Looper
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Looper – la Recensione


Recensione del film Looper di Rian Johnson con Bruce Willis, Emily Blunt, Joseph Gordon-Levitt: un meccanismo ad incastro in cui ogni scena ha un significato particolare e tutti i tasselli sono importanti per arrivare al finale. Un moderno noir pieno di tensione che racconta di società controllate dalla malavita.
Voto: 7/10

Looper è un film scritto e diretto dal giovane regista statunitense Rian Johnson, il quale esordisce con il suo primo lungometraggio Brick – Dose mortale nel 2005, con protagonista Joseph Gordon-Levitt. Il film vince il premio speciale della giuria al Sundance Film Festival e segna il sodalizio artistico fra l’attore e il regista che avrà il suo culmine proprio con Looper, di cui Levitt è sia interprete che produttore esecutivo. Tra gli altri attori del cast ci sono nomi del calibro di Bruce Willis, Emily Blunt e Paul Dano. Il film è stato presentato durante l’ultima edizione del Toronto Film Festival con un’accoglienza molto positiva sia del pubblico che della critica.

2044, il presente. Un gruppo di persone vengono pagate dalla malavita per uccidere persone mandate dal futuro. Questo è possibile perché trent’anni dopo, nel 2074, è stata inventata la macchina del tempo, ma viene utilizzata solo illegalmente e gestita interamente dal mercato nero. Joe (Joseph Gordon-Levitt) è un looper, un killer che uccide a sangue freddo persone provenienti dal futuro e senza sapere nulla di loro. Un giorno però il ragazzo si trova di fronte il se stesso del futuro (Bruce Willis) da dover uccidere, basta quell’attimo di titubanza per dare la possibilità all’altro Joe di scappare. Inizia così un inseguimento senza fine che lo porterà a confrontarsi con se stesso, con la sua vita passata e futura, e a prendere decisioni che potranno cambiare radicalmente il futuro di tutti gli esseri umani.

Raccontare la trama di Looper senza rischiare di svelare troppo è complicatissimo, il film è un meccanismo ad incastro in cui ogni scena ha un significato particolare e tutti i tasselli sono importanti per arrivare al finale. È uno sci-fi che parla di viaggi nel tempo, di poteri paranormali come la telecinesi, che mostra città futuristiche e armi all’avanguardia, strizzando molto l’occhio a Philip K. Dick. È un action movie con inseguimenti, sparatorie, uccisioni e rapimenti. È un moderno noir pieno di tensione che racconta di società allo sbaraglio controllate sempre di più dalla malavita. Ma insieme a tutto ciò il film parla anche di amore, per una donna, per una madre, per un figlio. È l’amore la causa scatenante di tutto, è per amore che il Joe del futuro decide di tornare nel passato, ed è sempre l’amore che spinge il protagonista al gesto che compie nel finale. Cercando di guardare più a fondo, al di là della apparenze, Looper è soprattutto un percorso di formazione per il protagonista, un viaggio interiore che lo porterà a confrontarsi con il se stesso del futuro, ma principalmente con quello del passato, con la sua infanzia, con i suoi ricordi.

Looper è un ottimo film, che mette insieme azione, tensione, dramma e fantascienza, riuscendo a far combaciare tutto grazie ad una sceneggiatura che funziona, un montaggio perfetto e una regia che affascina. Gli attori sono tutti molto bravi, soprattutto un quasi irriconoscibile Joseph Gordon-Levitt, con un pesante trucco per farlo sembrare il più simile possibile somigliante alla versione giovane di Bruce Willis.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 7 su 10
Looper – In fuga dal passato
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