Scappa+%26%238211%3B+Get+Out%2C+recensione+del+film
movieteleit
/recensione/scappa-get-out-film-recensione/amp/

Scappa – Get Out, recensione del film

Arriva anche da noi dopo il successo clamoroso in USA, un horror con riferimenti all'attualità con Daniel Kaluuya e Allison Williams.

Scappa-Get Out è stato il caso cinematografico della stagione, in patria, un enorme successo sia di critica che di pubblico, partito dal Sundance Festival per poi approdare nelle sale, dove ha incassato più di 200 milioni di dollari (a fronte di un budget di 4.5).

Forse non è un caso, perché dietro il film c’è la Blumhouse Productions, la casa di produzione già responsabile di numerosi horror a basso budget, tanto per fare qualche esempio Paranormal Activity, Insidious e Ouija. Più sorprendente è invece il fatto che Scappa-Get out sia il debutto alla regia di Jordan Peele, finora noto negli USA soprattutto come attore comico.

Protagonista della storia è Chris (Daniel Kaluuya), un ragazzo di colore che si appresta a incontrare per la prima volta i genitori della ragazza che frequenta da qualche mese, Rose (Allison Williams, la serie tv Girls): lui è un po’ nervoso perché lei gli ha detto di non aver mai avuto un ragazzo di colore, la lei lo rassicura che non ci saranno pregiudizi razziali. All’arrivo nella casa in campagna, i due vengono accolti dai coniugi Dean e Missy Armitage (Bradley Whitford e Catherine Keener), ma nel corso del weekend l’atmosfera si fa sempre più inquietante, e iniziano ad accadere una serie di eventi a cui Chris non sa dare una spiegazione.

Una situazione umanamente imbarazzante, l’incontro con i genitori della fidanzata, qui rivisitata in chiave thriller-horror, in cui non mancano agganci con l’attualità.

Se tra i riferimenti del film ci sono il classico La notte dei morti viventi, La fabbrica delle mogli, il francese L’odio, lo scrittore H.P. Lovecraft, sono numerosi i dettagli e le citazioni che rimandano al tema del razzismo, esplicito o strisciante. Non è una coincidenza, infatti, che l’autore abbia realizzato questo film alla fine della presidenza Obama, quando dal clima di incoraggiante ottimismo di qualche anno prima, si era passati a tensioni razziali, violenze contro gli afro-americani, fino alla nascita del movimento Black Lives Matter.

La storia gioca con alcuni degli elementi classici del cinema horror, anche senza inventare nulla di nuovo, in quello che è un meccanismo ben collaudato dalla suspense assicurata; non mancano comunque i momenti di comicità, affidati perlopiù a Milton “Lil Rel” Howery nel ruolo dell’amico di Chris. Il valore aggiunto del film sta nell’attenzione ai particolari, nei rimandi socio-culturali, e nel valido cast, a partire dal protagonista (visto in un episodio di Black Mirror).

Forse tutto l’entusiasmo suscitato da Scappa-Get out supera, in parte, i meriti dell’opera, ma ha certamente colto nel segno in un’America ferita e lacerata, e potrebbe aprire la strada ad altri progetti di questo tipo.

Post recenti

Appuntamento a Land’s End, recensione del film con Timothy Spall

Un piccolo road movie tra le strade della Gran Bretagna, per seguire l'ultimo viaggio di…

1 anno fa

E all’improvviso arriva l’amore, recensione del film di Rebecca Miller

Peter Dinklage, Anne Hathaway e Marisa Tomei sono gli interpreti principali di una commedia agrodolce…

1 anno fa

Echo: il penultimo episodio è un viaggio intimo nei conflitti interiori dei personaggi

Maya affronta il suo passato e Kingpin cerca di riconquistare la sua fiducia, ma una…

1 anno fa

The Holdovers-Lezioni di vita, recensione del film di Alexander Payne con Paul Giamatti

Dopo 'Sideways', si ricompone la coppia composta da Alexander Payne regista-Paul Giamatti protagonista, per una…

1 anno fa

Echo, episodio 3: Kingpin è vivo, Maya e Bonni si riavvicinano

Episodio 3 di Echo: Maya Lopez è in fuga da Kingpin, ma deve anche proteggere…

1 anno fa

Chi segna vince, la recensione del nuovo film di Taika Waititi

'Chi segna vince' è il nuovo film diretto da Taika Waititi, un film sul calcio…

1 anno fa