Recensione: Effetti collaterali
Recensione del film Effetti collaterali di Steven Soderbergh con Channing Tatum, Jude Law e Rooney Mara: regia di Soderbergh e recitazione degli attori efficace.
di Giorgia Tropiano / 24.04.2013 Voto: 6/10
Effetti collaterali è il nuovo film di Steven Soderbergh, regista statunitense diventato famoso al grande pubblico per la trilogia di Ocean. Dopo il successo di Magic Mike, la pellicola che racconta il mondo degli spogliarellisti prendendo spunto dalla vera esperienza in quell'ambiente del suo protagonista Channing Tatum, il regista sceglie di dirigere un thriller basato sul mondo degli psicofarmaci e degli effetti collaterali che essi comportano sul comportamento dei paziente che li assumono. Il cast è formato da tre attori che hanno già collaborato in precedenza con il regista: Jude Law (Contagion), Catherine Zeta-Jones (Traffic) e Channing Tatum (Magic Mike) e da una new entry, Rooney Mara (Millennium – Uomini che odiano le donne).
Emily (Rooney Mara) e Martin Taylor (Channing Tatum) sono un giovane coppia felicemente sposata, fino a quando lui non viene arrestato e deve scontare quattro anni di prigione. Emily è incinta e perde il bambino, la vita da sola diventa sempre più difficile e pian piano la donna entra nel tunnel della depressione. Non basta l'uscita dalla galera del marito per farla stare meglio. La situazione diventa sempre peggiore, fino a quando Emily non tenta il suicidio. In ospedale conosce lo psichiatra Jonathan Banks (Jude Law) che cerca di aiutarla nel lungo processo di guarigione. Tutti i farmaci che le prescrive non sembrano giovarle, fino a quando non le prescrive un nuovo farmaco su consiglio della precedente psichiatra della donna, la dottoressa Victoria Siebert (Catherine Zeta-Jones). Il farmaco aiuterà molto Emily ma gli effetti collaterali dell'assunzione porteranno a conseguenze devastanti.
Nonostante Effetti collaterali metta insieme due delle stelle più richieste del momento a Hollywood, l'uomo sbanca botteghino Channing Tatum (che presto vedremo al lavoro nientemeno che con i Lana e Larry Wachowski e nel nuovo film di Christopher Nolan) e la talentuosa Rooney Mara (già una nomination agli oscar per il ruolo di Lisbeth Salander in Millennium), non riesce a portare fino in fondo le buone premesse iniziali. La pellicola inizia come un dramma che racconta la malattia di una donna e le conseguenze che essa porta all'interno della sua quotidianità per poi trasformarsi in un thriller che in realtà non ha nulla di ciò su cui dovrebbe basarsi un film di questo tipo: zero tensione, zero pathos e si avvia verso un finale molto scontato.
La tematica dell'uomo che combatte per far valere la verità e cerca di scoprirla da solo era già stata affrontata dal regista in Contagion, film per molti versi simile a questo, tra l'altro in entrambi i casi troviamo Jude Law nel ruolo citato. Nel caso di Effetti collaterali, non si tratta più di malattia contagiosa a livello mondiale ma di effetti collaterali dovuti all'assunzione di un farmaco, ma che coinvolgono comunque l'opinione pubblica. La regia di Soderbergh è molto efficace e anche la recitazione degli attori, peccato che la seconda parte del film perde man mano di interesse, sarà forse per l'assenza di Channing Tatum, attore dalla forte presenza scenica, in un ruolo che forse poteva essere sfruttato meglio e sviluppato di più, ma che invece viene lasciato ai margini.