Recensione Alvin Superstar 3 – Si salvi chi puo’
Recensione del film Alvin Superstar 3: si salvi chi puo' (2011) diretto da Mike Mitchell e con protagonisti Jason Lee, David Cross, Jenny Slate, Justin Long, Matthew Gray Gubler, Jesse McCartney.
di Giorgia Tropiano / 05.01.2012 Voto: 6/10
I simpatici scoiattoli tornano con Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può, una nuova avventura con nuove coreografie insieme all'ormai inseparabile "papà" Dave (Jason Lee) e al cattivo, si fa per dire, zio Ian (David Cross).
I Chipmunks e le Chipettes partono per un viaggio in crociera con Dave, prossimi ad esibirsi all'International Music Awards. A causa si una serie di peripezie naufragano su un'isola deserta (o quasi) e si trovano ad affrontare pericoli imprevisti.
Come i due capitoli precedenti Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può è un film creato ad un unico uso e consumo dei più piccoli, per i quali è sicuramente divertente e simpatico, per gli adulti un po' meno. Questo terzo capitolo mostra in realtà dei tentativi, appena accennati, di rivolgersi ai più grandi attraverso citazioni sparse qua e là di film famosi, un po' scontate: ovviamente a Cast Away, vista la tematica del naufragio, al Signore degli anelli e nell'ambientazione a Lost, il telefilm culto creato da J.J. Abrams, ma anche questi sterili tentativi non vanno a buon fine.
La prima parte del film è meno riuscita e più noiosa, poi, nella seconda parte la pellicola cambia e diventa più piacevole. Ritroviamo il Theodore fifone, i battibecchi tra Alvin e Brittany (che scopre di essere intelligente oltre che carina) ma la novità è il nuovo Simon, il quale, a causa di un morso di un ragno, crede di essere un temerario e affascinante scoiattolo francese, e riesce così a conquistare il cuore di Jeanette.
Per Alvin l'esperienza del naufragio in un'isola deserta è una esperienza formativa. Alvin diventa cosi' più maturo, si rende conto dei valori importanti e impara a cavarsela da solo, senza l'aiuto costante dei suoi fedeli amici; dall'altra parte Dave si rende conto di essere, a volte, troppo severo e che bisogna avere più fiducia nei propri "figli", ai quali, ogni tanto, va lasciato più spazio. E così anche l'immancabile messaggio educativo rivolto ai ragazzi (e non solo) è presente.
Non manca proprio nulla per far passare un soddisfacente pomeriggio ai propri figli o nipoti!