Shameless 4x12 Lazarus
Shameless 4x12 Lazarus

Recensione Shameless 4×12 [Season Finale] – Lazarus


Ottimo finale di stagione per Shameless che saluta i propri spettatori con un episodio pieno di sentimenti, paure e un colpo di scena finale che vi renderà difficile credere di dover aspettare fino a Gennaio per la quinta stagione.
Voto: 1/10

Dove eravamo: Emily

Emily è stato l'episodio dedicato alla ship denominata Gallavich. Incentrata quasi interamente sulla coppia Ian/Mickey la puntata della scorsa settimana vedeva finalmente Mickey fare il proprio outing e dire al mondo – oh, be', a quello che frequenta l'Alibi almeno – che lui è gay, dando così prova dei suoi sentimenti per Ian. Nel frattempo, all'ospedale, Frank si risveglia, ma la sua mente è confusa e i suoi ricordi sono in disordine, tanto che finirà per confondere una bambina di nome Emily afflitta da un problema cardiaco con la piccola Fiona del passato. Fiona, intanto, sta affrontando i suoi primi giorni in prigione, scendendo a patti con la sua totale mancanza di libertà. Lip allora deve cercare di destreggiarsi tra i problemi a casa, gli esami e la cena che ha promesso di concedere alla ex del suo compagno di stanza, verso la quale comincia forse a provare dei sentimenti. Carl intanto ospita a casa la famiglia di Bonnie, contentandosi intanto di stare accanto alla ragazzina senza fare sesso. Anche Debbie è alle prese con le problematiche legate all'adolescenza: diventa infatti il bersaglio di un cattivissimo scherzo da parte della fidanzata di Matty. Scherzo crudele che, se non altro, ha il merito di riavvicinarla a Matty che promette di portarla al ballo.

Cosa vedremo: Lazarus

Lazarusepisodio che chiude questa strabiliante quarta stagione di Shamelessè quasi del tutto incentrata sul ritorno di Fiona. Non mancano, certo, storie a margine – come Sheila che non ottiene l'affidamento dei cinque bambini, o la crescita di Lip che sembra non sapere più quale sia il suo posto – ma il vero cuore pulsante, che poi dirama le sue dita emotive verso anche gli altri personaggi, è il fatto che Fiona esce prima di prigione. E finalmente la vediamo del tutto simile a se stessa. Senza più lagne, senza più sotterfugi, senza più bisogno di giustificazioni. Esce di prigione e accetta subito un lavoro che le viene offerto e che ha il merito di far entrare Jeffrey Dean Morgan come guest star nello show. La vediamo tornare a casa, in piena notte, e sfiorare le sagome dei fratelli che ha dovuto abbandonare per tutti i suoi errori. Ma il momento più commovente è quando, al mattino, Debbie trova la sorella maggiore ai fornelli, a preparare la colazione. La ragazzina corre incontro a Fiona: le due si abbracciano e un attimo dopo scoppiano a piangere. Un attimo dopo arrivano anche Carl e Liam, e il nostro cuore eccede d'amore quando vediamo anche Carl piangere, in preda alla commozione.

Happily. Ever After?

