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Loki 2: il miglior prodotto del MCU degli ultimi anni

La seconda stagione della serie Marvel 'Loki' ha lasciato i fan entusiasti, con una storia avvincente, interpretazioni eccellenti e un finale sorprendente.

La seconda stagione di Loki si è conclusa da qualche giorno, lasciando l’impressione ai fan del genere cinecomic come si tratti del miglior prodotto del Marvel Cinematic Universe degli ultimi anni. Se già la prima stagione aveva ampiamente convinto il pubblico, la seconda stagione supera di gran lunga le aspettative e si dimostra come la buona novella all’interno di una crisi del prodotto del MCU.

La storia riparte dalle conseguenze legate all’uccisione di Colui Che Rimane (Jonathan Majors), ovvero una delle molteplici varianti del tempo villain Kang il Conquistatore. L’uccisione del personaggio, provoca la riattivazione delle linee temporali alternative e l’inizio del collasso del Telaio Spazio Temporale, ovvero il mezzo che garantiva l’esistenza della Sacra Linea Temporale.

Ne nasce una nuova avventura per Loki, che porterà il personaggio a padroneggiare nuovi poteri e soprattutto ascendere alla propria funzione di divinità all’interno della Marvel. Ne nasce una rappresentazione che, a livello narrativo, porterà il soggetto interpretato da Tom Hiddleston a diventare tra i volti più importanti dell’universo cinecomic della Marvel. Tutto ciò mettendo in piedi anche un’interpretazione superlativa, che rappresenta la transizione da “antieroe” a “eroe” dello stesso personaggio.

Sui personaggi meglio interpretati di questa stagione, merita una menzione Ouroboros dell’attore Ke Huy Quan. L’artista marziale, che già aveva avuto esperienze nel mondo Marvel come coreografo delle scene di lotta nel film X-Men, è stato chiamato a sorpresa da Kevin Feige per interpretare questo particolare ruolo. Una vera sorpresa all’interno di questa stagione televisiva, dimostrandosi centrale all’interno della narrazione.

Chi delude, probabilmente, è proprio la figura di Kang il Conquistatore. Nella storia, sempre con il volto di Jonathan Majors, ci fa scoprire la variante cinetelevisiva del grande villain, ovvero il truffatore Victor Timely. Al momento, forse è la variante di Kang che più ha convinto il mondo del MCU, in un top villain che però almeno cinematograficamente non guadagna simpatie. Da una parte i problemi con la giustizia statunitense dell’attore che lo interpreta, dall’altro troviamo un villain che non riesce ad avere l’autorità di Thanos, creando hype verso i fan. Una situazione problematica per Kevin Feige, considerato come il personaggio dovrebbe essere il cattivo di punta almeno fino al 2026.

Nelle note positive, Loki si eleva a un “top face” del Marvel Cinematic Universe. Tra i personaggi più amati, dopo Iron Man e l’Uomo Ragno, i fan a sorpresa lo mettono sul podio. L’MCU, dopo il finale, si trova a un bivio narrativo: concludere con un finale degnissimo la narrazione di Loki, oppure riproporlo al cinema con un film per riportare i fan in sala. Una linea che, vedendo come i nuovi personaggi cinematografici non tirano (su tutti Captain Marvel e Miss Marvel), potrebbe far meditare il ritorno on screen di pilastri come il personaggio di Tony Stark o Captain America. Personalità che andrebbero a far compagnia alle new entry di Deadpool (Ryan Reynolds) e Wolverine (Hugh Jackman).

Complessivamente, il prodotto solo per il suo finale merita un 9 pieno. Oltre a mostrarsi come l’unica nota lieta nel caos del MCU, riesce pure a trasformare e caratterizzare ulteriormente uno dei personaggi più iconici di questo universo comic. Un modus operandi che, si spera, venga preso in considerazione anche per i prossimi lavori cinematografici e cinetelevisivi del prodotto.

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