Quelli che mi vogliono morto
Quelli che mi vogliono morto

Quelli che mi vogliono morto, recensione del thriller d’azione con Angelina Jolie


Un thriller vecchio stile in cui i protagonisti sono in corsa contro il tempo per salvarsi da una serie di pericoli, che punta sulle scene d'azione e che vede nel cast Angelina Jolie insieme ad altri nomi noti del grande e piccolo schermo.
Voto: 6/10

Quando viene a sapere della morte del suo capo e della sua famiglia in un'esplosione dovuta a un'apparente fuga di gas, un contabile forense (Jake Weber) capisce di essere in pericolo: così scappa in fretta e furia insieme al figlio Connor (Finn Little), inseguiti da due killer professionisti (Aiden Gillen e Nicholas Hoult) con lo scopo di recuperare le informazioni compromettenti di cui l'uomo è in possesso.

Arrivati nei pressi di un villaggio tra i boschi del Montana in cui cercare rifugio, la loro strada si intreccia con quella di Hannah (Angelina Jolie), vigile del fuoco paracadutista reduce da un evento traumatico che l'ha messa in crisi sia a livello professionale che personale, la quale si farà carico di proteggere il piccolo Connor, in una corsa contro il tempo in cui gli assassini non sono gli unici pericoli.

Quelli che mi vogliono morto è tratto dall'omonimo romanzo di Michael Koryta pubblicato nel 2014, e l'adattamento per lo schermo è arrivato forse non a caso nelle mani di Taylor Sheridan, uno dei cineasti che negli ultimi anni ha contribuito, sia come sceneggiatore che come regista (Sicario, I segreti di Wind River, e per la tv Yellowstone) a reinventare il genere del moderno western, con storie spesso ambientate in territori di frontiera, luoghi di scontro non solo fra gli uomini ma anche con gli elementi di una natura selvaggia e ostile.

Anche in questo caso infatti l'ambientazione gioca un ruolo molto importante nella storia, con i personaggi che si muovono in un territorio minacciato da temporali quanto da incendi, tra alberi e fiumi che offrono un nascondiglio ma celano anche pericoli e nemici non visibili. 

È un film teso e rapido, che getta da subito lo spettatore nel cuore dell'azione e poi concentra gli eventi nell'arco di poche ore, riducendo all'osso ogni informazione non essenziale: a eccezione del personaggio di Hannah e, in parte, dello sceriffo Ethan (Jon Bernthal), degli altri protagonisti sappiamo poco o nulla, se non il loro ruolo nella storia; è come se il film ci volesse ricordare in ogni momento che non c'è tempo da perdere, che bisogna affrettarsi verso il proprio obiettivo senza prestare troppa attenzione agli elementi non necessari.

Anche quando fa leva sul versante più emotivo, la trama si mantiene semplice, limitandosi ad affidarsi a quei concetti basilari come il rapporto tra genitori e figli, gli strascichi lasciati da ferite e traumi irrisolti, fino alla ricerca di una famiglia, o di quello che più vi si avvicina, nelle circostanze straordinarie che uniscono inaspettatamente le persone. 

Angelina Jolie rispolvera il suo passato di eroina di film d'azione (in attesa anche di vederla a fine anno nell'attesissimo blockbuster Marvel  Eternals) per una storia che invece punta su un impianto da thriller vecchio stampo su scenari realistici, fra suspense e una manciata di sequenze avventurose e scenografiche, grazie soprattutto alle location che offrono un'ambientazione intrigante e suggestiva. 

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
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