In Emily avevamo raggiunto uno dei momenti verso cui la serie aveva cominciato a tendere: Mickey fa finalmente coming out, rendendo vane le minacce di Svetlana e palesi i suoi sentimenti per Ian. Alla luce di questo evento memorabile, pensavamo di essere arrivati al punto in cui i due avrebbero potuto vivere il loro happy ending à la vissero per sempre felici e contenti. Ma, ovviamente, trattandosi di Shameless sappiamo che il pericolo è sempre dietro l'angolo. Ecco allora che dopo l'happily – che si palese attraverso una carezza che Mickey dedica al suo fidanzato ancora addormentato, o all'atteggiamento che mantiene per tutto l'episodio e che sembra quello di un vecchio marito innamorato – c'è da domandarsi come fare a superare l'ever after. Perchè, di colpo, una nuvola nera si abbatte in casa Milkovich. Ian rimane disteso a letto per due giorni, quasi senza pronunciare parola, con gli occhi spesso ammantati da una tristezza che li rende lucidi. Il sospetto che il ragazzo abbia ereditato il disturbo bipolare della madre – che già era avanzato negli scorsi episodi – in questo season finale esplode, tanto che, alla fine, Fiona propone di portarlo in un ospedale. Mickey, però, reagisce con rabbia. E' talmente innamorato di Ian – sebbene alla domanda diretta di Svetlana "Lo ami" risponde ancora con un falsissimo "Non lo so" – che non accetta l'idea che qualcuno, fosse anche Fiona o uno stupido medico, possa trovare qualcosa di sbagliato in lui. Si arrabbia, gli occhi gli si fanno lucidi. "Posso prendermi io cura di lui," dice. "Fammi prendere cura di lui finchè non migliora" implora alla fine, davanti allo sguardo esterrefatto di Fiona. E non serve a niente spiegare a Mickey che Ian ha bisogno di un aiuto professionale, che c'è il serio pericoloso che possa suicidarsi o farsi del male. Niente di quello che la ragazza dice sembra scalfire la rabbiosa determinazione del giovane Milkovich. Mickey sembra non capacitarsi dell'idea che ora che ha fatto coming out, affrontando anche i gay jokes degli avventori dell'Alibi, la vita gli tiri un colpo come quello, un colpo che potrebbe farlo allontanare da Ian. Perciò no, lui non ci sta. Sembra anche incapace di stare ad ascoltare Fiona "Non dirmi cosa è impossibile, cazzo!" sbotta, spaventato e arrabbiato al tempo stesso. Lui, che proprio come Fiona ha affrontato l'inferno e il ritorno, non vuol accettare altre menate da parte del destino. "E' della famiglia, cazzo," continua, e quando Fiona dice di dover andare ad un colloquio e di dover parlare con Lip, Mickey rincara la dose. "Non andrà in un manicomio. Mi hai sentito? Rimane qui. Rimane qui con me". La scena è piena di rabbia, paure, lacrime, fucking detti alla velocità della luce. E l'interazione tra Emmy Rossum e Noel Fisher – i due interpreti migliori di questa stagione – è di quelle da spezza il cuore. La speranza, a questo punto, è che in un determinato futuro, magari non troppo lontano, Ian e Mickey possano conoscere il vero lieto fine. Quello completo.

Lazarus #1

Lazarus è un episodio che, nel titolo, prepara lo spettatore all'atmosfera della puntata e, in qualche modo, gli indica la via da seguire. Lazzaro, l'uomo che per mano di Gesù tornò dalla morte e riprese a camminare, è il simbolo di questo finale di stagione dove sono in molti a tornare dalla "morte" in cui erano scivolati. La prima è senz'altro Fiona che, come si diceva, ha finito concludere la sua condanna molto prima del necessario e, uscendo dalla prigione, è come se fosse tornata a nuova vita. Il secondo e più importante personaggio che si lega al titolo dell'episodio è senz'altro Frank Gallagher, che di colpo si risveglia senza più nebbia nel cervello a confondergli le idee. Lo avevamo lasciato, in Emily, a tendere la mano ad una bambina morente nella quale vedeva la piccola Fiona, il bersaglio contro cui ha sparato tutto il peggio che il suo caratteraccio potesse inventare. A noi piace pensare che lo shock di immaginare Fiona morire  – come avviene ad Emily – abbia risvegliato la coscienza di Frank. Ci piace pensare che il trauma di perdere quella figlia verso cui l'amore è spesso sotterrato dall'odio della ragazza, abbia spinto l'uomo a riemergere, quasi volesse porre rimedio ai propri sbagli. Ecco allora che Frank torna in sé, riemergendo dall'amnesia e dalla quasi-morte. E, al diavolo i discorsi sulla redenzione, la prima domanda che pone al medico è "Quando potrò bere di nuovo?" . E ovviamente Frank non accetta la risposta del suo dottore (tra parentesi un ex alcolizzato) sul fatto che non potrà bere mai più. In quattro stagioni abbiamo imparato che, per Frank, l'alcool non è solo una miserabile dipendenza. E' anche qualcosa di necessario, qualcosa che lenisce la sua anima nera, spezzata, rovinata da un'ossessione quasi letale. Senza alcool Frank è debole, vittima dei suoi stessi ricordi e delle colpe che può mettere a tacere solo quando stringe una bottiglia tra le mani. Alla fine dell'episodio, allora, lo vediamo con Carl – che nel frattempo deve riprendersi dalla sua prima delusione d'amore – andare verso il molo innevato di Chicago, che si presenta con il suo migliore abito. Lembi di nuvole grigie, come pennellate di un pittore impazzito, partono dalla cima dei grattacieli e fanno da sfondo ad un monologo di Frank che quasi sfida Dio a lanciargli contro un altro colpo, perchè tanto lui è sempre capace di rialzarsi. La regia di questo momento, grazie anche all'ottima fotografica, lo rendono uno dei migliori visti in questa stagione per resa tecnica. E nonostante Frank ricominci a bere, nonostante faccia bere anche Carl, nonostante sia una feccia d'uomo, noi non possiamo fare a meno di commuoverci e lasciarsi irretire da quest'attimo di rivalsa.

