Si+vive+una+volta+sola%2C+recensione+del+film+di+Carlo+Verdone
movieteleit
/recensione/si-vive-una-volta-sola-film-carlo-verdone-recensione/amp/

Si vive una volta sola, recensione del film di Carlo Verdone

Nel suo nuovo film, Carlo Verdone divide la scena con Anna Foglietta, Rocco Papaleo e Max Tortora, un gruppo di amici smarriti e immaturi, in una storia che si muove fra Roma e la Puglia.

Si vive una volta sola è il titolo del nuovo film di Carlo Verdone, di cui è regista e protagonista e che ha scritto insieme al fidato Pasquale Plastino e a Giovanni Veronesi (regista e sceneggiatore di tanti film di successo, che aveva diretto in passato Verdone in Italians e nella trilogia di Manuale d'amore).

Al centro della storia troviamo un'equipe di medici composta dal chirurgo Umberto Gastaldi (Verdone), la strumentista Lucia Santilli (Anna Foglietta), l'anestesista Amedeo Lasalandra (Rocco Papaleo) e il suo assistente Corrado Pezzella (Max Tortora), non solo colleghi di lavoro ma anche amici che si frequentano al di fuori dal lavoro; Amedeo è la vittima preferita degli scherzi degli altri tre, che spesso e volentieri si divertono a sue spese. Quando però arriva una notizia inaspettata a sconvolgere gli equilibri del gruppo, i quattro si ritrovano a fare un viaggio che li porterà in Puglia, dove andranno incontro a sorprese e rivelazioni da cui usciranno, forse, in parte cambiati.

Arrivato all'opera numero 27 della sua quarantennale carriera, a due anni da Benedetta follia, Verdone ritorna al film corale, realizzando una pellicola che mescola, come ci ha spesso abituati, umorismo e malinconia: i protagonisti sono un piccolo gruppo di professionisti affermati e stimatissimi nel loro lavoro (all'inizio li vediamo nientemeno che con il Papa) ma ciascuno a suo modo irrisolti e insoddisfatti nella vita privata. È una storia in cui si parla di amicizia e famiglia, degli inevitabili rimpianti, fallimenti e delusioni che accompagnano le vite di ognuno di noi, per arrivare quindi al concetto espresso dal titolo, e dunque all'invito a godersi al massimo ogni momento, apprezzare le cose belle, e tentare, quando possibile, di rimediare agli errori. 

Dopo una prima parte in cui si descrive la quotidianità dei protagonisti, muovendosi per lo più tra casa e ospedale, la storia si sposta poi in Puglia, acquistando così nuove luci e colori, così che mentre cambia il paesaggio, cominciano a cambiare anche i rapporti tra i quattro, che si aprono a nuove riflessioni ma anche a una leggerezza diversa da quella a cui erano abituati. La sceneggiatura ha qualche momento di lentezza, indugia troppo su alcuni aspetti e momenti mentre è più frettolosa in altri, si ride ma senza esagerare, e i personaggi secondari sono piuttosto deboli; quello che rimane è soprattutto il senso di affiatamento espresso dall'eterogeneo gruppo di protagonisti, di cui una vivace e luminosa Anna Foglietta è l'unica donna ma non per questo meno importante.

Post recenti

Appuntamento a Land’s End, recensione del film con Timothy Spall

Un piccolo road movie tra le strade della Gran Bretagna, per seguire l'ultimo viaggio di…

11 mesi fa

E all’improvviso arriva l’amore, recensione del film di Rebecca Miller

Peter Dinklage, Anne Hathaway e Marisa Tomei sono gli interpreti principali di una commedia agrodolce…

11 mesi fa

Echo: il penultimo episodio è un viaggio intimo nei conflitti interiori dei personaggi

Maya affronta il suo passato e Kingpin cerca di riconquistare la sua fiducia, ma una…

11 mesi fa

The Holdovers-Lezioni di vita, recensione del film di Alexander Payne con Paul Giamatti

Dopo 'Sideways', si ricompone la coppia composta da Alexander Payne regista-Paul Giamatti protagonista, per una…

11 mesi fa

Echo, episodio 3: Kingpin è vivo, Maya e Bonni si riavvicinano

Episodio 3 di Echo: Maya Lopez è in fuga da Kingpin, ma deve anche proteggere…

11 mesi fa

Chi segna vince, la recensione del nuovo film di Taika Waititi

'Chi segna vince' è il nuovo film diretto da Taika Waititi, un film sul calcio…

11 mesi fa