Recensione Scusa, mi piace tuo padre
Recensione della commedia Scusa, mi piace tuo padre di Julian Farino con Leighton Meester, Hugh Laurie, Alia Shawkat, Adam Brody, Catherine Keener. Una prima parte divertente, con gag esilaranti grazie soprattutto alle performance di Oliver Platt e Allison Janney.
di Giorgia Tropiano / 04.12.2012 Voto: 5/10
Scusa, mi piace tuo padre (titolo originale The Oranges, chiamati così gli abitanti del quartiere di Orange Drive, nel New Jersey, ennesimo esempio di traduzione completamente diversa e poco originale) è una commedia natalizia americana diretta da Julian Farino, regista inglese, trasferitosi negli Stati Uniti nel 2004 per lavorare per la HBO, curando le serie Entourage, Big Love e Roma. Questo film è il suo primo lungometraggio per il cinema negli Stati Uniti. Protagonisti della pellicola sono Hugh Laurie, famoso per essere Dottor House in televisione e Leighton Meester, la Blair di Gossip Girl, accompagnati da bravi attori come Catherine Keener (Essere John Malkovich), Allison Janney (Juno) e Oliver Platt (Frost/Nixon – il duello). Il film è stato presentato durante il Toronto Film Festival del 2011 ed esce con un anno di ritardo nelle sale italiane.
Le famiglie Walling e Ostroff sono vicine di casa nel quartiere di Orange Drive, New Jersey, e amiche da sempre. I due capofamiglia, David Walling (Hugh Laurie) e Terry Ostroff (Oliver Platt), sono inseparabili, così come le rispettive mogli. Organizzano cene, passano le vacanze insieme e amano la loro vita tranquilla e serena. Non la pensano così i loro figli, tutti fuggiti o vogliosi di farlo dall’asfissiante e limitante vita di provincia. I Walling hanni due figli, Toby (Adam Brody), il grande, che vive all’estero per lavoro e Vanessa (Alia Shawkat) che sogna di lavorare come designer a New York. Gli Ostroff hanno solo una figlia, Nina (Leighton Meester), ribelle e insofferente, fuggita da Orange Drive subito dopo il liceo e in giro per il mondo. Le loro vite tranquille e le loro certezze affondano con il ritorno a casa di Nina. Sì perché la giovane ragazza si innamora di David Walling e la scandalosa relazione non può che creare squilibri e sconvolgere non solo le rispettive famiglie ma tutta la ristretta comunità di Orange Drive.
Se si pensa che ricevere la notizia che la propria figlia ventiquattrenne, lontana da cinque anni da casa, sta per sposarsi con un tipo che non è esattamente il prototipo del genero perfetto, è la peggior situazione che possa capitare è perché non si è ancora presentata quella in cui sempre quella figlia avvia una relazione con il vicino di casa con il doppio dei suoi anni, nonché grande amico di famiglia e con una figlia della stessa età della ragazza. È quello che accade in Scusa, mi piace tuo padre, che sconvolge totalmente l’equilibrio di due famiglie, soprattutto all’interno di un piccolo paese, dove è impossibile tenere qualcosa dentro le quattro mura di casa.
La pellicola ha tutta una prima parte divertente, con gag esilaranti grazie soprattutto alle performance di attori caratteristi come Oliver Platt e Allison Janney, per poi perdere colpi nella seconda parte quando la follia e l’ironia lascia il posto alla tristezza e alla serietà della situazione, in maniera più razionale e giusta ma anche più noiosa, con un finale molto scontato, eticamente corretto e poco coraggioso.
Scusa, mi piace tuo padre è una commedia piatta e abbastanza inutile, che si può tranquillamente evitare.