Lazarus #2

Avete presente la consapevolezza ormai diffusa per cui non bisogna mai uscire dalla proiezione di un film Marvel appena appaiono i titoli di coda? Ecco, usate questa stessa certezza per Lazarus. Quando lo schermo sfuma sul nero e voi state già strappandovi i capelli pensando che non ce la farete a resistere alla pausa fino a Gennaio, restate incollati alla poltrona perchè, in effetti, l'episodio non è finito. La crudeltà dei creatori dello show vi si paleserà nel momento in cui si torna in scena e una macchina scura si ferma per un attimo davanti alla casa della famiglia Gallagher. E, su quella macchina, c'è il recidivo Jimmy, tornando dalla terra dei morti. "vuoi scendere?" gli chiede la donna seduta al volante. Jimmy rimane in silenzio per un lunghissimo attimo, togliendoci anni di vita con quella sua indecisione e poi, abbozzando un mezzo sorriso di circostanza conclude "non stasera". E così finisce la quarta stagione di Shameless. Quali sono le nostre sensazioni a questo ritorno? Negli scorsi mesi twitter e facebook – sia nelle pagine fans, sia negli account del cast – si erano riempiti della nostalgia per il personaggio di Jimmy anche se, a dirla tutta, negli ultimi episodi della terza stagione era diventato alquanto fastidioso. Verrebbe quindi da pensare che il ritorno di Justin Chatwin sia più che altro un puro e semplice fanservice. Dal momento però che gli sceneggiatori di Shameless sono autori che conoscono il proprio lavoro e che non rovinano la propria storia ( a buon intenditore poche parole … ) solo per far contenti i fans di una determinata ship, c'è da aspettarti che questo ritorno metterà a ferro e fuoco la vita di Fiona specie perchè, c'è già chi vorrebbe vedere la ragazza finire nelle braccia del personaggio interpretato da un Jeffrey Dean Morgan vagamente invecchiato per colpa di una barba da tagliare il più presto possibile. Detto questo, però, è naturale che un ritorno di questa portata, incorniciato negli ultimi istanti dell'ultimo episodio della stagione è un colpo di scena perfetto, una bomba a mano che rende ancora più difficile aspettare gennaio, che mai come adesso appare lontano. Mille domande si affacciano alla nostra mente: come ha fatto Jimmy a salvarsi? Perchè non è tornato prima da Fiona? E' ancora seguito dalla mafia? Questo ritorno apre scenari del tutto interessanti: pur essendoci messi l'anima in pace rispetto alla morte di Jimmy, che davamo per certa, non possiamo negare che vederlo tornare e immaginare la reazione che avrà Fiona – che in realtà non ha mai saputo che il suo ex era stato dato per morto – ci fa andare nel proverbiale brodo di giuggiole.

Cosa ci è piaciuto:

• Chicago innevata
• La preoccupazione palese di Mickey e la sua reazione quando Fiona parla di portare Ian in ospedale per un possibile disturbo bipolare.
• Il ritorno di Fiona.
• La scena finale tra Carl e Frank.
• Il rapporto tra Kevin e Mickey
• Jeffrey Dean Morgan: è partito già lo shippaggio selvaggio tra il suo personaggio e Fiona.

Cosa non ci è piaciuto:

• Vedere Lip seduto con la sua nuova fiamma mentre Mandy è "costretta" a servire il loro tavolo. Quante volte ancora può spezzarsi il suo (e il nostro!) cuore?
• Il personaggio di Sammi comincia ad essere davvero insopportabile.
• Pensare che dovremo aspettare Gennaio per vedere la quinta stagione di Shameless.

Valutazione di Erika Pomella: 1 su 10
ShamelessShameless (stagione 4)
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