Snowpiercer, la recensione
Snowpiercer è un film si fantascienza che rivoluziona le regole del genere, lo trascende e diventa una pellicola che racconta cose diverse, al di là dei presupposti iniziali. Da vedere.
di Giorgia Tropiano / 23.02.2014 Voto: 8/10
Snowpiercer è il primo film in lingua inglese del regista e sceneggiatore sudcoreano Bong Joon-ho e debutta in una produzione statunitense fin da subito con un cast eccellente: Chris Evans, John Hurt, Ed Harris, Tilda Swinton, Jamie Bell e Octavia Spencer. Per la storia il regista si basa sulla serie a fumetti francese Le Transperceneige, con un'ambientazione di fantascienza post apocalittica. La produzione del film è iniziata nel 2005 quando la casa di produzione di Park Chan-wook, la Moho Films, comprò i diritti cinematografici del fumetto e la realizzazione della pellicola divenne, in Corea, la più costosa di sempre con 38,2 milioni di dollari. Il film fu presentato, fuori concorso, allo scorso Festival del Film di Roma.
2031. Il mondo non esiste più. Una potente glaciazione che dura da ormai 17 anni ha congelato ogni cosa e gli unici sopravvissuti vivono a bordo di un treno, lo Snowpiercer, mosso da un motore a moto perpetuo e fabbricato da Mister Wilford, un misterioso magnate che ha capito quello che sarebbe successo e ha inventato una locomotiva accessoriata di tutto. All'interno del mezzo gli uomini sono divisi tra prima classe, lavoratori e ultima classe. La testa del treno è pieno di comfort, di ricchezza e di ozi, man mano che si arretra nei vagoni le condizioni delle persone peggiorano, fino ad arrivare alla coda dove si vive tra povertà, pessime condizioni igieniche e cibo che scarseggia. Dopo 17 anni di viaggio, un gruppo della sezione di coda, capeggiato da Curtis (Chris Evans), organizza una ribellione con lo scopo di arrivare al vagone di testa, dove si trova Wilford.
Snowpiercer è una sorpresa inaspettata ed entusiasmante. La storia è incredibilmente originale e coinvolgente, è fantascienza ma allo stesso tempo affronta problemi reali, racconta della lotta tra mondo economicamente benestante e mondo talmente povero che è costretto ad arrivare a compiere azioni inumane. Parla di gestione del potere, del peso della leadership e della voglia di sopravvivere ad ogni costo, tutto ciò mostrato attraverso una regia magistrale e delle scene visivamente straordinarie.
La prima parte del film è tensione allo stato puro, ha un ritmo serrato e uno sviluppo narrativo perfetto. Quando poi parte la rivolta e il gruppo di ribelli inizia la traversata del treno si susseguono, una dopo l'altra, scene cult. I vagoni sono venti e ogni porta che si apre è una nuova scoperta per lo spettatore. Né il pubblico né i protagonisti sanno cosa li attende e scoprirlo insieme a loro crea sempre più suspance. Ogni personaggio ha un proprio ruolo importante e sono talmente ben scritti che rimangono tutti nella mente dello spettatore anche a pellicola conclusa. Nel finale il film perde un po' di ritmo e forse poteva essere gestito diversamente ma nel complesso Snowpiercer è un'opera che va vista assolutamente.