Kingsman – Il Cerchio D’Oro, la recensione
Kingsman - Il Cerchio D'Oro prosegue coerentemente la saga portando avanti gli omaggi possibili al cinema d'azione inglese, come James Bond; Vaughn colpisce ancora e sforna un altro film da applausi e tante risate.
di redazione / 19.09.2017 Voto: 7/10
Eggy ormai è entrato a pieno titolo nei Kingsman, l'intelligence britannica parastatale pronta a difendere il mondo da incombenti catastrofi e minacce. In questo secondo capitolo, diretto sempre dall'ottimo Matther Vaughn, i Kingsman dovranno vedersela con una minaccia molto grande, tanto da devastare il loro quartiere generale. La suddetta minaccia risponde al nome di Poppy, interpretata da un'allucinata Julianne Moore, capo del più grande cartello della droga esistente che vuole compiere una strage imminente. Per evitare il peggio, i Kingsman dovranno chiedere aiuto ai "colleghi" texani degli "Statesman", servizi segreti privati a stelle e strisce.
Meno scanzonato del primo ma pur sempre divertente, questo secondo capitolo della (possibile) trilogia coglie il segno e fa centro ancora una volta. La sapiente regia di Vaughn riesce a dare perfettamente l'impronta del fumetto scritto da Mark Millar da cui è tratto. Ma non solo: la vera potenza del film è rintracciabile proprio nello stile di ripresa, analogo a quello da videoclip di Edgar Wright. Inseguimenti, sparatorie e combattimenti corpo a copro perfettamente nitidi e chiari, come lo scontro finale girato interamente in un piano sequenza da manuale. Balza anche all'occhio una piccola variazione sul tema in cui viene inserita una parte satirica da leggere come una frecciatina alla politica ed allo stile comunicativo del presidente USA Donald Trump. Sullo sfondo, troviamo anche uno scontro tra culture diametralmente (e non solo geograficamente) opposte: lo stile british contro quello rozzo e rude texano, gli abiti curati contro il denim. In questo senso, il dualismo tra il gruppo di Eggy e quello di Champagne, capo degli Statesman interpretato da un radioso Jeff Bridges, crea veri e propri siparietti che donano un'aurea comica a tutto il film davvero notevole. Memorabile lo scontro dialettico tra lo scozzese Merlin (Mark Strong) e lo stesso Tequila su quale nazione fabbricasse il miglior whisky.
"Kingsman – Il Cerchio D'oro" prosegue coerentemente la saga portando avanti tutti gli omaggi possibili al cinema d'azione inglese, come l'immortale saga di James Bond, come nella scena della funivia (che non descriverò a fondo per evitare spoiler). Un film pirotecnico che vuole intrattenere e soprattutto impressionare, estremizzando situazioni in ogni momento. Livello dopo livello, come un perfetto videogame, Vaughn colpisce ancora e sforna un altro film da applausi e tante risate. Ed anche un po' di buona musica. La presenza di Elton John ne è il perfetto emblema.