Recensione Total Recall – Atto di forza
Recensione di Recensione Total Recall - Atto di forza, film diretto da Len Wiseman con Kate Beckinsale, Colin Farrell, Bryan Cranston, Jessica Biel, Bill Nighy. Un film di puro intrattenimento, ricco di effetti speciali, ideale per passare una bella serata.
di Erika Pomella / 02.10.2012 Voto: 6/10
Era il 1990 quando Paul Verhoeven, conosciuto ai più per aver diretto il cult movie Robocop, si apprestava a portare sul grande schermo un film destinato negli anni a diventare l'icona di un'intera generazione di cinefili: Atto di Forza. Si trattava di un film liberamente ispirato al racconto breve We Can Remember It For You Wholesale del padre della letteratura fantascientifica Phillip Dick. Il protagonista della vicenda è l'ex governatore della California Arnold Schwarzenegger un operaio edile perseguitato da incubi riguardanti Marte che, spossato dalla mancanza di sonno decide di rivolgersi alla Rekall, un'agenzia che promette di immettere nel cervello dei suoi clienti ricordi fasulli su possibili viaggi sul pianeta rosso. Durante la seduta, l'uomo scopre di essere già stato vittima di un lavaggio del cervello: inizia così un'avventura nello spazio volta a scoprire la verità.
A più di vent'anni di distanza, in un momento in cui l'industria cinematografica americana sembra essere a corto di idee, Len Wiseman – regista di Underworld e Underworld:Evolution – decide di recuperare il materiale diegetico di Verhoeven, reinventando e riscrivendo la storia, in una chiave più dark e quasi fuligginosa. Il protagonista Dennis Quaid stavolta è interpretato dal sex symbol irlandese Colin Farrell, un uomo che vive diviso tra la vita personale con la moglie Lori (Kate Beckinsale, Underworld, Van Helsing) e il suo lavoro nell'industria che crea strani automi militari. Incuriosito dalla Total Recall, che promette avventure adrenaliniche e al cardiopalma, Denis si reca nella sede dell'azienda, chiedendo di vestire i panni dell'agente segreto. Prima che il sonno sopraggiunga, tuttavia, gli addetti della Recall scoprono che Dennis ha un passato nascosto e pieno di segreti. Prima che l'uomo riesca a capirci qualcosa, arrivano i militari di Cohaagen (Bryan Cranston), l'uomo che domina l'Unione Federale Britannica, la potenzia mondiale che domina la Colonia. Sono questi due gli unici paesi sopravvissuti ad una pandemia che ha rischiato di cancellare l'umanità. Dennis uccide tutti i suoi nemici e poi corre a casa, dove scopre che Lori è in realtà una spia, che ha il compito di controllare i movimenti di Dennis, che in realtà non è chi crede di essere. Inizia allora una fuga rocambolesca attraverso il paese, finchè Dennis non incontra una giovane ribelle (Jessica Biel), che lavora per il capo della resistenza coloniale (Bill Nighy, Love Actually e Underworld) e che sembra conoscere la vera identità dell'uomo.
Total Recall – Atto di forza è un film riuscito a metà. Da una parte, il forte seguito del film originale degli anni '90 rende pressochè impossibile lasciarsi irretire da questo "fratello" povero nelle idee. Sebbene la storia a grandi linee coincida, ci sono stati così tanti cambiamenti ingiustificati da far storcere il naso ai vecchi fan affezionati. Sparisce del tutto Marte e tutti i problemi collegati al trasferimento in un altro pianeta. Al suo posto Wiseman costruisce un mondo distopico, che oppone una capitale egemone e arrogante, ad una colonia invece più libera ma assoggettata dalla mentalità monopolistica della Federazione Britannica. A metà strada tra il mondo di V per Vendetta e un salto in quel passato che contrapponeva la Gran Bretagna all'Australia, il mondo di Total Recall – Atto di forza è un mondo pieno di ombre e di tinte scure, sporco nella sovrappopolazione che lo caratterizza, e avvolto da un'aurea di tecnologia all'ultimo grido, che sembra pronta ad inglobare i pochi rimasugli di umanità. Lo scenario, di per sè, sarebbe anche interessante – offrendo un nuovo punto di vista – se non fosse popolato da personaggi che alla lunga stancano. Kate Beckinsale, letale e bellissima, finisce col diventare una rilettura dell'Highlander, incapace di morire nonostante subisca detonazioni, cadute vertiginose e colpi d'arma da fuoco. E' lei, comunque, ad assumere il ruolo di villain della storia, lasciando il manipolatore Cohaagen fermo al palo.
L'altro problema del film risiede sicuramente nel prendersi troppo sul serio. Il film del 1990 era intriso di ironia, di giochi divertenti che hanno contribuito a rendere la pellicola immortale; in questo caso, invece, ci si trova davanti ad un film che alla lunga annoia, pur giocando la carta dell'intrattenimento a tutti i costi. Esplosioni e effetti visivi non bastano a salvare del tutto un film che nelle sue atmosfere plumbee cerca di nascondere la mancanza di un vero intento narrativo. Total Recall – Atto di forza vuol essere un film di entertaiment, un prodotto con cui passare una serata: niente di male in questo se non fosse per i tentativi goffi di inserire metafore socio-politiche sulla condizione attuale degli Stati Uniti, o piuttosto un'apologia dell'umanità come ha fatto invece egregiamente un film come V for Vendetta. Il film è piuttosto un ibrido, un qualcosa di indefinito, che lascia scivolare lo spettatore in un lago di noia, dopo averlo entusiasmato con un'avventura misteriosa.