La stanza delle meraviglie, recensione del film di Lisa Azuelos
Un tremendo ed inaspettato incidente coinvolge gravemente il suo adorato Louis e sconvolge la vita di Thelma, che dovrà trovare il modo e la forza di non spegnere l'ultima speranza di riportare suo figlio alla vita. Ecco un drammatico, ma luminoso e intenso racconto di ciò che una madre coraggio è disposta a fare per salvare chi ha di più prezioso al mondo.
di Marica Miozzi / 24.07.2023 Voto: 8/10
Un giorno che sembra essere uno come tanti altri, quello che sconvolge la vita di Louis, un ragazzino dodicenne che ama disegnare fumetti e andare in skateboard per i boulevard parigini con i suoi amici, e di Thelma, la sua mamma single che è costretta a rispondere alla chiamata del suo autoritario capo, anche il fine settimana, anche se si tratta di un lavoro poco remunerativo e non rispettoso degli spazi vitali personali degli impiegati. Così, all’ improvviso, un brutto incidente quasi costa la vita a Louis, che finisce in coma in una stanza d’ospedale che diventa tutto il suo mondo per molti lunghi mesi e il luogo dove avverranno, appunto, meraviglie condite da lacrime, speranza, sorrisi, e racconti sussurrati e mai inutili.
E dunque, come reagisce una madre davanti ad una tragedia simile che la porta ad un passo dal perdere chi ama di più al mondo? Potrebbe colpevolizzarsi e pregare e null’altro; oppure, dopo una prima fase di avvilimento, Thelma (sarà stata casuale la scelta di questo così noto nome nel panorama cinematografico?!) decide di prendere in pugno la situazione, inforcare il suo inseparabile giubbino giallo e compiere qualcosa di speciale per Louis, con la speranza che, raccontandogli quotidianamente ciò che compie per lui, il ragazzino possa in qualche modo sentirla e provare un’emozione, e che anche una sola lacrima possa scendere dai suoi occhi chiusi.
Thema, decide allora di realizzare concretamente “le 10 cose da fare prima della fine del mondo” che Louis aveva scritto sul suo quadernino che custodiva gelosamente sotto il cuscino e dove appuntava i suoi fumetti e i suoi desideri. La donna ce la metterà proprio tutta per imparare, tra le altre cose, ad andare sullo skateboard lungo la banlieu a ridosso del mare, a non aver paura di nuotare con le balene in Portogallo, ad andar fino in Giappone per scovare il disegnatore di fumetti preferito dal figlio e farsi autografare per lui lo skateboard, e, per ultimo, raggiungere la Scozia, per provare a fargli conoscere quel papà che Louis non ha mai conosciuto.
Una storia tortuosa, intensa, ma anche tenera
La stanza delle meraviglie di Lisa Azuelos è una storia tortuosa, intensa, ma anche tenera; un viaggio nelle emozioni più disparate che la regista fa compiere allo spettatore al fianco di questa madre-coraggio che si scopre più forte di quanto potesse immaginare. Un inno alla vita, pertanto, a rimanerci eroicamente attaccati e a viverne e goderne ogni singolo momento, proprio perché, come scrive Louis nel suo quaderno riguardo le sue 10 imprese da compiere, “la fine del mondo” può arrivare inaspettatamente e prima di quanto possiamo immaginare.
Al cinema dal 13 luglio 2023, raccontato in maniera delicata tipicamente francese, senza eccessive pretese, questo piacevole film riesce a coinvolgere, anche con l’aiuto delle scelte musicali e il montaggio rapido ed efficace, lo spettatore, che non potrà che fare il tifo affinché il piccolo co-protagonista si risvegli e “riempia nuovamente la vita di ricordi belli e felici”, come gli augura la sua coraggiosa mamma. Questo accadrà?! A voi la visione de “la stanza delle meraviglie”!