Recensione Sherlock Holmes 2: Gioco di Ombre
Recensione del film Sherlock Holmes 2: Gioco di Ombre (2011) diretto da Guy Ritchie e con protagonisti Rachel McAdams, Robert Downey Jr., Jude Law, Noomi Rapace, Stephen Fry, Jared Harris.
di Giorgia Tropiano / 29.12.2011 Voto: 7/10
L'investigatore più violento e anticonformista del cinema è tornato per un secondo capitolo che riprende le fila del primo e regala al pubblico sempre più azione e divertimento.
Sherlock Holmes (Robert Downey Jr.) e il suo fido aiutante, il Dottor Watson (Jude Law), questa volta si trovano faccia a faccia con lui, il nemico più temuto, il Professor Moriarty (Jared Harris), che già nel primo capitolo teneva le redini del gioco. Per farlo dovranno affrontare nuove avventure che li porteranno in giro per l'Europa, tra Parigi, la Germania e la Svizzera, tra zingari e sovrani, con al fianco Sim (Noomi Rapace), una zingara cartomante che li aiuterà a risolvere il caso.
Sherlock Holmes/Robert Downey Jr. è senza dubbio uno dei personaggi più riusciti in chiave postmoderna dell'ultimo decennio, così come il rapporto con Watson è uno dei più appassionanti. Anche in Sherlock Holmes 2: Gioco d'ombre l'aspetto che più risalta è proprio il legame che c'è tra i due protagonisti, fatto di battute ironiche, frecciatine sarcastiche ma soprattutto d'affetto profondo. In questa pellicola la loro liaison amorosa, perchè è di questo che si tratta, raggiunge vette sempre più alte: vediamo uno Sherlock geloso e indispettito al matrimonio di Watson, che cerca, inconsciamente (anche se non troppo), di allontanare il suo amico dalla recente coniuge, per averlo tutto per sè. Le allusioni gay non mancano di certo e trovano il loro apice nel travestimento da donna dell'investigatore.
La mano del regista è molto presente e non potrebbe essere altrimenti se al timone troviamo un autore come Guy Ritchie, criticabile o meno per i suoi film violenti e forse un pò misogini, ma sempre divertenti e ben realizzati. Per questo film, Ritchie dà sfogo a tutta la sua creatività e al suo talento realizzando sequenze d'azione visivamente fantastiche, anche se a volte esagera un pò troppo con l'utilizzo del ralenti, suo marchio di fabbrica. Da sottolineare le belle musiche di Hans Zimmer (non poteva essere altrimenti), forse a volte troppo invadenti.
Piccole note negative: la presenza di Noomi Rapace, la Lisbeth della saga Millennium versione originale, recentemente premiata al Festival di Roma per la sua convincente interpretazione in Babycall, qui presenza quasi evanescente e fuori luogo; Jared Harris, scelto per interpretare la nemesi di Sherlock, un viso troppo banale considerando che al suo posto ci sarebbero potuti essere volti come quelli di Brad Pitt e Daniel Day-Lewis; infine la lunghezza della pellicola un pò eccessiva, con qualche minuto in meno sarebbe stata più godibile.
Il finale rimane aperto a un quasi sicuro terzo capitolo, visto che la Warner Bros, casa di produzione della saga, pare abbia commissionato a Drew Pearce, ora alle prese con il terzo Iron man, la sceneggiatura del prossimo episodio.