Omicidio all’italiana, recensione
Con Omicidio all'italiana, Maccio Capatonda torna riproporci la sua comicità fatta di situazioni surreali e demenziali, questa volta riuscendo anche a far riflettere, oltre che a divertire.
di redazione / 02.03.2017 Voto: 7/10
Il piccolo e sperduto paesino di Acitrullo, guidato dal sindaco Piero Peluria (Maccio Capatonda – Marcello Macchia) e dal fratello Marino (Herbert Ballerina – Luigi Luciano) viene sconvolto da una tragedia, quando, una notte, muore accidentalmente la contessa del paese. Peluria deciderà quindi di approfittare dell'avvenimento e di inscenare un omicidio, richiamando così l'attenzione dei media, e soprattutto della nota trasmissione "Chi l'Acciso", sulla vicenda. In questo modo riuscirà a rendere famoso il suo borgo, ormai dimenticato ed in decadenza. Le cose però non andranno proprio come previsto, e il sindaco si ritroverà ad affrontare una serie di peripezie e disavventure.
Dopo Italiano Medio, Maccio Capatonda (Marcello Macchia) torna a dirigere un nuovo film, questa volta mostrandoci, in chiave comica, quelle che sono le situazioni peggiori, ma talvolta incredibilmente e paradossalmente vere, che ci si ritrova a vivere in Italia quando avviene una tragedia come quella di un omicidio. Si passa quindi dalla tv che strumentalizza il dolore, all'influenza dei media, che stravolgono la realtà degli avvenimenti per fornirne una propria e che si accaniscono sulle persone coinvolte, passando per la polizia che non sempre risulta capace nelle indagini, fino ad arrivare ai curiosi che visitano i luoghi del delitto per scattarsi selfie. Capatonda raccoglie quindi tutte queste situazioni, per creare una commedia decisamente divertente e pregna inevitabilmente del suo stile surreale e nonsense, che allo stesso tempo però si pone anche come un mezzo per fare una critica alla società odierna, in grado di far riflettere molto sulla situazione italiana al giorno d'oggi.
Le gag e le situazioni che ci vengono mostrate sono spesso come sempre estremamente divertenti, e sicuramente possono essere apprezzate maggiormente da chi ama già lo stile del comico, tuttavia, forse anche perchè in questo caso si ha a che fare con un film vero e proprio e non un prodotto televisivo di una durata più ridotta, alla lunga tendono a risultare un po' ripetitive e poco brillanti. In ogni caso complessivamente la narrazione è scorrevole e la sceneggiatura risulta scritta bene. Ottima la scelta del cast, così come lo sono le interpretazioni, tra cui spicca, oltre ovviamente a quella del protagonista, anche quella della bravissima Sabrina Ferilli, nei panni della giornalista senza scrupoli Donatella Spruzzone.
Molto buone anche le scenografie e la scelta delle varie location, che risultano pittoresche e suggestive, soprattutto quando ci si trova ad osservare il borgo in cui è ambientata la storia. In conclusione si può dire che in Omicidio all' Italiana indubbiamente l'impegno nella realizzazione del film si veda, e sebbene ci sia forse solo qualche piccolo aspetto da migliorare, in generale risulta una buona commedia, che mescola in modo equilibrato situazioni più demenziali e nonsense a riflessioni più serie.