Operation Fortune, recensione dell’action-comedy di Guy Ritchie
Dal regista di 'Sherlock Holmes', arriva su Sky e NOW una commedia d'azione sulla missione segreta di un gruppo di spie, nel cast Jason Statham e Hugh Grant.
di Matilde Capozio / 14.04.2023 Voto: 5/10
Operation Fortune si apre con il furto di un misterioso e segretissimo dispositivo la cui compravendita potrebbe mettere a rischio la sicurezza del mondo intero; ecco perché i servizi segreti britannici decidono che non c’è tempo da perdere e invece di servirsi della normale procedura, bisogna ricorrere alle vie traverse per recuperare al più presto la refurtiva. Viene così assemblata una squadra di liberi professionisti, i migliori sul mercato, a cominciare proprio da Orson Fortune (Jason Statham), che ha sempre alcune manie e richieste stravaganti ma è infallibile nel portare a termine una missione, a cui vengono affiancati l’esperta di informatica Sarah (Aubrey Plaza) e il tuttofare J.J. (il rapper Bugzy Malone). Poiché l’obiettivo del gruppo è Greg Simmonds (Hugh Grant), mercante d’armi miliardario, nell’operazione viene coinvolto anche l’attore Danny Francesco (Josh Hartnett), star del cinema d’azione di cui Simmonds è un grandissimo ammiratore, e come se non bastasse l’impresa è complicata anche dalla presenza di un agente rivale.
Il regista inglese Guy Ritchie prosegue nel solco del genere che gli ha dato la notorietà, la crime comedy, in questo titolo scritto insieme agli abituali collaboratori Ivan Atkinson e Marn Davies, e interpretato da alcuni volti noti del suo cinema, a partire dal fedelissimo Jason Statham, anche se il risultato è una pellicola non particolarmente ispirata, che poggia su meccanismi e situazioni abbastanza triti; la trama intreccia azione e ironia, fra battute a doppio senso, inseguimenti in auto, meraviglie della tecnologia e sparatorie, scambi d’identità e combattimenti corpo a corpo, con gli inevitabili errori e malintesi, il tutto condito da location internazionali e spesso glamour, con jet privati, yacht di lusso e magnifiche ville.
Non che ci dovesse aspettare l’innovazione a tutti i costi, ma un pizzico di estro in più sia in regia che in sceneggiatura non avrebbero guastato, mentre qui c’è qualche momento gradevole ma l’attenzione rischia spesso di calare in fretta.
La storia naturalmente poggia in gran parte su un cast corale che non si prende troppo sul serio e che gioca divertito sui personaggi sopra le righe che incarnano, a cominciare dallo stesso Statham, sempre con l’aria corrucciata di chi vorrebbe trovarsi altrove, ma che dimostra di essere ancora uno dei re del cinema d’azione, un autoironico Grant che continua così la sua fase di personaggi perfidamente sopra le righe, viscidi e sgradevoli, e altri ancora, fra cui un rilassato e soave Cary Elwes.
Operation Fortune è insomma un film che va sul sicuro senza grandi azzardi, e questo lo rende comunque adatto a una serata all’insegna dell’intrattenimento senza troppi pensieri né aspettative, con l’unico rischio di non restare a lungo impresso.