Anche rischiando di essere ripetitivi possiamo dire che Farewell to Storyville è l'ennesimo fantastico episodio di The Originals, con un intenso confronto a tre fra Klaus, Rebekah ed Elijah, con tanto di addio finale da parte di uno di loro.
Dove eravamo: Klaus, Elijah e Rebekah intrappolati al cimitero
Nell'episodio 1×15, Le Grand Guignol, avevamo lasciato Klaus, Elijah e Rebekah intrappolati all'interno del cimitero da un incantesimo e costretti in questo modo al confronto inevitabile. Klaus è furioso per aver scoperto il passato tradimento di Rebekah e l'unica sua volontà è quella di ucciderla. Elijah vuole impedirglielo a tutti i costi. Nel frattempo, Davina si è svegliata e Marcel crede di poter usare le sue abilità e i suoi poteri come strega per tirare fuori la donna che ama dal cimitero e salvarla dal fratello. Hayley ha trovato una pozione che può liberare la sua gente e spezzare l'incantesimo che li obbliga a rimanere sotto forma di lupo sempre. Ora anche lei ha una sua famiglia. Celeste viene sconfitta per sempre da Elijah.
Cosa vedremo: Rebekah lascia The Originals
Farewell to Storyville, l'episodio 1×16, come dice il titolo stesso, mostra innanzitutto un addio. Di quelli che più inaspettati non potrebbero esserci. Un abbandono che lascia un vuoto grande all'interno della storia e della serie. Rebekah lascia The Originals. I motivi non sono ancora chiari, sappiamo solo che è stata una decisione presa dall'attrice Claire Holt. E quindi la puntata, alla luce di questa notizia, acquista un valore ancora più significativo. Quei saluti finali, all'amato fratello, all'uomo con il quale avrebbe voluto condividere la sua vita immortale, alla donna che le avrebbe donato una nipote, l'unica vera amica e alleata trovata negli ultimi centinaia di anni, sono ancora più sofferti e strazianti se si pensa che potrebbero essere per sempre, anche se l'uso della parola per sempre va ridimensionata in questo caso visto che parliamo di vampiri immortali. Noi stentiamo a credere che Rebekah non tornerà più, se non come regular almeno come guest star in qualche episodio, ma non sarà più comunque la stessa cosa, la sua mancanza, almeno all'inizio, peserà come un macigno. L'unica nota positiva in questa perdita è che Farewell to Storyville, in relazione a questa scelta, diventa un episodio chiave. Fare un'intera puntata mettendo a confronto i tre fratelli, gli unici originali rimasti, che si destreggiano in monologhi e dialoghi stupendi e toccanti e poi risolvere tutto con una semplice riappacificazione, che è quello che sarebbe molto probabilmente accaduto se la Holt non avesse deciso di abbandonare la serie, avrebbe tolto valore a tutto ciò. Così il finale della diatriba diventa il migliore che potesse esserci. Ma analizziamo meglio tutto nel dettaglio.
I tre originali
Klaus, Elijah e Rebekah sono imprigionati all'interno del cimitero e, non potendo fuggire, sono costretti ad affrontarsi, a dire tutto ciò che provano e che forse, in migliaia di anni, non si sono mai detti. Klaus accusa la sorella di aver tramato alle sue spalle, di aver richiamato il padre per vederlo morto e tutto ciò lo ferisce enormemente perché si è sentito tradito dal suo stesso sangue. Se c'è una cosa che Klaus non ha mai messo in discussione è la sua famiglia e se crede di non poter contare neanche più su questa, cosa gli resta? Rebekah invece lo accusa di essere stato crudele con lei, di non riuscire più a ritrovare quel fratello che una volta, quando erano bambini, era gentile, buono e pronto a difenderla a qualsiasi costo. Ora non resta che un uomo rabbioso, un mostro che non le ha mai permesso di essere felice, si essere libera di amare e di costruirsi una famiglia, di averla voluta tenere costantemente sotto controllo per tutta la vita. In mezzo c'è Elijah, colui che ama i fratelli più di qualsiasi altra cosa e che cerca in tutti i modi di aiutarli a risolvere la cosa o quantomeno di evitare che si uccidano a vicenda. Da questo intenso confronto a tre sono uscite accuse forti come quelle di paragonare Klaus a loro padre, la cosa peggiore che si potrebbe dire all'uomo, Elijah gli dice di essere come lui e la sorella, ancora peggio, afferma di aver fatto venire Mikael perché era un male minore rispetto al fratello. Klaus risponde al fratello dicendo: "Tu sei un abominio come me o peggio e tenti di salvarmi perché pendi che se il bastardo può essere salvato allora c'è speranza anche per te". E lo mette momentaneamente fuori combattimento. Ha finalmente l'occasione di uccidere sua sorella ma non la colpisce al cuore, non ci riesce, e dice: "Forse non ho mai voluto ucciderti, forse volevo solo farti provare un po' della paura che ho provato io quando è arrivato nostro padre". Da quel momento inizia uno dei confronti più toccanti che si siano mai visti, il faccia a faccia finale tra fratello e sorella. Due animi spezzati come dice Rebekah :"Noi siamo danneggiati, viviamo senza speranza, siamo la definizione perfetta dei dannati" e Klaus risponde di amare la sua famiglia e ammette di essere una persona difficile ma in fondo non è stata colpa sua se è diventato cosi. Mikael l'ha reso un mostro, la rabbia che ha dentro scaturisce dall'odio che il padre gli ha sempre dimostrato, ma in fondo l'uomo non ha danneggiato solo lui ma anche gli altri figli. Ha reso Rebekah fragile e con la costante paura si essere abbandonata e Elijah premuroso di dedicarsi sempre a tutti ma mai a se stesso. L'unica soluzione è quella di separarsi, Klaus permette alla sorella di ricominciare da un'altra parte, cercando di creare ciò che ha sempre voluto: una casa, una famiglia, qualcuno che la ami, una vita vera, perché sono troppo danneggiati per stare insieme. Tutto ciò non può farlo con Marcel perché l'uomo è profondamente legato alla sua città e non vuole che la abbandoni. Deve ricominciare tutti da zero, sola e lontana da tutti. Per la prima volta.
Cosa ci è piaciuto:
Tutto. Tutte le scene fra i tre fratelli sono da brividi.
Cosa non ci è piaciuto:
Il fatto che Rebekah abbandoni la serie.
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