parso di vedere il rifacimento di Star Wars 4. Per me il film è godibile; su imdb darò un 7 perché il 7+ non esiste e un 8 è esagerato.

Detto questo, vorrei sapere se gli sceneggiatori mentre scrivevano la storia (o meglio, mentre attingevano pesantemente al capitolo 4 della saga) stessero in contemporanea facendo una gara a chi tracannava più birra. Tutti i passaggi principali sono stati presi dai film vecchi e di questo me ne sono accorto pure io che, pur apprezzando la saga di Guerre Stellari, non mi ritengo un fan accanito.

Faccio un riepilogo di tutti i passaggi che potevano essere scritti meglio o evitati. I punti non sono ordinati per importanza, ma sono ordinati in base a come mi sono venuti in mente. Il film aveva tranquillamente un potenziale da 9, ma fatto così non si merita nemmeno un 7,5.

Rey (Daisy Ridley) PER CASO si imbatte nel robottino BB8 al quale tutto l'Impero (cioè il Primo Ordine) sta dando la caccia. Tra i miliardi di persone sparse sugli innumerevoli pianeti della galassia, proprio lei, sempre e rigorosamente PER CASO, ha la forza dentro di se.

Il cattivo Kylo Ren (Adam Driver) è vestito come Dart Fener (vestito e mascherone nero) e parla pure uguale a lui. Ha scoperto che per usare i poteri mentali della Forza deve necessariamente avere l'arto superiore destro in flessione di spalla a 90° e gomito in estensione. Inoltre, nonostante sia stato addestrato per anni (e da Luke Skywalker) a combattere con armi varie tra cui la spada laser, la sa usare come il primo che passa: vedi Finn (John Boyega), al secolo spazzino dell'esercito come da lui stesso affermato a Han Solo, che nel combattimento finale riesce a tenergli testa per mezz'ora.

L'impero (eccazzo, il Primo Ordine) ha costruito un'arma micidiale del tutto diversa della Morte Nera: ora è 10 volte più grande e si chiama StarKiller. Nonostante la prima Morte Nera sia stata distrutta dalla resistenza per la presenza di una vulnerabilità, gli ingegneri della Morte Nera 3.0 hanno scelto non solo di riproporre la stessa vulnerabilità, ma anche di renderla ancor più vulnerabile e di posizionarla in un punto ancora più esposto. E a custodirlo hanno messo la neve, a quanto pare (almeno un paio di spaventapasseri potevano metterli, per far finta che ci fosse qualcuno).

Vista l'astuzia degli ingegneri del Primo Ordine, anche la Resistenza non ha voluto essere da meno. La GENIALE strategia di attacco è piuttosto imbarazzante: attaccare il punto vulnerabile andando la e sparando a caso ("se abbiamo culo", avran pensato, "qualcosa succede"). E il bello è che funziona.

Torniamo alle battute iniziali del film. Rey e Finn, dopo essersi appena incontrati, fuggono A CASO mentre le navi dell'Impero (e vabbè) sparano loro tutto intorno, guardandosi bene dal colpirli. Tra tutte le mavette esistenti sui diversi pianeti della galassia, questi due finiscono PER CASO nell'astronave di Han Solo, ora un residuato bellico, e capiscono al volo come farlo volare. Nel frattempo le navette del primo ordine, ormai a un centinaio di metri, continuano a sparare tutt'intorno al Millennium Falcon guardandosi bene dal colpirlo (si noti che la nave è grande quasi come mezzo campo da calcio). Poi Rey non solo riesce a farlo decollare, ma diventa una campionessa facendo dei numeri incredibili e riuscendo a metterla in stallo verticale e a fare in modo che il cannone fuori uso mirasse perfettamente l'ultima navicella che li stava inseguendo.

Poi lei, Finn, Han Solo, ciubecca e BB8, dimenticandosi di essere braccati, decidono di recarsi in un locale (altro copia incolla da Star Wars 4) affollato, proprio per essere sicuri di farsi beccare il prima possibile. E ci riescono, con conseguente annientamento e sterminio di quasi tutte le persone presenti al suo interno. Ah e in sto locale trovano Yoda 2.0 che, dopo il cambio di sesso, ora si nutre esclusivamente di carote. Di tante carote.

Altra chicca: nel combattimento finale con Kylo, Rey, che è a 1 centimetro dal precipitare nella voragine formatasi per il collasso del pianeta, SI RICORDA solo perché l'altro  coglione glielo dice, che ha la forza; dunque mentre combattono come forsennati lei trova la tranquillità d'animo (e nel frattempo continua a fare resistenza a uno che ha il doppio dei muscoli) per concentrarsi e alla fine sfugge al nemico.

E per chi se lo stesse domandando, Han Solo (il mitico Harrison Ford) decide di farsi ammazzare da suo figlio perché la Disney non lo avrebbe pagato abbastanza per il capitolo 8.

Altre due cose, entrambe 'buttate li' da questo fior fiore di sceneggiatori (che intanto avevano finito la quindicesima pinta):
1) Rey che si smazza ogni giorno per 1/4 di razione, che poi trova BB8, confessa di non vedere l'ora di sbarazzarsene e quando il tipo le offre 60 razioni (che probabilmente non aveva mai visto tutte assieme in vita sua) ci ripensa. Perché? Perché??
2) Poe Dameron (Oscar Isaac) che, ancora all'inizio del film, accetta l'aiuto di Finn senza battere ciglio, neamche ponendosi per un millesimo di secondo il dubbio che potesse trattarsi di una trappola orchestrata dal Primo Ordine per farlo scappare e scoprire poi la posizione della base segreta della Resistenza (evidentemente qualcuno non ha visto Terminator Salvation).

E ciliegina sulla torta, proprio nelle scene finali, Rey e Luke Skywalker che si fissano per un quarto d'ora senza dir nulla (per fortuna a un certo punto sono partiti i titoli di coda, se no saremmo ancora al cinema a guardare che si fissano).

Ripeto: il film nel complesso è godibile; sarà anche perché gli sceneggiatori hanno deciso di andare sul sicuro riproponendo in stragrande parte dei dejavu.

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