Il principe abusivo di Siani
Il principe abusivo di Siani

Recensione Il principe abusivo di Alessandro Siani


Recensione del film Il principe abusivo, esordio alla regia di Alessandro Siani, con Siani, Christian De Sica, Sarah Felberbaum, Serena Autieri. Una storia leggera, dal finale prevedibile, ma garbata e piacevole.
Voto: 7/10

Fino a pochi anni fa, Alessandro Siani era una giovane promessa della comicità italiana, e napoletana in particolare, che vantava apparizioni in qualche programma televisivo satirico e alcuni ruoli cinematografici. La situazione è decisamente cambiata grazie all’immenso e forse anche imprevisto successo di Benvenuti al sud e del sequel Benvenuti al nord nei quali l’attore ha recitato in coppia con Claudio Bisio, ironizzando sugli stereotipi che contrappongono il Nord ed il Sud d’Italia. Forte di questa enorme popolarità, Siani ha avuto carta bianca per tentare il passo successivo, ovvero l’esordio alla regia con Il principe abusivo, di cui firma anche soggetto e sceneggiatura, in coppia con Fabio Bonifacci, già autore proprio di Benvenuti al nord oltre che di numerose commedie italiane di successo degli ultimi anni.

In questo film Alessandro Siani resta in parte legato al personaggio del napoletano verace che lo ha reso famoso: il suo personaggio è Antonio, disoccupato che vive a scrocco come meglio può, offrendosi anche come cavia per i medicinali pur di guadagnare qualche soldo, che dovrà trasformarsi nel principe abusivo del titolo. Letizia (Sarah Felberbaum), principessa di un piccolo regno, sta cercando un modo per rendersi più nota al popolo così da poter raccogliere fondi per opere di beneficenza e il ciambellano di corte (Christian De Sica) la convince che, per attirare l’attenzione della stampa, l’unico modo è quello di innamorarsi di un povero. Il ciambellano si fa così carico delle lezioni di etichetta e di galateo per Antonio, che però non è il solo ad avere qualcosa da imparare: anche il ciambellano, infatti, dovrà acquisire più spontaneità per riuscire a conquistare Jessica (Serena Autieri), la cugina di Antonio.

Nonostante molte gag siano legate all’uso del dialetto napoletano, che risulta incomprensibile agli altri personaggi, Siani in Il principe abusivo abbandona l’opposizione Nord/Sud per giocare sul contrasto fra ricchezza e povertà, fra nobili eleganti talvolta solo all’apparenza e proletari meno sofisticati, ma più genuini e spontanei. Commedia romantica dal sapore di favola, il film evita la comicità più grossolana e non scade mai nella volgarità, con qualche frecciatina all’attualità, vedi il gossip come modo più rapido per diventare celebri, o i festini come passatempo dei più ricchi.

In questo debutto alla regia, Alessandro Siani è aiutato e sorretto, da un cast eterogeneo: Sarah Felberbaum dall’aspetto etereo per il ruolo della principessa dal cuore d’oro, Christian De Sica lodevolmente lontano dai cinepanettoni che infonde una vena di tenerezza al suo ciambellano e si concede un duetto, canto e ballo, con Serena Autieri nei panni di Jessica, citando le passate esperienze teatrali nel musical di entrambi gli attori. Diverte anche Marco Messeri, da tempo uno dei più apprezzati caratteristi italiani, e lo spassoso cameo di Salvatore Misticone, uno dei personaggi di contorno dei due Benvenuti.

Il principe abusivo si rivela un felice esordio alla regia per Alessandro Siani, in grado di ritrovare il pubblico che lo ha seguito finora e di proporre una storia leggera, dal finale prevedibile, ma garbata e piacevole.

Valutazione di Matilde Capozio: 7 su 10
Il principe abusivo
Impostazioni privacy