Recensione: Oblivion
Recensione del film Oblivion con Tom Cruise: prima parte molto interessante e avvincente, meno la seconda; film nel complesso riuscito con belle musiche e un Tom Cruise in grande forma.
di Giorgia Tropiano / 10.04.2013 Voto: 7/10
Oblivion è il nuovo film di fantascienza realizzato da Joseph Kosinski, diventato famoso grazie a Tron – Legacy, sequel del famoso film degli anni Ottanta, Tron. Tom Cruise ha il ruolo del protagonista ed è affiancato da un grande cast che comprende Morgan Freeman, Melissa Leo (premio Oscar per The Fighter), Olga Kurylenko (protagonista del nuovo film di Terrence Malick, To the Wonder), Andrea Riseborough (W.E.: Edward e Wallis) e Nikolaj Coster-Waldau (il Jamie Lannister della serie tv Il trono di spade), la cui carriera è in crescente ascesa. La pellicola punta molto sull'estetica e sull'uso degli effetti visivi, tanto da avvalersi di un team molto competente come il direttore della fotografia premio Oscar Claudio Miranda, lo scenografo Darren Gilford e il supervisore degli effetti visivi Eric Barba, tutti già collaboratori del regista in Tron – Legacy.
Nel 2017 la Luna è stata disintegrata da alieni conosciuti con il nome di Scavenger e di conseguenza la Terra ha iniziato a morire. Sessant'anni dopo gli uomini hanno vinto la guerra ma l'ecosistema terrestre è diventato inabitabile così i sopravvissuti vivono su un satellite di Saturno e inviano quotidianamente droni sul pianeta Terra per rintracciare ed eliminare tracce di alieni rimasti. Jake Harper (Tom Cruise) e Vika (Andrea Riseborough) sono in missione su una postazione vicino la Terra e hanno il compito di riparare i droni. Mancano solo due settimane alla fine del loro lavoro e poi potranno raggiungere gli altri su Titanio. Un giorno però la loro quotidianità è interrotta dall'arrivo improvviso di una giovane donna (Olga Kurylenko) all'interno di una navicella che precipita sulla terra. Jack la salva e da quel momento tutto cambia.
Fare un film di fantascienza è sempre un rischio, innumerevoli sono le tipologie di alieni che sono state inventate e portate sul grande schermo, così come tanti sono i mondi e le scenografie create ex novo per narrare di eventi futuri e catastrofici. Nonostante ciò, Oblivion riesce e portare un contributo nuovo al genere. L'esistenza sul pianeta Terra è giunta alla fine, non è rimasto altro che rovine, detriti e lande desolate ma la scenografia realizzata è potente. Il protagonista si muove tra ciò che rimane dei simboli della Grande Mela, quindi troviamo la fiaccola della Statua della Libertà in fondo a uno strapiombo, una parte del ponte di Brooklyn ormai sommerso dalla terra, la famosa biblioteca newyorkese in rovina e invasa dagli Scavenger, ma soprattutto l'Empire State Building devastato che diventa una location importante nel film. Ma la componente visiva di Oblivion non è fatta solo di macerie, è composta anche da cose belle come la Freedom Tower tutt'ora in costruzione a New York, completata e mostrata in un flashback ambientato nel 2017.
Detto ciò, Oblivion ha una prima parte molto interessante e avvincente, poi nella seconda tende a stancare, l'attenzione cala e la storia si fa più complicata, con problemi di sceneggiatura e un prevedibile finale. Nel complesso comunque il film è riuscito, con belle musiche e un Tom Cruise in grande forma. Consigliato.