Ricordi?, recensione del film di Valerio Mieli
Il viaggio di due persone negli anni: insieme e divise, felici, infelici, innamorate tra loro, innamorate di altri, visto in un unico flusso di colori ed emozioni.
di redazione / 20.03.2019 Voto: 8/10
Sono importanti i Ricordi? E quanto lo sono i Ricordi relativi ad una storia d'amore? Questi sono gli interrogativi che si pongono Lui (Luca Marinelli) e Lei ( Linda Caridi) durante tutta la durata del film, in un viaggio intimo e personale, oserei dire quasi onirico, in cui tutti noi possiamo rispecchiarci.
Il bello di questo film è che è allo stesso tempo complesso e lineare. Complesso perchè la trama, per esempio, non segue le solite regole spazio temporali nel raccontare i fatti come accadono, ma preferisce raccontarli come sono stati vissuti da i protagonisti, attraverso i ricordi appunto. Questo conferisce a tutto il film un grande senso di interiorità. La forza di questa pellicola è proprio questa : raccontare una storia d'Amore attraverso i punti di vista, i ricordi e le sensazioni di Lui e Lei, che per forza di cose sono diversi, perchè diversi siamo noi e i nostri modi di pensare e provare emozioni.
Punto focale del film è il fatto che i protagonisti non abbiano un nome, questa scelta ci fa capire che si, si parla di una storia molto personale, come abbiamo già spiegato, ma che la stessa storia è anche la storia che oguno di noi può vivere o che ha già vissuto. E' una storia che si ripete quasi tecnicamente ogni giorno in ogni parte del mondo, ed è la storia dell'Amore. Questo sentimento così forte e puro, che segue un ciclo se vogliamo, e viene spiegato benissimo in maniera quasi filosofica attraverso tutti i 106' della pellicola.
Analizzando un po' il background del giovane regista romano, Valerio Mieli, scopriamo che ha a cuore fare film che parlano di amore, infatti al momento ha all'attivo Dieci Inverni (2009) suo film d'esordio, che parla proprio di questo, ma da un punto di vista completamente differente, meno intimo e personale di Ricordi?, assolutamente oggettivo, dal di fuori. Invece qui il punto di vista è soggettivo, cosa che si nota abbastanza facendo un leggero confronto tra le due pellicole.
Mieli è Laureato in filosofia, in Ricordi? si percepisce più che mai più che mai. Nel film notiamo infatti dei riferimenti letterali, non sappiamo se direttamente o indirettamente voluti, a "Frammenti di un discorso amoroso" di Roland Barthes, e sicuramente strizza l'occhio a quel Gondry di "Eternal Sunshine of The Spotless Mind" che hanno in comune la stessa linea narrativa di Ricordi? .
Mieli, oltre ad aver curato la regia del film ne è anche lo sceneggiatore, cosa che possiamo notare perfettamente proprio perché stile lo stile registico e la sceneggiatura, qui più che mai, vanno di pari passo. I dialoghi sono un vero e proprio un flusso di coscienza tra i due protagonisti: lenti, evocativi di un passato quasi traumatico per Lui, in cui si vedono vecchi e fantasiosi ricordi di un' infanzia un po' cupa e tormentata, in cui tutto questo si riversa poi nel personaggio di adulto, sempre incline alla malinconia e alla tristezza.
Lei così positiva, solare, è una sorta di ventata di luce nella vita di Lui. Trova simpatici e piacevoli certi racconti che Lui le fa, e che invece ai più desterebbero un po' di fastidio. In un certo modo si influenzano a vicenda. Lui diventa più leggero, meno ombroso, Lei invece al contrario diventa più matura e complessa, scopre che può esserci la tristezza nella vita. Così assistiamo ad un viaggio che influnza in maniera viscerale i due protagonisti, mischiando in maniera decisa i sentimenti, il modo di pensare e di essere. Ed è questa la cosa bella del film, vedere questa evoluzione, che li rende ancora più completi; che poi ancora una volta parla ad ognuno di noi, in cui ci possiamo immedesimarci, perché è esattamente questo quello che succede in tutte le vere e profonde storie d'Amore.
