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Official Secrets, recensione del thriller politico con Keira Knightley

Keira Knightley, Matt Smith e Ralph Fiennes in una vicenda di spionaggio ispirata a una storia vera.

Official secrets si basa su una storia vera accaduta nel 2003, quando una donna di nome Katharine Gun (interpretata nel film da Keira Knightley), impiegata come traduttrice presso l'agenzia governativa GCHQ, lesse un'e-mail in cui si svelava il tentativo, da parte degli Stati Uniti, di ottenere in maniera illecita i voti per appoggiare l'invasione dell'Iraq. La donna diffuse di nascosto le informazioni di cui era entrata in possesso, che furono pubblicate da un quotidiano, e lei si ritrovò così al centro di un'indagine che ne comprometteva sia la carriera che la vita privata.

Quella del whistleblower è una figura sempre al centro di polemiche e dibattiti: eroe o traditore? Nel caso di Katharine, il film mostra come le sue azioni siano motivate dalla volontà di fare ciò che ritiene moralmente ed eticamente corretto, seppure sottovalutando, inizialmente, la portata del proprio gesto che la porta a trovarsi di fronte a conseguenze impreviste, non solo sul lavoro ma anche in casa (suo marito è straniero e vede compromessa la propria permanenza nel Regno Unito).

In parallelo, il film porta avanti anche un'altra linea narrativa, quella dell'indagine giornalistica condotta dall'Observer, concentrandosi in particolar modo sul personaggio del reporter Martin Bright (Matt Smith), anch'egli alle prese con rischi e ostacoli ma motivato dalla ricerca della verità. Si arriva infine al processo in cui è coinvolta la protagonista, dove dubbi e giudizi sono esaminati e valutati anche quindi da un punto di vista legale e giuridico (Ralph Fiennes ha il ruolo, secondario ma importante, di uno degli avvocati).

Regista di Official secrets è il sudafricano Gavin Hood, vincitore di un Oscar per Il mio nome è Tsotsi, ma già a suo agio col genere del thriller politico, avendo diretto anche Rendition e Il diritto di uccidere; qui dirige un cast di nomi importanti del cinema britannico (oltre agli interpreti già citati, troviamo anche Matthew Goode, Rhys Ifans, Conleth Hill e altri) in un film che si avvale di una struttura solida, sia nella forma che nel contenuto, e il richiamo a una vicenda reale, anche se ad oggi spesso dimenticata. 

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