Mistress America
Mistress America

Mistress America, la recensione


Mistress America è una commedia brillante, scritta in maniera impeccabile, con dialoghi divertenti e personaggi che rimangono impressi perché caratterizzati alla perfezione. Ottimo film.
Voto: 8/10

Mistress America è la nuova commedia scritta, in collaborazione con Greta Gerwig, e diretta da Noah Baumbach, uno degli autori statunitensi più apprezzati della nuova generazione di registi contemporanei. Acquista popolarità e lodi dopo aver scritto la sceneggiatura de Le avventure acquatiche di Steve Zissou diretto da Wes Anderson nel 2005, con il quale torna a collaborare nel 2009 realizzando lo script di Fantastic Mr. Fox. Continua nel frattempo la sua carriera di regista, ora al suo nono lungometraggio, decimo se si conta anche il documentario realizzato con Jake Paltrow su Brian De Palma, visto all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Mistress America, girato nell'amata New York, è presentato per la prima volta a gennaio durante il Sundance Film Festival e ora arriva in Italia alla Festa del Cinema di Roma dopo essere uscito quest'estate nelle sale statunitensi.

La giovane Tracy (Lola Kirke) si trasferisce nella Grande Mela per studiare al college ma quella che immaginava come un'esperienza entusiasmante si sta rivelando essere una delusione. La ragazza non riesce a farsi degli amici e a vivere appieno le opportunità di divertimento che offre una città come New York. La sua vita ha una svolta quando conosce la sua futura sorellastra, Brooke (Greta Gerwig), donna stravagante e follemente entusiasta della vita, piena di idee e molto impegnata. Diventa da subito un punto di riferimento per Tracy, la guarda con ammirazione e diventa anche fonte di ispirazione per i racconti che la ragazza scrive. Entrata come un uragano nella sua vita, Brooke coinvolgerà totalmente la giovane nelle sue pazze avventure.

Mistress America è una commedia scritta egregiamente. E' l'esempio perfetto di come la scrittura, i dialoghi brillanti e i personaggi ben delineati siano fondamentale per la riuscita o meno di film di questo genere. Noah Baumbach, come il suo amico e collega Wes Anderson, è sicuramente maestro in questo e così vien fuori una pellicola frizzante, divertente, con un buon ritmo e soprattutto ottimi dialoghi. Ogni scena, ogni situazione è collegata all'altra da un filo rosso che non si spezza mai, l'attenzione dello spettatore non cede e si ha voglia di seguire le bizzarre vicende dei protagonisti senza distrazioni. Merito di ciò è ovviamente anche dell'ottimo cast e di una brillante Greta Gerwig, in questo caso anche in veste di sceneggiatrice nonchè di compagna di vita del regista, che delinea un personaggio al quale è impossibile non affezionarsi. 

New York è quasi una protagonista della pellicola. Che sia attraverso la vitalità caotica di Times Square, l'affascinante mondo notturno dei locali alla moda o la vivacità artistica del Village, ogni zona presente nella pellicola non fa solo da scenografia ma contribuisce al fascino della storia e delle vicende raccontate. Non si può che apprezzare un film così.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 8 su 10
Mistress AmericaFesta del Cinema di Roma 2015
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