Gli attori, Luca Marinelli e Linda Caridi sono stati bravissimi a portare sullo schermo tutte queste sfaccettature nella loro interpretazione: si vede che c'è stato un grandissimo lavoro di preparazione dietro alla loro prova attoriale, e alla fine il risultato è eccellente. Linda, in particolare si dimostra perfetta per questo ruolo: esile, eterea, minuta, una sorta di Amélie nostrana, piena di luce e di leggerezza, ma capace di fare intravedere un mare di complessità dentro il suo personggio. Ha vinto il premio NuovoImaie Talent Award 2018 a Venezia e dimostra di esserselo stra-meritato grazie Ricordi?. Luca Marinelli, ormai talento induscusso del nuovo cinema Italiano, anche qui dimostra di essere un attore poliedrico, capace di mettere in scena dei lati intimi e profondi e di saper lavorare tantissimo con il personggio rendendolo proprio. Bravissimo.
Il montaggio di Desideria Rayner merita una lode: senza il quale molto probabilemnte, Ricordi? non avrebbe questa grande capacità espressiva, questa grande originalità degna del miglior cinema d'autore mondiale. Il regista, in prima persona ha lavorato passo passo per un lungo e impegnativo periodo con la montatrice, non negando la difficoltà che hanno avuto nel riuscire a legare i passaggi di questo film fatto completamenti di ricordi, tutto quasi in soggettiva, in cui quasi minuto per minuto assistiamo a un taglio di montaggio. Non era un lavoro facile e cadare nel didascalico o peggio nella confusione più totale, era cosa assai semplice. Ciò non è avvenuto, anzi il film è così bello sopratutto per questo grande lavoro accurato di post-produzione.
Anche la fotografia di Daria D'antonio riesce a dare quel grande tocco femminile e di ricerca di bello che si vede in ogni scena del film. Dagli interni, spesso carichi di oggetti e confusione, altre volte vuoti quasi a significare il vuoto interiorie in cui spesso si trovano a combattere i personaggi, con luci scure e introspettive; agli esterni bellissimi pieni di luce quasi accecante grazie a questi campi lunghi di una grande maestria, bellissimi, simettrici. Tutte le location meritano tantissimo: dai giardini di Bomarzo, resi con questa nebbia che ci fa sembrare di essere in un sogno quasi sbiadito, a queste inquadrature dall'alto, come in quella delle terme naturali a cielo aperto, alle riprese nel giardino dove Lui e Lei si sono conosciuti. Inoltre questa magistrale fotografia, riesce a dare un' immagine di Roma, in quelle poche scene in cui un osservatore attento la riconosce, di estrema poesia e bellezza cosa che purtroppo ultimamente non si riesce più a vedere nella realtà, soprattutto nelle inquadrature finali del film in cui come sfondo ci sono i tram, che sono di una struggente bellezza e poesia difficili da descrivere.
In definitiva Ricordi? è un film che merita un voto alto, anche solo per aver trovato un modo così originale di raccontare un tema così ampiamente trattato come l'Amore e i rapporti d'Amore; per la bellezza è profondità della fotografia che ci lascia davvero senza fiato con queste immagini così struggenti; per aver utilizzato la forza e la potenza di alcune scene e iquadrature, che ci comunicano immediatamente ciò che sta provando il protagonista in quel momento, anzi rafforzano ancora di più ciò che già i dialoghi intensi riescono a dare. Questo film è davvero una ventata di novità nello scenario del cinema italiano, troppo spesso incastrato nei soliti clichè narrativi ormai antichi e superati, che non ci permettono di affacciarci ad un pubblico più culturalmente alto, o anche soltato ad un pubblico estero. Ricordi? riesce benissimo in questa sfida e si è già stato presentato a mercati cinematografici lontani dall'Italia, e questo non può che farci piacere. Consiglio la visione a tutti: è un film che regala emozioni, che ci fa riflettere sul sentimeno più forte che possa esistere, che all'inizio può sembrare complicato ma poi ci entra dentro con una grande semplicità. Come l'Amore appunto.
Foto dalla conferenza stampa a Roma del film Ricordi? di Valerio Mieli.