Recensione Com’e’ bello far l’amore
Recensione del film Com'e' bello far l'amore (2012) diretto da Fausto Brizzi e con protagonisti Fabio De Luigi, Claudia Gerini, Filippo Timi, Giorgia Wurth, Alessandro Sperduti, Eleonora Bolla.
di Giorgia Tropiano / 07.02.2012 Voto: 5/10
Con Com'e' bello far l'amore Fausto Brizzi è pronto ad ottenere un ennesimo forte incasso al botteghino, perché dal suo esordio alla regia con Notte prima degli esami (a cui sono seguiti altri quattro film) tutti i suoi lavori sono stati dei grandi successi di pubblico e, che piaccia o meno, è ormai un esponente importante della nuova commedia italiana. Le sue opere, tutte sceneggiate da lui, perché prima che regista è anche, da molto tempo, uno sceneggiatore, forse hanno poco spessore e si somigliano un po' tutte ma sono comunque carine e, cosa che mancava alla commedia in Italia, non volgari. Com'e' bello far l'amore non fa eccezione.
Una coppia di quarantenni, Andrea (Fabio De Luigi) e Giulia (Claudia Gerini), vivono una vita serena e tranquilla con il loro figlio adolescente Simone, ma hanno un problema: non fanno sesso. Vuoi per pigrizia, per poca fantasia o perché la ruotine quotidiana ha preso il sopravvento, fatto sta che la loro intesa a letto non è più quella di una volta. Tutto cambia però quando nella loro vita arriva Max (Filippo Timi), un amico di vecchia data di Giulia, che ora è un famoso pornodivo. L'amico, esperto in materia, presto diventerà il loro consigliere personale e cercherà di far tornare l'intesa sessuale nella coppia, spesso facendoli ritrovare in situazioni improbabili.
Prima dell'inizio vero e proprio della storia, Fausto Brizzi ci propone un simpatico prologo metacinematografico in cui, attraverso molte citazioni, prende in giro i film d'autore e parla a ruota libera di cinema. Un inizio che con il film centra ben poco, voluto forse per esprimere il suo punto di vista e sfruttare le potenzialità del tridimensionale ma sicuramente l'idea è originale. Dopo di che entriamo ufficialmente nella storia e da qui in poi l'originalità espressa in precedenza si perde del tutto. L'idea di affrontare un argomento che spesso viene sentito come tabù non solo al cinema ma proprio all'interno della società, a volte anche nella coppia stessa è buona, la realizzazione meno. Oltre ad alcune gag carine (tutte affidate tra l'altro all'ottimo talento comico di Fabio De Luigi), il film non riesce mai veramente a decollare e si rifugia nel finale a lieto fine scontato, caratteristica della commedia romantica, vera natura del film, che invece poteva sfruttare di più le potenzialità dell'argomento trattato.
Il cast è buono, De Luigi è il vero trascinatore del film , la Gerini è brava ma si spoglia un po' troppo, Giorgia Wurth si cala perfettamente nei panni della pornodiva russa, l'unica pecca è Filippo Timi. Lui è uno degli attori, insieme a pochi altri, più bravi del nostro cinema, è veramente un talento straordinario, ma questo ruolo non fa proprio per lui, non ha tempi comici, è troppo impostato, ha un tipo di recitazione troppo teatrale e poco naturale, non spontanea, caratteristiche che invece sono fondamentali nella commedia.
È comunque un film carino per svagarsi e per passare un San Valentino (uscita strategica della pellicola) diverso.