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Mission: Impossible – Dead Reckoning (Parte uno), recensione del film

Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno non deluderà i fan, tra azione, inseguimenti ma anche divertimento e scene più profonde.

Torna nelle sale cinematografiche, dopo cinque anni dall’ultima pellicola della saga, Mission: Impossible con il suo settimo capitolo dal titolo Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno. Si perché questa nuova avventura dell’agente segreto Ethan Hunt è divisa in due parti, con la seconda ed ultima che uscirà, con una data già programmata, a giugno del 2024. Con questo escamotage di girare un lungo film diviso in due parti, la produzione si è garantita l’uscita in sala di due pellicole della saga in due anni e il pubblico potrà ritrovare sul grande schermo i suoi amati personaggi senza dover aspettare anni per la prossima uscita.

Che Mission: Impossible – Dead Reckoning fosse un progetto molto più grande rispetto ai capitoli precedenti lo si poteva già intuire dal grande cast ricco di star che fanno parte del film: oltre all’ovvio ritorno di Tom Cruise, nei panni anche di produttore, ritroviamo i suoi fidati aiutanti Benji e Luther interpretati rispettivamente da Simon Pegg e Ving Rhames, Ilsa Faust (Rebecca Ferguson) ex agente dell’MI6 molto legata ad Ethan, e la Vedova Bianca (Vanessa Kirby). Abbiamo poi le new entry Hayley Atwell, nel ruolo della nuova protagonista femminile della saga, Grace, e Esai Morales come nuovo antagonista principale.

Ethan Hunt questa volta è alle prese con un nemico senza volto

Ethan Hunt questa volta è alle prese con un nemico senza volto, un’entità, come viene definita nel film, che altro non è che un’intelligenza artificiale che ha preso il controllo e ora agisce secondo una propria coscienza. Lo scopo dell’agente segreto è quello di trovare una chiave e di scoprire che funzione avrebbe per poter manovrare ed eliminare questa entità che sta portando alla distruzione del mondo. Ethan è obbligato dalla sua coscienza ad accettare l’incarico, seppur molto stanco e scarico, ma allo stesso tempo deve affrontare i suoi demoni personali, con un dramma mai del tutto risolto che riemerge dal suo passato e che è costretto così a rivivere di nuovo, sommerso dalla paura che prova nei confronti di coloro che vorrebbe proteggere e tenere al sicuro. Insomma, questo nuovo capitolo è si un film pieno di azione e tensione, come tutti quelli della saga, ma anche molto più intimista e profondo, scava all’interno dei personaggi e delle loro paure profonde.

 

Tra i punti di forza del film ci sono le ambientazioni

Il film trova sicuramente uno dei punti di forza nelle ambientazioni scelte. La pellicola di apre all’interno di un sottomarino che, mai come in questo ultimo periodo, è così attuale, ricreando una sequenza perfettamente claustrofobica e di alta tensione. Ci spostiamo poi nell’aeroporto di Amsterdam, con un’altra lunga sequenza con spazi più aperti ma al tempo stesso con picchi di suspense, dati dalla minaccia di una bomba nucleare. Arriviamo poi in Italia, prima a Roma, dove l’azione e il divertimento la fanno da padrone, con inseguimenti su una cinquecento in giro per le strade della capitale, toccando le principali attrazioni della città, neanche fosse uno spot turistico e momenti talmente assurdi da far ridere e sorridere più di una volta. Poi a Venezia, dove l’atmosfera e il mood cambiano, tutto si fa più misterioso, cupo e soprattutto drammatico. Come ultima tappa di questo nuovo capitolo ci spostiamo sull’Orient Express, nella tratta da Venezia ad Innsbruck, e mentre il treno attraversa le alpi austriache c’è la scena più lunga e spettacolare della pellicola.

Per scoprire la fine dell’avventura bisognerà attendere il 2024

Mission: Impossible – Dead Reckoning spezza quindi la narrazione in due, bisognerà aspettare il prossimo anno per scoprire come si concluderà questa nuova avventura di Ethan Hunt, con un Tom Cruise sempre più dentro al ruolo e sempre più deciso, nonostante l’età che avanza, a combattere il passare del tempo con la scelta di non utilizzare stuntman anche per le scene più estreme e pericolose. Il pubblico non resterà deluso dalla pellicola, potrà trovare tutto ciò che ci si aspetta da un capitolo di Mission: Impossible, compresa ovviamente l’iconico e famoso ritornello della colonna sonora, capace sempre di far uscire lo spettatore dalla sala con una eccitazione tale da farlo immaginare nei panni di un agente segreto coinvolto in una missione impossibile.

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