

Nessuno come noi, recensione del film di Volfango De Biasi
Nella Torino del 1987, si intrecciano le vicende sentimentali di adolescenti, genitori e insegnanti, tutti alla ricerca dell'amore, tra gioie e delusioni, dall'omonimo romanzo di Luca Bianchini.
di Matilde Capozio / 11.10.2018 Voto: 6/10
Lo capiamo fin dai titoli di testa, sulle note dell'immancabile Take on me degli A-ah: ci troviamo sul finire degli anni '80, in un'epoca in cui tante cose erano destinate a cambiare a breve, ma altre sarebbero rimaste sempre uguali, o quasi.
Vincenzo (Vincenzo Crea) studia in un liceo torinese e, anche se i genitori lo vorrebbero ingegnere, lui preferisce immaginarsi nei panni di uno scrittore, è innamorato della sua migliore amica, Caterina (Sabrina Martina), ed è affascinato dal nuovo compagno di classe, il ricco e viziato Romeo (Leonardo Pazzagli). Nel frattempo Betty (Sarah Felberbaum), insegnante dei ragazzi, single e disillusa in amore, conosce il borioso docente universitario Umberto (Alessandro Preziosi), padre di uno degli studenti.
Nessuno come noi, diretto da Volfango De Biasi, è liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Luca Bianchini (dai cui libri sono già stati portati al cinema Io che amo solo te e il suo seguito La cena di Natale).
La storia intreccia le vicende dei protagonisti adolescenti e quelle degli adulti, esplorando da un lato i primi amori, spontanei, titubanti e dolorosi, dall'altro le relazioni adulte, fatte di compromessi ma anche di passioni inattese. I personaggi del film cercano la felicità, ciascuno a suo modo e con i suoi mezzi, provando a capire quali siano le cose veramente importanti e quelle a cui, invece, si è disposti a rinunciare.
L'intreccio segue così un percorso piuttosto classico, in cui entrano in gioco amore, amicizia, tradimenti, gelosie, toccando anche il tema del rapporto fra genitori e figli.
L'ambientazione negli anni '80 ci viene ricordata da alcuni dettagli (i primi giganteschi telefoni cellulari) ma altrimenti resta in secondo piano, senza diventare un'operazione nostalgia ma concentrando l'attenzione su dinamiche universali ed eternamente attuali. Nonostante la definizione di commedia romantica, ciò che in realtà manca al film è forse proprio un pizzico di comicità e di ironia in più, così come una vera e profonda empatia verso i suoi personaggi.
Nessuno come noi è un film privo di un'idea forte che lo possa differenziare da altre opere simili, ma narra le proprie storie con tono gradevole e leggero, raccontando gioie e dolori dell'amore, in tutte le sue sfumature.