Love & Death - Poster orizzontale
Love & Death - Poster orizzontale

Love & Death, recensione della miniserie con Elizabeth Olsen e Jesse Plemons


Da un reale fatto di cronaca nera, Love & Death è una miniserie in sette episodi in cui si narra dell'omicidio di una moglie e madre di famiglia, nel Texas del 1980, e della sua amica accusata del delitto, in una storia di tradimenti e segreti ancora non del tutto svelati.
Voto: 6/10

Love & Death è la nuova miniserie biografica di genere true crime, disponibile in esclusiva per l’Italia su TIMVision, che ricostruisce un vero caso di cronaca nera avvenuto più di quarant’anni fa negli Stati Uniti.
La serie è ambientata sul finire degli anni ’70, nella località di Wylie, in Texas, dove si intrecciano le vite dei personaggi principali, una comunità apparentemente unita i cui figli giocano insieme, in cui si frequenta la stessa chiesa e si organizzano attività per adulti e bambini; Candace Montgomery, chiamata da tutti Candy (Elizabeth Olsen, la saga degli Avengers, I segreti di Wind River) è, a detta di chiunque la conosca, una moglie e madre affettuosa e premurosa, ma in realtà si sente insoddisfatta del suo ménage domestico e del marito Pat (Patrick Fugit, Quasi famosi, L’amore bugiardo-Gone girl), onesto e rispettabile, ma poco stimolante o espansivo. Allan Gore (Jesse Plemons, Breaking Bad, Fargo) è un uomo anch’egli sposato e padre di famiglia, che accoglie quasi con rassegnazione i momenti di difficoltà e la depressione post-partum della moglie Betty (Lily Rabe, American Horror Story, The Undoing). È così che un giorno Candy si accorge di trovarsi attratta da Allan, decide di confessarglielo, e i due si accordano per iniziare una relazione clandestina, con il patto reciproco di aiutarsi solo a farsi del bene a vicenda e di interrompere la storia se uno dei due, o entrambi, correrà il rischio di affezionarsi troppo. Tra ripensamenti, indecisioni e rimpianti, la loro frequentazione comincia anche a destare sospetti e attriti coniugali finché sembra interrompersi definitivamente quando entrambi decidono di dedicare la loro attenzione ai rispettivi matrimoni.
Le cose precipitano in un giorno di giugno del 1980 quando, durante un’assenza da casa di Allan per un viaggio di lavoro, Betty Gore viene ritrovata brutalmente assassinata all’interno della loro abitazione; le accuse cadono rapidamente su Candy, ma resta da capire cosa sia realmente successo tra le due donne.
Se a qualcuno la storia potrà sembrare familiare è perché oltre, come abbiamo già scritto, ad essere basata su un vero fatto di cronaca, aveva già ispirato anche un’altra recente miniserie, Candy: Morte in Texas (2022), che vedeva come protagonista Jessica Biel, quindi in uno di quei casi in cui, quasi in contemporanea, vengono realizzati due prodotti che hanno lo stesso soggetto.

Love & Death | Trailer
Love & Death | Trailer

Una vera storia di cronaca nera che continua a ispirare la tv

Love & Death, che consiste di sette episodi, è stata creata da David E. Kelley, già autore di serie molto note e spesso premiatissime, e che puntano frequentemente l’attenzione specialmente sui personaggi femminili, con una predilezione per il giallo e il legal drama, da Ally McBeal alle più recenti Big little lies, The Undoing- Le verità non dette e Nine perfect strangers (protagonista delle ultime tre era Nicole Kidman che, tra l’altro, è anche una delle produttrici esecutive di Love & Death); ecco dunque una storia che fin dal titolo rimanda ad Amore e Morte, Eros e Thanatos, le due pulsioni opposte e complementari che, secondo l’antica mitologia greca, erano perennemente in lotta con la realtà, una che dovrebbe unire, l’altra separare, ma entrambe inclini a dominare gli istinti dell’uomo fino a cambiare spesso il corso della vita, come anche in questo caso.

È comprensibile l’interesse che questa storia continua a suscitare, perché si tratta di una di quelle vicende che destano curiosità e soprattutto stupore proprio per gli apparenti contrasti che racchiudono: nella figura di Candy Montgomery troviamo la personificazione della casalinga, moglie e madre perfetta, che sforna deliziosi biscotti nella sua casa nei sobborghi dal prato ben curato, porta al cinema i suoi figli e i loro amichetti a vedere i film appena usciti, e prepara discorsi e parabole da raccontare durante gli incontri della chiesa; oltre la facciata della persona perbene, sempre solare e positiva, si nasconde però una donna accusata dell’assassinio di una sua amica e che quindi, in particolar modo nella seconda metà della serie, dovrà convincere una giuria, e non solo, delle motivazioni che hanno portato ai terribili eventi di quella fatidica giornata.

È una storia in cui dunque è naturale far notare l’elemento grottesco, che era ancora più marcato in Candy: Morte in Texas, dove si caricava su quel registro con tono cinicamente amaro, ad evidenziare i paradossi della situazione, e un andamento a volte più tagliente e ritmato; là dove Jessica Biel puntava sull’energia nervosa del suo personaggio, invece Elizabeth Olsen, nella sua interpretazione, ne evidenzia la duplicità con uno sguardo a tratti dall’aria quasi ingenuamente sognante, a tratti che si fa vitreo e impenetrabile, mostrando il determinato ottimismo di chi vuole che le cose vengano fatte a modo suo, e non si accontenterà di un esito diverso.

La sceneggiatura di Love & Death punta quindi, almeno nei primi episodi, più sull’interazione tra i personaggi della Olsen e di Jesse Plemons, i due volti più noti del cast, mentre lascia sempre in secondo piano proprio la figura di Betty, alla quale invece nell’altra miniserie (dove era interpretata da Melanie Lynskey) veniva dato più spazio per mostrarne, a sua volta, tormenti e contraddizioni interiori.

Si ha l’impressione, come spesso accade ormai nelle miniserie, che ci sia la volontà di dilatare, a volte anche eccessivamente, gli eventi narrati, apparentemente per entrare al meglio nello spirito di trama e personaggi ma con il risultato che, in sette episodi della durata di quasi un’ora ciascuno, si percepiscono alcuni momenti di stanca nel racconto che, in questo caso, non possiede a tutti gli effetti un taglio narrativo o un punto di vista particolarmente originale o innovativo.

Una vicenda che va a toccare i lati più oscuri dell’animo umano

Nonostante sia un caso che, come già detto, continua ad attirare l’attenzione, artistica, sociale e culturale, poiché evidentemente si tratta di una storia che parla ai lati più cupi e nascosti dell’animo umano, nella trama viene mostrato solo per sommi capi l’impatto anche mediatico che ottiene la vicenda, specialmente il processo, mentre si sta svolgendo; ciò che viene messo in evidenza è soprattutto la centralità del personaggio di Candy e l’impossibilità, tra incoerenze, eccentricità, e spiegazioni scientifiche dalla dubbia validità, di arrivare a scoprire davvero la verità sulle sue motivazioni.

Love & Death è quindi una miniserie che punta su una vicenda vera e cupamente intrigante e sulle interpretazioni, in particolar modo della sua protagonista; di certo per chi ha già guardato la precedente Candy: Morte in Texas la sensazione di déjà-vu sarà in parte inevitabile, ma gli spettatori potranno anche fare un confronto fra i due prodotti indicandone, a proprio piacimento, punti di forza e debolezze.

Love & Death - Poster verticale
Love & Death - Poster verticale

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
Love & DeathLove & Death (stagione 1)
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